Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alla GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma inaugura oggi, 17 giugno, la personale di Andrea Mastrovito (1978, Bergamo) “Very Bad Things”, a cura di Ilaria Bernardi. La mostra è la prima del nuovo ciclo ”Connection Gallery”, che si articola in tre momenti dedicati ad altrettanti artisti italiani contemporanei, selezionati e abbinati ciascuno a un diverso curatore: «”Connection Gallery” è un progetto della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma – a cura di Massimo Mininni – nato per promuovere il lavoro di giovani artisti, chiamati a realizzare un’opera site-specific per il museo», ha spiegato l’istituzione.
La mostra di Mastrovito, attraverso un’installazione ispirata alle vetrate delle antiche cattedrali, affronta temi di forte attualità, come ha anticipato il comunicato stampa: «Con l’intento di creare un ambiente capace di indurre la riflessione e la partecipazione attiva del visitatore, nonché di dare rilievo al femminile nell’arte, l’artista rivolge l’attenzione al complesso rapporto della donna con l’uomo e con il potere.
Per farlo, Mastrovito crea un corto-circuito spazio-temporale ispirandosi liberamente a storie che, seppur molto distanti nello spazio e nel tempo, sono accomunate dal tema delle molestie sessuali: l’episodio biblico di “Susanna e i Vecchioni”, una delle più antiche narrazioni sull’argomento; vicende di attualità che coinvolgono la cronaca quotidiana e il movimento #MeToo, come la controversa vicenda di Ambra Battilana Gutierrez; la favola di Dafne che si trasformò in pianta pur di sfuggire all’ardore amoroso di Apollo, da lei rifiutato, e molte altre».
Abbiamo posto alcune domande sul progetto espositivo ad Andrea Mastrovito.
Come è nata la mostra e come si colloca all’interno del progetto “Connection Gallery”?
«”Very Bad Things” è il primo appuntamento del progetto “Connection Gallery”, basato su temi di stretta attualità. La mostra nasce dalla mia amicizia con Ambra Battilana Gutierrez, la modella italo-filippina che, pochi anni fa, giovanissima, fu al centro di due casi esemplari del complesso rapporto fra donna, potere e verità, in primis il caso Weinstein. La sua figura, per il modo in cui è stata diversamente interpretata da una parte e dall’altra dell’Atlantico, riassume perfettamente la difficoltà maggiore dei nostri tempi: individuare non solo la verità, ma persino la realtà dei fatti».
Il lavoro in mostra tratta una tematica molto delicata. Ci puoi riassumere, in estrema sintesi, l’approccio che hai adottato?
«La vicenda di Ambra ricalca esattamente quella biblica di Susanna e i Vecchioni, per questo ho immaginato di realizzare cinque grandi vetrate, come nelle chiese gotiche, che la raccontassero, sovrapponendola quindi ad altre storie e fonti, vere e di finzione: Dafne e Apollo, Pinocchio – personaggio simbolo del binomio bugia/verità – e le rivolte razziali dell’America degli anni Sessanta. Il tutto è stato disegnato su oltre 5000 righelli in plastica trasparente e colorata».
Come si colloca, più in generale, questo lavoro nella tua ricerca?
«Si collega, con una linea continua, al mio film animato “NYsferatu” (2017), metafora, tra le altre cose, della ricerca della libertà e della verità, e, sul piano formale, prosegue la mia ricerca sul disegno come collante fra il mondo delle idee e il mondo reale».
Quali saranno i tuoi prossimi progetti espostivi?
«Fra una settimana proprio “NYsferatu” sarà proiettato al cinema Giorgione di Venezia, evento che segna l’inizio della mia collaborazione con la galleria Michela Rizzo. A settembre, invece, avrò una grande personale antologica durante la Biennale di Lione, alla Fondation Bullukian». (Silvia Conta)
Andrea Mastrovito
“Very Bad Things”
A cura di Ilaria Bernardi
Dal 18 giugno al 29 settembre 2019
Prima mostra di “Connection Gallery”,
ciclo espositivo a cura di Massimo Mininni
GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Opening: 17 giugno 2019, alle 19.00
Orari:
dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30 (chiuso il lunedì)
www.lagallerianazionale.com, gan-amc@beniculturali.it