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in fumo_spazi Wow! Museo del fumetto a Milano
in fumo
Un secondo museo del fumetto aprirà presto a Milano. Non sarà direct competitor del Muf di Lucca. Anzi, fra le due realtà esiste già un accordo di collaborazione. E Napoli è dietro l'angolo...
scarseggiano. E ogni realtà già presente e attiva sul territorio nazionale deve
necessariamente fare i conti con l’imposizione dei tagli. Questo, però, non
scoraggia Milano. Dopo gli annunci ripetuti nei mesi scorsi, sembra infatti che
il Comune del capoluogo lombardo sia arrivato a stringere sulle decisioni che
riguardano il nuovo museo del fumetto.
Quindi sì, il museo si farà.
Anzi, il museo sembra già cosa viva. Perché ha una sede (viale Campania numero 12)
e un’istituzione responsabile, cioè la Fondazione Franco Fossati, che può
contare su una biblioteca composta da oltre 500mila volumi e – strano ma vero –
può far leva pure sulla collaborazione orizzontale con l’esistente museo del
fumetto di Lucca.
Forse alcuni ricorderanno che nell’agosto
2009, proprio al Muf, alcune firme poste alla fine di una pagina piena di buoni
propositi sancirono la definizione di un accordo di collaborazione trasversale
per la raccolta e la promozione del patrimonio culturale legato alla
comunicazione per immagine. L’accordo di cooperazione culturale, educativa e
scientifica firmato a Lucca da Angelo Nencetti (direttore del Muf), Luigi Bona
(Fondazione Franco Fossati), Luca Boschi (Napoli Comicon), Mauro Favilla
(sindaco di Lucca) e Donatella Buonriposi (assessore comunale con delega alle
biblioteche e ai musei) ha fatto nascere – così si leggeva nero su bianco – un “Centro
nazionale sulla comunicazione per immagini” che si sarebbe sviluppato
sull’asse Milano-Lucca-Napoli.
Nell’ultimo anno e mezzo la percezione
del lavoro svolto è piuttosto bassa. Anche perché, soprattutto a Lucca, ancora
non esiste uno spazio fisico per la consultazione. Ma qualcosa sta per cambiare.
In questo periodo, il Muf ha scansionato centinaia di migliaia di tavole
originali e albi, parte dei quali sono già consultabili online su museoitalianodelfumetto.it,
proprio nella sezione dedicata al centro di documentazione.
Ma ciò che più conta è che il
museo di Lucca, che resterà chiuso fino al prossimo 4 febbraio per consentire l’allestimento
di nuove mostre, subirà anche una riorganizzazione strutturale: ci sarà
finalmente un bookshop (oltre alle 34 pubblicazioni edite e co-edite dal Muf si
aggiungeranno i prodotti delle principali case editrici del settore) e
l’organizzazione delle sale sarà completamente rivista; si aggiungerà un punto
ristoro e, cosa più importate, sarà finalmente attrezzata e aperta al pubblico
una biblioteca.
Va da sé, quindi, che le due
strutture si completeranno e sosterranno a vicenda. “Col museo del fumetto
di Milano, attraverso la convezione sottoscritta a suo tempo, potremmo
costruire il terzo polo del Centro nazionale di documentazione”, ha
commentato il direttore del Muf, Angelo
Nencetti. Oltre al Museo di Lucca e a Napoli Comicon, il terzo partner
della famosa convenzione, come accennato prima, era appunto la Fondazione
Fossati. “Ogni mostra organizzata toccherà periodicamente ogni città.
Quello che sarà visibile a Lucca andrà poi anche a Napoli e Milano. E ciò che
sarà allestito nelle altre città passerà quindi anche da Lucca. Si tratta di
una grande collaborazione che porterà a una promozione del fumetto a livello
nazionale. È un grande risultato. Un percorso che sarà condiviso con persone
amiche”, conclude Nencetti.
Anche se non esistono comunicazioni
ufficiali sull’apertura del museo di Milano, che si chiamerà Wow, apprendiamo
da afNews che potrebbe essere inaugurato il 3 marzo prossimo.
Milano
racconta il fumetto
[exibart]