28 settembre 2010

resoconti Olivo Barbieri Napoli, Madre

 
Cos’hanno in comune il rum Zacapa e la fotografia di Olivo Barbieri? A Different Altitude, ovvero il naso tra le nuvole. Per una mostra “breve ma intensa”...

di

L’intelligente progetto A
Different Altitude
,
giunto alla sua quinta tappa, vede la collaborazione tra Ron Zacapa, l’unico
rum al mondo invecchiato in Guatemala a 2.300 metri di quota, e Olivo
Barbieri
(Carpi,
Modena, 1954), celebre per i suoi paesaggi urbani fotografati dall’elicottero.
Per un’altitudine condivisa, intesa non soltanto come condizione
fisico-geografica, ma soprattutto come dimensione mentale, capace di elevarsi
sulla realtà in maniera sorprendente.

Attratto da Warhol e dall’uso meccanico della
riproduzione dell’immagine, a partire dal 1999 Barbieri indaga la realtà urbana
utilizzando la tecnica del fuoco selettivo, “per trasformare il mondo in un
modello
” e
ritornare sulle verità storiche guardandole da un nuovo punto di vista. Così,
dopo Roma e Torino, con le quali ha inizio il progetto, e dopo Milano, Catania,
Firenze e Genova, è la volta di Napoli.

Le immagini presentate dal
travagliato museo partenopeo non sono tante e non sono neanche originali, ma
bastano a restituire il respiro pullulante e profondo di una delle città più
controverse e raccontate del mondo. Con la sinteticità di un occhio rinnovato,
Olivo Barbieri prova a saltare l’ostacolo della banalità, riuscendo a
emozionare ancora con tratti e profili già visti.

Olivo Barbieri - Site specific_Napoli 09. Tav. VIII - cm 111x146,1
Frequentatore dell’Oriente, ha
imparato a guardare le città in un altro modo, oltre la comune modalità
d’osservazione, svelando che c’è sempre qualcosa che era sfuggito, qualche idea
che non si era colta, nel tentativo desiderato di reinventare se stessi
immaginando nuove realtà.

Il suo sguardo super partes dà risalto ai contorni, quasi
ritagliandoli con i sapienti giochi delle sovrapposizioni e degli artifici
chiaroscurali, non perdendo occasione per delineare la netta demarcazione
onnipresente tra la bellezza svettante di una natura matrigna e la forza della
debolezza umana.

Lo sterminator Vesevo è sempre lì, da secoli, a
dominare la città e il mare, decidendo i destini e le avventure di un popolo.
Vista dalle nuvole, Napoli sembra immersa nel silenzio, in un’atmosfera di
armonia e ordine che si può cogliere solo dall’alto. E le case, i palazzi, i
castelli, gli uomini sono quel poco di finito che unisce il mistero senza fine
di cielo e terra.

Olivo Barbieri - Site specific_Napoli 09. Tav. II - cm 111x146,1
Sorseggiando Ron Zacapa, tutto
pare immobile, ma si muove sotto i nostri occhi, bucando la pragmaticità
oggettiva della fotografia e aprendo la porta al sogno e all’immaginazione. “Qual
è, insomma, la differenza tra una fotografia d’arte e una fotografia e basta?
”: è la domanda che Barbieri
confessa di aver sentito troppe volte. Un interrogativo frequente e complicato,
che l’artista prova a risolvere con una citazione di Man Ray: “Dipingo quello che non posso
fotografare. Fotografo quello che non riesco a dipingere
”.

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dall’otto al 27
settembre 2010

Olivo
Barbieri – Site specific_Napoli 09

MADRe – Museo d’Arte Donna
Regina

Via
Settembrini, 79 (zona San Lorenzo) – 80139 Napoli

Orario: da
lunedì a venerdì ore 10-21; sabato e domenica ore 10-24; martedì chiuso

Ingresso:
intero € 7; ridotto € 3,50; lunedì ingresso libero

Catalogo
Silvana Editoriale

Info: tel. +39
08119313016;
www.museomadre.it

[exibart]

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