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Benedetta Brachetti Peretti al Club des Résidents Etrangers de Monaco

di - 18 Ottobre 2021

Tra le numerose iniziative in programma a Montecarlo, per celebrare la XXI settimana della lingua italiana nel mondo, sotto l’egida dell’Ambasciata Italiana, oggi, 18 ottobre, al CREM, il Club des Résidents Etrangers de Monaco, apre “MCCLXV”, la mostra personale di Benedetta Brachetti Peretti: un’intensa evocazione di emozioni e suggestioni, influenzata dalla forza contemporanea della Divina Commedia, che non è soltanto un omaggio al Sommo Poeta, man anche l’occasione per raccontare, e vivificare, ricordi cari e passioni.

Abbiamo incontrato Benedetta Brachetti Peretti per raggiungere il cuore della sua nuova collezione e godere della possibilità di scoprirla.

Benedetta Brachetti Peretti. Courtesy l’artista

Le parole di Benedetta Brachetti Peretti

Benedetta, come sarà articolata la mostra e che nucleo di opere saranno presentate?

«La mostra è ispirata a Dante Alighieri, a cui è intitolata la XXI Settimana della lingua italiana nel mondo che sarà celebrata tra il 18 e il 23 ottobre. Lo stesso titolo della mostra, “MCCLXV” è l’anno di nascita del Sommo Poeta in numeri romani. L‘esposizione si terrà al CREM, il Club des Résidents Etrangers de Monaco, che con i suoi eleganti saloni è uno spazio ideale per la mia nuova collezione di opere in vetro di Murano.
Si tratta di venticinque pezzi unici: vasi, oggetti d’arredo e scatole di cristallo. L’ispirazione centrale è proprio l’universo dantesco, ma c’è spazio anche per raccontare la natura, il mare e la luce che avvolge le stelle del firmamento. Nella mostra ci sarà spazio anche per un omaggio alla storia millenaria dell’antico Egitto, un soggetto che mi affascina e mi ispira da tempo».

Benedetta Brachetti Peretti, MCCLXV, 2021. Exhibition View. Courtesy l’artista
Cosa ti ha ispirato dell’universo dantesco?

«Dante, e soprattutto la sua Commedia, rappresenta un prisma attraverso cui guardare le profondità dell’Uomo, ma anche i misteri della natura. La Commedia è fatta di parole profonde e di forme perfette e assolute. È quello che ho cercato di rendere con la realizzazione di una sfera di cristallo che contiene l’Empireo narrato da Dante nel Paradiso, con i suoi cieli. Un globo mistico e misterioso, la cui trasparenza invita a contemplare l’armonia cosmica che ci circonda, su cui ho inciso una delle più famose frasi dantesche “amor che move il sole e altre stelle”».

Benedetta Brachetti Peretti, MCCLXV, 2021. Exhibition View. Courtesy l’artista
Che significati hanno il mare e l’Egitto e che ruolo giocano nella tua pratica artistica?

«Ho pensato di esporre a Montecarlo alcuni oggetti ispirati alla bellezza del mare. Un tributo quasi d’obbligo soprattutto nel Principato, dove il Sovrano è molto impegnato nella protezione degli oceani attraverso le sue azioni politiche e la sua attività internazionale. L’Egitto invece è una delle mie passioni giovanili. Mi ha sempre affascinato questa cultura antica di millenni, e soprattutto l’eleganza formale delle opere che ha saputo esprimere, dalle grandi strutture architettoniche fino ai segni raffinati dei geroglifici. Ho cercato di rendere questa eleganza nel vetro».

Benedetta Brachetti Peretti, MCCLXV, 2021. Exhibition View. Courtesy l’artista
Che cosa rappresenta per te il vetro? Quando è avvenuto il vostro incontro e che tipo di espressività ti permette?

«Il vetro è luce e materia. Il vetro è la possibilità per un’opera di riproporsi in una forma differente ogni volta che cambia la luce intorno a essa. E poi è durezza e impalpabilità, eternità e fragilità nello stesso tempo. L’incisione del vetro è un’arte antica, che non si improvvisa ma che offre opportunità espressive incredibili: io utilizzo la tecnica un po’ insolita della silice, il cui risultato è quello di trasformare le immagini in bassorilievi che sembrano prendere vita quando vengono toccate.
Devo tutto al mio maestro, Cesarino Couvre, che mi ha pazientemente perfezionato in questa forma espressiva, che poi è diventata la mia professione ma anche una passione che non mi abbandona mai».

Benedetta Brachetti Peretti, MCCLXV, 2021. Exhibition View. Courtesy l’artista
Cosa significa per te tornare a Montecarlo come artista? Dopo dove andrai? Cosa hai in programma?

«Montecarlo è per me un ritorno al passato. Mio nonno, Nando Peretti, trascorse infatti proprio nel Principato gli ultimi anni della sua vita: tornare qui come artista, a tanti anni dalla sua morte, avvenuta nel 1977, mi permette di sentirmi in qualche modo vicino a lui. Dopo questa esposizione ho in programma molte novità. Da tempo, infatti, nutro il desiderio di cimentarmi con materiali nuovi e diversi dal vetro. La ceramica e la sua delicatezza, l’acciaio e i suoi riflessi. Le linee di un’opera possono vivere vite diverse se vengono trasposte su diversi materiali. Come mi ha insegnato l’amica Nicoletta Rusconi, con cui ho condiviso l’esperienza creativa di Cascina I.D.E.A., l’arte non deve accontentarsi ma esplorare sentieri sempre nuovi».

Benedetta Brachetti Peretti, MCCLXV, 2021. Exhibition View. Courtesy l’artista

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Tag: benedetta brachetti peretti Cascina I.D.E.A. CREM Club des Résidents Etrangers de Monaco interviste

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