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La Certosa e il Museo di San Martino
napoli
Dopo lunghi, delicati interventi di restauro e adeguamento impiantistico, che inaugurano oltre 40 nuovi ambienti espositivi nelle celle dei monaci, riaprono finalmente la splendida Chiesa della Certosa, il Chiostro dei Procuratori, il Chiostro Grande
Nella Chiesa, sontuosa testimonianza delle arti a Napoli dal Cinquecento al Settecento, i restauri si sono rivelati sorprendenti: la nuova luce degli affreschi di Giovanni Lanfranco, lo splendore dei marmi a commesso, frutto dello spirito inquieto di Cosimo Fanzago (che nella Certosa operò dal 1623 al 1656), l’altare ligneo realizzato su disegno di Solimena e recuperato rimuovendo la pesante doratura recente.
Tra i tanti lavori di recupero e restauro, non soltanto architettonico, ma anche delle raffinate decorazioni in marmo e legno, di affreschi, stucchi e dipinti, spiccano gli interventi – nel Coro dei Conversi – sugli stalli a intarsio realizzati intorno al 1520 e, altra sensazionale opera di ebanisteria cinquecentesca, sugli sportelli degli armadi della sagrestia, sui reliquiari in ebano e rame dorato della Cappella del Tesoro.
Il nuovo itinerario della Certosa comprende il Museo dell’Opera, allestito negli ambienti dell’appartamento del Vicario: la cella, l’oratorio, la loggia, le stanze per i visitatori illustri e la sala riservata alla Real Corte. Da qui, nelle antiche celle dei certosini, con emozionanti vedute panoramiche della città, inizia il nuovo percorso dedicato alle “Immagini e memorie della città ”.
Dalla quattrocentesca Tavola Strozzi – primo e più antico ritratto della città – alle testimonianze cartografiche, dalle effigi dei sovrani alle scene di cronaca, di vita di corte o di vita popolare: un lungo itinerario, dunque, dal Rinascimento al barocco, dall’Età dei Lumi al tardo Ottocento, fino all’Unità d’Italia. Infine la sezione presepiale, “la più completa e importante tra le collezioni pubbliche e private italiane ”.
fabio bernabei
Catalogo Electa Napoli, 128 pagine, 100 illustrazioni a colori, brossura formato 16×24, £20.000; Informazioni Museo di San Martino: tel./fax 081/57.81.769
[exibart]