Categorie: Opening

Cečhov, Djagilev, Kandinskij & Co.

di - 20 Dicembre 2017
Lo scorso 7 novembre sono passati esattamente cento anni da quando Vladimir Ul’janov, alias Lenin, guidando i bolscevichi, con un colpo di stato, instaurò il regime comunista, rovesciando il governo provvisorio che aveva fatto abdicare lo zar Nicola II poco tempo prima. Un evento storico che ha mutato per sempre il mondo contemporaneo e sua la cultura. Esiste, infatti, per quanto riguarda la cultura e le arti, un’altra, congenita Rivoluzione Russa, che ne è derivata mutando irreversibilmente i canoni espressivi precedenti, dal teatro (Cečhov, Mejerchol’d, Stanislavskij) alla musica (Musorskij, Skrjabin, Stravinskij), dal balletto (Djagilev) alla fotografia (Rodčenko), alle arti figurative, dove, tra molti altri, basta ricordare Benois, Bakst, Kandinskij, Malevič, Končalovskij, Larionov, Tatlin, Gončarova, Stepanova, Ekster.
Mostrare questa “esplosione culturale” è l’ambizione del progetto espositivo che si inaugura oggi a Gorizia, a Palazzo Attems Petzenstein, a cura di Silvia Burini, Giuseppe Barbieri (Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) e Faina Balachovskaja (Galleria Tret’jakov di Mosca).
I margini cronologici del percorso descritto nella mostra vanno dal 1898, l’anno di fondazione del gruppo “Mir iskusstva” (“Il mondo dell’arte”) e della rivista fondata e diretta da Djagilev, sino al 1922, la data di costituzione dell’Unione Sovietica.
«Dalle ricerche che hanno sotteso questa esposizione – hanno anticipato i curatori – sono emersi anzitutto il valore e il ruolo “rivoluzionari” delle pratiche artistiche all’interno della società russa a cavallo tra XIX e XX secolo, a partire dalla sotterranea e decisiva matrice letteraria della cultura russa ottocentesca, e qui basterà ricordare almeno i nomi di Blok, Achmatova, Mandel’stam, Pasternak, Majakovskij. Ma fu una rivoluzione complessiva, che si è estesa alla pittura (esiste un’arte prima dell’Astrattismo e una successiva, quella in cui ancora oggi viviamo) e poi alla grafica, alle scenografie, alla musica, per registrare infine le origini dell’esperienza del cinema, che qualche anno dopo si sarebbe concretata nel magistero di Ėjzenštejn e Vertov».
Se la Rivoluzione d’ottobre, come ha scritto lo studioso Maksim Trudoljubov, è stata il certificato di nascita della Russia moderna, un secolo dopo, tuttavia, si conferma anche come una rivoluzione irrisolta, in un paese nel quale non si riesce ancora a fare i conti con il proprio passato. Probabilmente lo stesso non può dirsi per i suoi effetti sulla scena internazionale dell’arte contemporanea. Come la mostra che apre oggi i battenti nella splendida sede museale di Gorizia dovrebbe dimostrare.
In alto: Vasilij Kandinskij, Lago. 1910, Olio su tela. 98 x 105, Mosca, Galleria Tret’jakovskaja
In homepage: Aleksandra Ekster, Composizione. 1914, Olio su tela. 91,3 х 72,5 , Mosca, Galleria Tret’jakovskaja
INFO
La Rivoluzione russa. Da Djagilev all’Astrattismo (1898-1922)
dal 21 dicembre 2017 al  25 marzo 2018
Palazzo Attems Petzenstein
piazza Edmondo De Amicis 2, Gorizia
orari: dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì
infoline: 348 13047 26

Articoli recenti

  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10