Sarà situato tra la metallica e vetrata Neue Nationalgalerie di Ludwig Mies van der Rohe e la Filarmonica di Hans Scharoun, affiancato anche su un lato dalla St Matthäus Kirche, edificio del 19esimo secolo in mattoni rossi firmato da Friedrich August Stüler.
Eppure, assicurano Herzong & de Meuron, il loro Museo delle Arti del 20esimo secolo non cercherà di competere con le architetture “dive” di Scharoun e Mies van der Rohe, ma fatto sta che il duo svizzero mette a frutto un altro colpo nella loro carriera, dopo il remake della fiera di Basilea, e soprattutto dopo che un museo fantastico – il Pérez di Miami – lo hanno già realizzato, e un’altra meraviglia – la Tate Modern di Londra – appena ridefinita.
E anche se da progetto qualcuno già ironizza sulla similitudine che avrà il nuovo polo per l’arte ad una stazione ferroviaria, un fienile, un tempio, una piscina o un mercato, Jacques Herzog non smentisce, affermando invece che il museo – oggi – è qualcosa di più che un semplice luogo dove ammirare l’arte, ma necessita di puntare sulle attività, la comunicazione, le “prestazioni”.
Il progetto vincitore per Berlino è stato scelto da una rosa di 42 candidati secondo un processo di selezione anonima, in modo che la giuria non sapesse chi erano gli architetti dietro i disegni presentati. Ora i termini: entro il 2012, si promette, il museo vedrà la luce.
