Categorie: Opening

Andrea Bianconi alla Fondazione Coppola, con ‘The Millennium Chair’. Le parole di Giuseppe Frangi

di - 17 Luglio 2021

Il pluriennale progetto di Andrea Bianconi “Sit Down To Have An Idea” troverà oggi, 17 luglio, una nuova tappa alla Fondazione Coppola – Torrione, con la performance di “The Millennium Chair”, a cura di Giuseppe Frangi in collaborazione con Casa Testori e Città di Vicenza, che porterà una delle poltrone a sulla Torre della sede della Fondazione, dove rimarrà come installazione permanente.

Il Torrione di Vicenza, sede della Fondazione Coppola, foto courtesy Francesco Castagna

Il programma della serata

«Alle 20.00 in Piazza dei Signori accanto alla Basilica Palladiana, Andrea Bianconi, in un silenzioso raccoglimento, attenderà il pubblico sulla sua poltrona – ha spiegato l’organizzazione -. Alle 20.30, con la poltrona in spalla, ribattezzata per questa performance “The Millennium Chair”, percorrerà un tragitto collegando due luoghi molto suggestivi: la piazza della Basilica palladiana e il Torrione.
Alle 21.00, sempre con la poltrona sulle spalle, l’artista salirà su per i 146 ripidi scalini, fino in cima alla Lanterna, a 41 metri di altezza. Una salita lenta e faticosa, quasi a simboleggiare lo sforzo richiesto a tutti noi per riaprirsi alla speranza. Nella Lanterna l’artista collocherà la poltrona che rimarrà come installazione permanente nella Torre. È a questo punto che Bianconi, per comunicare a tutti che l’impresa è riuscita, azionerà un fascio di luce sulla città, messaggio di fiducia e speranza dopo il lungo periodo buio. Il Torrione di Vicenza riscopre così l’antica funzione per cui la torre era stata costruita nel XII secolo, vedetta e fanale foriera di messaggi.
La perfomance sarà accompagnata dalle note del trombettista Diego Ruvidotti, solista e compositore che ha collaborato con diversi artisti e registi. […]
Dalle 21.00 in poi chiunque fra il pubblico potrà poi salire sul Torrione, sedersi sulla poltrona e attivare il faro. «Questa volta non saremo solo forieri di idee, ma anche di luce, la luce che occuperà il tutto dopo questo lungo periodo di buio» ha spiegato Andrea Bianconi».

Andrea Bianconi, The Millennium Chair, 2021, courtesy l’artista

Le parole di  Giuseppe Frangi, curatore di numerose performance di Bianconi e fondatore di Casa Testori

Come è nato il progetto espositivo alla Fondazione Coppola e come si inserisce nella sua programmazione?

«È nato dal desiderio di Andrea Bianconi di portare  il progetto “Sit Down to Have an Idea” nella sua città con un’azione molto significativa: portare di persona la poltrona agli oltre 40 metri d’altezza del Torrione medievale, che domina Vicenza. È una performance solitaria, quasi un rito di purificazione al termine di questi mesi così duri e angosciosi per tutti. Salire il Torrione vuol dire assorbirne il magnetismo e l’energia: arrivato in alto all’interno della lanterna, Bianconi accenderà dei fasci luminosi, come segno di una rinascita. È un gesto che richiama l’uso della luce fatto da Alberto Garutti a Bergamo, dove i lampioni di una piazza centrale si accendono ogni volta che un bambino nasce in città. Fondazione Coppola, che ha donato alla città il Torrione dopo averlo restaurato e reso sede espositiva di grande suggestione, ha voluto far suo questo gesto di Bianconi. È energia donata e condivisa, è stimolo per una rinascita».

Andrea Bianconi, The Millennium Chair, disegno inedito, 2021, courtesy l’artista
Quale legame si crea tra l’opera di Andrea Bianconi e il lavoro del musicista Diego Ruvidotti in quest’occasione?

«La performance di Bianconi prenderà il via da un luogo potentemente simbolico di Vicenza, la Basilica Palladiana. Lì l’artista si carica la poltrona sulle spalle e inizia l’avvicinamento al Torrione: è da lì che la tromba di Ruvidotti funzionerà da riferimento e da richiamo. Il gesto di Bianconi è un gesto silenzioso che affida alla tromba la sottolineatura della tensione che lo pervade. La tromba enfatizza i vuoti che la performance prevede, nel momento in cui l’artista viene inghiottito dal Torrione e inizia la sua salita solitaria. Chi assiste non vede, ma condivide la tensione del momento grazie al suono senza pausa che invade la piazza».

Andrea Bianconi, The Millennium Chair, disegno inedito, 2021, courtesy l’artista
Vorrei fare il punto su chi è oggi Andrea Bianconi. Potete riassumerci, in estrema sintesi, il tuo/suo percorso di ricerca negli ultimi anni?

«Andrea Bianconi è certamente un artista tra i più eclettici della sua generazione. È un artista sempre estremamente sensibile a ciò che lo circonda. Sa sintonizzarsi con le attese delle persone che coinvolge nelle sue performance, risvegliando potenzialità. Negli ultimi anni le sue scelte lo hanno portato a intervenire anche in ambienti difficili, come è accaduto con la performance fatta nel 2019 a San Vittore, con un gruppo di detenute. Con la sua grammatica libera e capace di incantare, Bianconi trasforma gesti e rituali semplici in esperienze che si incidono nella memoria e nella coscienza delle persone. Anche l’attività disegnativa e pittorica segue questo percorso, con il ricorso a codici semplici, reiterati ossessivamente, che nella reiterazione acquistano incisività e si caricano di energia positiva. È un linguaggio molto diretto ed elementare che, non a caso, ha contribuito al successo che Bianconi ha raccolto sul mercato americano, dove l’artista è rappresentato da una galleria di Houston, Barbara Davis Gallery che ogni anno, da oltre 10 anni, gli dedica una mostra».

Andrea Bianconi, The Millennium Chair, disegno inedito, 2021, courtesy l’artista

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