A Bolzano, negli spazi di Museion, inaugura oggi, 11 settembre, la collettiva “WALKING. Movements North of Bolzano”, che presenta per la prima volta in Italia oltre 60 opere di 30 artisti e artiste del Nord Europa (tra dipinti, disegni, fotografie e sculture) provenienti dalla collezione dell’esploratore norvegese Erling Kagge, che è stato direttamente coinvolto nella preparazione della mostra e nella selezione delle opere.
Questa sera l’apertura degli spazi espositivi, dalle 19 alle 21, sarà seguito, dalle 21 alle 22, dalla proiezione sulla facciata multimediale del museo del video di Klara Lidén, Paralyzed, appartenete alla collezione di Kagge.
Con questa mostra Museion «apre la stagione autunnale con “WALKING. Movements North of Bolzano” la mostra sulla collezione privata di Erling Kagge, celebre esploratore norvegese,ma anche grande appassionato d’arte, autore di fama internazionale ed editore indipendente. Museion si è inserito in questa molteplicità di interessi e vocazioni, invitando Erling Kagge a curare una mostra sulle posizioni artistiche più significative, che lo hanno influenzato nel corso degli anni. Per l’occasione, Kagge ha selezionato oltre 60 opere di 30 artisti e artiste del Nord Europa (tra dipinti, disegni, fotografie e sculture) in un affascinante percorso da Oslo a Bolzano», ha spiegato il museo.
«Una delle ragioni per la mostra Walking. Movements North of Bolzano è quella di esporre opere di artiste e artisti più e meno conosciuti, che raramente arrivano in Alto Adige. Camminare, movimenti e nord sono tra le parole più importanti della mia vita. Avremmo potuto includere opere provenienti da altre parti del mondo che è impossibile raggiungere a piedi, ma mi piace l’idea di dover fare delle scelte, dell’avvicinarsi e vedere il mondo a nord di Bolzano (a una distanza quasi raggiungibile a piedi).” Così Erling Kagge, che dice di amare l’arte contemporanea perché, come le sue imprese ed esplorazioni, rende la vita un po’ più “scomoda”: è una questione di curiosità », ci ha raccontato il museo.
«La mostra presenta artiste e artisti raramente esposti nelle istituzioni italiane ed è quindi in linea con la missione di Museion, che intende ampliare con nuove prospettive lo sguardo sulla produzione artistica contemporanea. Questa affinità è espressa in mostra in una sezione dedicata all’opera dell’artista americano Raymond Pettibon (1957, USA), che unisce opere sia della collezione Kagge che di Museion. In questa speciale presentazione sono esposti, tra l’altro, i bozzetti preparatori realizzati dall’artista per un grande wall drawing O.T. (I have writ’ nothing but surf) in occasione della sua personale a Museion nel 2003», ha proseguito l’istituzione.
“WALKING. Movements North of Bolzano” «mette in luce lo stretto legame che Kagge ha instaurato con gli artisti della sua collezione. Questo emerge dalla specificità dei temi all’interno della sua raccolta, ma anche dalla scelta di seguire e collezionare diverse artiste e artisti in maniera più approfondita – in questo senso, la mostra intende offrire una visione più ampia sulla loro opera».
Nel percorso espositivo sono presenti opere di Vanessa Baird (1963, Norvegia), Nina Beier (DK, 1975), John Bock (1965, Germania), Gardar Eide Einarsson (1976, Norvegia), Olafur Eliasson (1967, Danimarca), Lars Elling (1966, Norvegia), Michael Elmgreen (1961, Danimarca) e Ingar Dragset (1969, Norvegia), Jana Euler (1982, Germania), Matias Faldbakken (1973, Danimarca), Urs Fischer (1973, Svizzera), Isa Genzken (1948, Germania), Lothar Hempel (1966, Germania), Karl Holmqvist (1964, Svezia), Ann Cathrin November Høibo (1979, Norvegia), Anne Imhof (1978, Germania), Sergej Jensen (1973, Danimarca), Klara Lidén (1979, Svezia), Michaela Meise (1976, Germania), Manfred Pernice (1963, Germania), Raymond Pettibon (1957, USA), Kirsten Pieroth (1970, Germania), Hariton Pushwagner (1940, Norvegia), Torbjørn Rødland (1970, Norvegia), Hanneline Røgeberg (1963, Norvegia), Vibeke Tandberg (1967, Norvegia), Wolfgang Tillmans (1968, Germania), Peter Wächtler (1979, Germania), Lawrence Weiner (1942, USA), Anna Zacharoff (1967, Svezia).
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