Il Dono, inteso come gesto di scambio sia del bene fisico che della componente spirituale insita nei materiali, è il tema della serie di workshop curati da Rosy Rox, in collaborazione con vari enti di Napoli, la scuola primaria “V. Russo”, l’Accademia di Belle Arti e l’Ospedale “A. Cardarelli”. Una ricerca sul rapporto tra la sfera sensoriale e l’estensione fisica degli oggetti che, con la loro concretezza ambigua, fatta di plusvalori e aure sfocate, condizionano il rapporto dell’uomo contemporaneo con la materia. Così, l’artista è entrata in contatto con diversi gruppi di persone, tra bambini, studenti e anziani, svolgendo un percorso laboratoriale e performativo, il cui fine è stato materializzare un’immagine interiore, un rimosso o un’emozione, nelle forme concrete di un oggetto.
L’ultimo workshop si è svolto dall’11 settembre 2104 al 13 ottobre 2014, in collaborazione con l’Unità Valutativa Alzheimer dell’A.O.R.N. Cardarelli di Napoli, e con la dottoressa Giola Fasanaro, la dottoressa Lisa Colucci e Orsola Musella. Il morbo di Alzheimer atrofizza intere zone del cervello, in particolare le aree ippocampali, preposte alle funzioni di apprendimento e memorizzazione. Gli individui affetti sono progressivamente isolati in una zona di decadimento cognitivo cronico, nella quale le cose appaiono e scompaiono.
Il laboratorio è stato graduale, didattico e creativo, i caregivers hanno partecipato insieme ai pazienti, testimoniando tutti gli sforzi e le inquietudini che colpiscono chi non è più riconosciuto dal compagno di una vita o da un genitore. Gli incontri si sono svolti come performance relazionali, durante le quali l’artista ha aperto il dialogo, elaborando chiavi d’accesso alla sensibilità e al ricordo di ogni partecipante ma lasciando loro libera iniziativa, in uno scambio continuo di esperienze e gesti.
A una prima fase di studio, svolta nel Museo Novecento a Napoli (1910-1980), per entrare in confidenza visiva con la materia complessa della quale sono composte le opere d’arte, è seguita la pratica. Per Rosy Rox, l’esperienza artistica non è pensiero statico ma movimento. La sollecitazione fisica è diventata strumento privilegiato di conoscenza, perché è attraverso la superficie del corpo che si mediano i linguaggi. Allora, la respirazione, la concentrazione sul contatto con l’altro, il riconoscimento del confine tra la superficie della pelle e quella delle cose, sono state le fasi necessarie per individuare una sensazione intima che, alla fine del percorso, è stata espressa nella forma di un frammento prelevato dal quotidiano. Ciascun partecipante ha individuato l’oggetto concreto, un fiore, una spilla, una collana, un album musicale, tutti simboli connessi a un’esperienza, che sono stati lasciati cadere in un cubo di cemento. Una scultura stratificata di vissuto e materia, che sarà esposta in occasione di una mostra, dono collettivo al mondo.
Non esistono ancora rimedi all’Alzheimer e Il Dono non ha avuto la pretesa di proporsi come terapia ma come avvicinamento al dialogo e alla condivisione, attraverso le forme comunicative e le tecniche creative dell’arte. Il lavoro di Rosy Rox con queste persone è stato un confronto sulla percezione degli oggetti e delle emozioni, tentativo di rintracciare elementi stabili, in un mondo di luci intermittenti.
Mario Francesco Simeone
Dall’11 settembre al 13 ottobre 2014
Rosy Rox – Il Dono. Workshop in collaborazione con Unità Valutativa Alzheimer A.O.R.N. Cardarelli, Soprintendenza Speciale per il P.S.A.E. e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta
A.O.R.N. Cardarelli
Via A. Cardarelli, 9
80131 Napoli
Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini, 22
80129 Napoli