18 dicembre 2009

FERMENTI D’ARTE

 
Dalla Street Art alla contaminazione tra musica e arti visive. Dalla mostra dei disegni originali di fumetti cult agli incontri con esperti bostoniani di neurofisiologia. Passando per Action Painting a base di tango e performativi Dumpster Party. È un’atipica associazione culturale romana. È NUfactory...

di

Protagonista della scena come non mai, l’arte è in
fermento. Così la propone NUfactory, giovane realtà forse unica nel panorama
romano. Che, di giorno in giorno, conquista riconoscimenti e visibilità, e
inizia a fare rete a livello nazionale e oltre frontiera.
Su di essa fanno già affidamento circa sessanta artisti e
numerosi gruppi musicali, oltre a registi e videomaker che ne condividono il
pensiero. “Rappresenta l’anello di congiunzione fra il circuito museale o
galleristico e quello underground
”, spiega Francesco Dobrovich, direttore organizzativo
della struttura. Con lui ne ricostruiamo a grandi linee la storia.
Creata nel 2007 dallo stesso Dobrovich con Alessandro
Omodeo e Giorgio Pinnen (uscito di scena circa un anno e mezzo dopo), si è via
via arricchita di uno staff di collaboratori che, grazie alle loro specifiche
professionalità, hanno contribuito a dar forza e credibilità al progetto:
Christian Omodeo, curatore; Giorgio Varano, videomaker; Gregorio Pampinella,
immagine; Jacopo Manganiello, relazioni esterne; Roberto Scopacasa, creatività,
solo per citarne alcuni.
L’obiettivo principale di
NUfactory? Dar spazio e visibilità ai giovani interpreti della cultura
metropolitana. “Ormai da più di due anni”, continua Dobrovich, “svolgiamo un’opera di mediazione,
progettazione e organizzazione culturale. Diamo ascolto e voc
Tommaso Garavini - V. Prologo - 2009 - veduta dell’installazione al Foyer del Teatro Palladium, Roma 2009e ai giovani
artisti e musicisti romani, prima di proporre spettacoli ed eventi in vari
spazi cittadini, punti nodali d’aggregazione del tessuto sociale e urbano
”.
È stato un percorso eterogeneo
quello di NUfactory, che nel 2007 si è articolato attorno alle serate del NuCircus al Rialtosantambrogio e nel 2008
si è arricchito della collaborazione con il Teatro Palladium, dove da allora
vengono allestite a rotazione mostre collettive e personali. Del 2009 è invece
la sinergia con il Brancaleone e con il Centre Saint Louis de France. Tutti
presupposti per dar vita a RAM_09. “Gruppi di artisti visuali e fotografi per raccontare i
musicisti, mettendo al bando pregiudizi di generi, gusti, età e territorialità”
, ricorda Dobrovich. L’evento,
proposto in varie sedi col fine d’indagare il rapporto tra musica e arti visive
a Roma, ha raccolto vasti consensi di critica e pubblico.
Sempre del 2009 è Painting
Tango
, in cui
artisti provenienti da terre diverse hanno interagito attraverso molteplici
forme d’espressione, creando coinvolgenti performance: “La scommessa era far
convivere le arti e le culture in un contesto armonico
, considerando la diversità
come fonte di ricchezza creativa
”.
La stagione 2009/2010,
la stagione Inside Art, ha visto esporre con NUfactory giovani artisti del panorama
nazionale e internazionale: JB Rock, Marie Sjioberg, Natascha Libbert e tanti altri. Dopo il successo dell’esposizione Dal
Basso
al
Brancaleone, della personale di Michele D’Aloisio e dell’evento foto-video-musicale
di Viola Pantano,
Viviana Berti
e Diego Buongiorno
nel foyer del Palladium, NUfactory ha lanciato il progetto V di Tommaso Garavini, a cura di Christian Omodeo.
lspirato al quinto
canto dell’Inferno
dantesco, e in particolare al tragico amore di Paolo e Francesca, il percorso
espositivo si snoda dentro la Capitale, partendo dal Palladium con Prologo, per arrivare alla Galleria rgb46
con Le Carni,
prima di concludersi al Brancaleone con Epilogo. In ciascun luogo una diversa
installazione site specific, un intreccio di rimandi concepito allo scopo di
evidenziare quanto il poema dantesco non sia solo oggetto della cultura
tradizionale italiana, ma anche momento significativo per la vita interiore di
ciascuno di noi. Efficace in tal senso anche il documentario/cortometraggio di Giorgio
Varano
, Dentro
V
, sul percorso
artistico e umano affrontato da Garavini nel realizzarele proprie opere.
Francesco Dobrovich e Christian Omodeo durante l’allestimento di una mostra
Fin qui passato e presente di NUfactory. E i progetti per
il futuro? Ce li rivela Dobrovich in anteprima: “Stiamo lavorando, fra le altre cose,
all’evento ‘Out Door’ che si svolgerà dal 15 maggio al 15 giugno. Avrà come
base il Palladium e protagonista lo storico quartiere della Garbatella”
. Si tratta di una rassegna di
Street Art che vedrà coinvolte le più effervescenti realtà artistiche del
nostro tempo: Architectural Video Design, Poster Art, New Writing.
Tutto ciò che nasce per esprimersi in spazi aperti,
all’insegna della dinamicità creativa, dell’interazione fra pubblico e arte,
della libertà d’espressione: “In strada tutti possono esporre, possono
lanciare messaggi, protestare, informare, emozionare, esternare la propria
voglia di comunicare
”.

lori adragna

Info: www.nufactory.it

[exibart]


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