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La numismatica, come disciplina, si è evoluta e da classificazione di monete ha ampliato i suoi orizzonti verso i fenomeni finanziari ed economici che intorno alla moneta vertono. Questo ha prodotto una trasformazione nel campo della fruizione, prima privilegio degli studiosi, oggi di tutti. Infatti, nell’ambito del completamento dell’allestimento tradizionale del Museo Archeologico di Napoli, il 29 giugno siamo stati protagonisti dell’apertura al pubblico della Sezione Numismatica. Il Soprintendente Stefano De Caro e la Dott.ssa Renata Cantilena hanno presentato alla stampa le sale al piano ammezzato del museo che ospitano una delle più celebri collezioni del mondo: un enorme forziere composto da monete di epoca greca, romana, bizantina, medioevale, rinascimentale, moderna e medaglie, conii e punzoni della zecca borbonica. Il nucleo originario è formato dalla collezione Farnese ereditata dai Borbone e incrementata a Napoli dai rinvenimenti archeologici delle aree vesuviane e dalle raccolte di Francesco I di Borbone, dal Medagliere di Monteoliveto, dalla raccolta del Cardinale Borgia di Velletri e dalla collezione del Marchese Santangelo. Un viaggio attraverso 2500 anni di storia che è possibile ripercorrere attraverso il percorso che si articola in due sezioni. La prima è dedicata al tema del collezionismo tra 1500 e 1800, dove accanto alle monete sono esposti alcuni volumi a stampa che documentano l’evoluzione degli studi nel settore, i primi trattati di numismatica come quello di Antonio Augustin o il primo manuale di numismatica per principianti pubblicato da Charles Patin nel 1695. La seconda sezione raccoglie una storia monetaria dell’Italia Meridionale dal VI secolo a.C. al tempo dei Borbone. Molto ricco è il settore proveniente da Pompei che raccoglie affreschi, suppellettili, sculture e documenti epigrafici e ci permette di inquadrare le monete nel momento vivo della circolazione, durante la vita di tutti i giorni.
L’allestimento è stato curato dall’architetto Guglielmo e dall’ufficio tecnico della soprintendenza. Senza dubbio, rendere fruibile e accattivante una sezione come quella numismatica è stato un impegno notevole; ma il risultato è vincente. Le teche, il colore degli ambienti, dei rivestimenti, gli arredi specifici rendono la visita coinvolgente. Inoltre c’è la possibilità di visionare, in linea con l’evoluzione della didattica attraverso gli strumenti multimediali, un CD – ROM che attraverso percorsi di navigazione, permette di interagire con la raccolta numismatica non disturbando e non invadendo la più tradizionale visita. Originale e rispondente ai modernissimi criteri museologici è il fregio con le riproduzioni di monete, scene di vita, che corre lungo le pareti delle sale espositive coinvolgendo il visitatore che focalizza così l’attenzione sulla moneta che come scrive F. Brandel è vecchia realtà, o meglio vecchia tecnica, oggetto di bramosia e di attenzioni.
Manuela Esposito
Napoli
La collezione numismatica: per una storia monetaria del mezzogiorno
Esposizione permanente
Museo Archeologico Nazionale, Piazza Museo, 19
Chiuso il martedì apertura ore 9-19,30 – il sabato, eccetto per il mese di agosto, orario prolungato fino alle 22.30
Info: 848800288 – per i cellulari 0639967100
Biglietto intero £ 14000 ridotto £ 7000 per i cittadini del’UE con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni gratuito. Gratuito per i cittadini dell’UE sotto i 18 e sopra i 65 anni.
Servizi: informazioni, guardaroba, libreria.
Catalogo: Electa Napoli a cura di Renata Cantilena Teresa Giove
[exibart]
Ho visitato proprio stamattina la sala dedicata alla numismatica, era tempo che desideravo vedere da vicino il gruzzolo di nomete ritrovate negli anni trenta nel mio paese è stato fantastico la sala la trovo ben allestita ed il percorso monetale mi sembra perfetto. Pensavo di trovare una vetrina dedicata esclusivamente alla monetizzazione Sannita con monete di Alifae Phistelia, Malies ecc raggrupate in un unicum chiamato Sannio, territorio importante della regione Campania.