-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luca Guadagnino, celebre regista dell’appena uscito Challengers, 2024 e Call Me by Your Name, 2017, firma, insieme all’architetto Nicolò Rosmarini, la nuova edizione di Homo Faber, presentata il 21 maggio presso l’Auditorium “Lo Squero” di Venezia, a cura di Michelangelo Foundation, Fondazione Cologni e Fondazione Giorgio Cini.
Il tema, scelto da un’intuizione di Hanneli Rupert, vicepresidente della Michelangelo Foundation, The Journey of Life, ruota intorno alla volontà di presentare «l’intero percorso della vita umana», racconta Alberto Cavalli, direttore della Michelangelo Foundation, attraverso lavori forgiati dai più sapienti artigiani. Le loro opere veicoleranno l’immaginario della nascita, della crescita, delle prime esperienze amorose e della morte, rendendo l’osservatore parte della loro arte e del loro sentire.
Come ogni anno, la sede espositiva sarà l’isola di San Giorgio, nella spettacolare cornice di Fondazione Cini con i suoi celebri spazi esterni del Labirinto di Borges, a simboleggiare la predestinazione alla vita, il “destino”. Ed è proprio da questo giardino che inizierà l’esperienza di The Journey of Life, dal quale si potrà poi proseguire al Chiostro dei Cipressi, dove sarà installato un enorme gioco dell’oca ispirato alla città lagunare di Venezia. Ogni area della Fondazione rappresenterà un frammento di vita, un tratto del percorso umano. Tutte le esperienze vissute, i rimorsi, le sofferenze e le lotte che hanno costellato la nostra esistenza saranno rappresentate e sintetizzate qui, in dieci tappe.
Ed è così che l’amore e il corteggiamento, elementi determinanti per l’esistere umano, avranno un loro spazio nella Sala Bianca e nella Sala degli Arazzi, dove gli «allestimenti spettacolari, opere originali e dimostrazioni dal vivo», continua Alberto Cavalli, esito del lavoro di 300 maestri artigiani, provenenti da cinquanta diversi paesi del mondo, le cui tecniche abbracceranno universi di tecniche diametralmente opposti, immergeranno l’osservatore in una visione e in un sentire comune a ciascuno di noi.
The Journey of Life non sarà solo un’esperienza visiva ed educativa, ma una vera e propria esperienza emozionale, che si concluderà nell’ex sala del Nautico, dove la morte condurrà l’anima nell’afterlife. Gli spazi della Fondazione Cini diventeranno casa di un sentire comune, generando nostalgia, tristezza, felicità e commozione. «Ognuno potrà compiere il proprio viaggio» conclude Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini. Tutte le emozioni umane saranno condensate in un percorso espositivo immersivo, permettendo agli osservatori di ripercorrere le varie fasi della vita e rievocare le proprie.
Il programma dell’evento sarà arricchito da una serie di iniziative coinvolgenti. I partecipanti avranno l’opportunità di prendere parte a workshop e di esplorare nuovi orizzonti gastronomici. Inoltre, Homo Faber si estenderà oltre i confini dell’isola grazie all’iniziativa Homo Faber in Città, coinvolgendo settanta botteghe artigiane per offrire un modo innovativo di visitare Venezia. Un momento significativo sarà la premiazione del Maestro d’Arte e Mestieri, organizzata dalla Fondazione Cologni e patrocinata dalla Presidenza della Repubblica.