Categorie: Opening

Con la nona edizione di Fruit Exhibition torna l’editoria d’arte indipendente, a Bologna

di - 3 Settembre 2021

Il 5 settembre a Bologna, nel centralissimo Parco della Montagnola, torna l’appuntamento con l’editoria d’arte indipendente con la nona edizione di Fruit Exhibition, che quest’anno riunisce 49 espositori «tra micro editori d’arte, self-publisher, graphic designer, illustratori e artisti, case editrici di grafica contemporanea, magazine, etichette musicali, stampatori artigianali» – ha spiegato l’organizzazione – e offre, come da tradizione, un articolato programma per il pubblico (qui potete trovare il programma completo.).

Fruit Exhibition rimane salda come punto di riferimento per chi vuole addentrarsi in un settore estremamente vitale, ma non d’accesso sempre facile e immediato, proprio per la sua natura eterogenea e la circuitazione autonoma. Tra gli stand di Fruit sarà possibile, infatti, incontrare proposte editoriali «difficili da reperire nei grandi circuiti di distribuzione, risultato di una ricerca libera e sperimentale sia nei formati che nelle scelte editoriali», ha ricordato Fruit.

Questi gli espositori dell’edizione 2021: AnomaliAnonima ImpressoriAnna Giuntini Iroiro WorldAPRIa Dance MagBabird FamilyBEKKOBOLO paperCanicola EdizioniCheckpoint CharlyCesura PublishCaratteriCompulsive ArchiveCollettivo FrancoCabin Boy StudioDamocle edizioniDaria Tommasi Else Edizioni Edizioni del FriscoErminia Aurora RizzacasaEdizioni MinoritarieFatma IbrahimiGiada FuccelliGiulia RattiGiulia BusseiIl Muro MagazineKABUL MagazineKing KoalaLibri TassoLÖK ZINEMarmo LibreriaMulieris MagazineNerofumo 680Numero CromaticoObsolete ShitOfficina TypoPaolo MarzocchiPatty Love PaperPetronella OrtmannPolenta MalgazineRicordoramaScomodoSigarettenThings ThatVenezia ManifestoVIAINDUSTRIAEVincenzo PunzoYuyanxinhaha0938psychocandy

Anna Ferraro

Le parole di Anna Ferraro, fondatrice e Direttrice di Fruit Exhibition

Fruit Exhibition giunge alla sua nona edizione. Come è cambiata nel tempo e quali sono le peculiarità di questa edizione?

«Negli anni Fruit ha cambiato pelle più volte a seconda del periodo dell’anno e dello scenario cittadino nel quale si immergeva; sono cambiati i contenuti a seconda del luogo e dei temi scelti fino alla sua versione virtuale che ha determinato la scorsa edizione.
Questa edizione direi che ha un carattere di emergenza, in tutti i sensi, nel bene e nel male. Abbiamo dovuto usare una modalità last minute in tutto essendo ancora impossibile fare programmi a lungo e nemmeno a medio termine e avendo scelto di realizzarla assolutamente “in presenza”.
È stata una lunga gestazione cadenzata dai decreti, dalle restrizioni, dalla narrazione mediatica della pandemia. Abbiamo ricalibrato e rivisto più e più volte le idee, rimandato gli annunci e ad oggi devo dire che mi sembra un miracolo essere infine giunti a pochi giorni dall’apertura.
È anche un’edizione che abbiamo voluto tanto e caparbiamente, con un’ostinazione che non credevamo di possedere.
Essendo all’aperto, in un grande parco cittadino, è un Fruit molto snello e di breve durata, molto esposto a un pubblico tra i più eterogenei della città e devo dire che sono molto curiosa di vedere come verrà accolta questa incursione!».

Come si colloca Fruit Exhibition nel panorama delle fiere dedicate all’editoria indipendente in Italia e all’estero?

«Credo che in Italia sia diventato un punto di riferimento e un’iniziativa molto attesa per un certo tipo di editoria. Inoltre Bologna è una città universitaria accogliente e piacevole per passare un fine settimana.
All’estero ci sono altri giganti, fiere ospitate da città e metropoli dal grande respiro internazionale, una caratteristica che non appartiene a Bologna e in generale, salvo in rare circostanze, a nessuna città in Italia. Siamo una nazione che solo occasionalmente brilla nei circuiti internazionali della cultura contemporanea».

Quale ritratto dell’editoria indipendente emerge da questa edizione di Fruit?

«È un ritratto tenace e coraggioso che merita un inchino. Non ci aspettavamo questa partecipazione così numerosa che dimostra che nonostante le difficoltà nessuno è stato con le mani in mano. Anche le adesioni al premio Fip: Fruit Indie Publishing ha ricevuto tantissime adesioni e il progetto vincitore è molto interessante (il nome del vincitore verrà annunciato il 5 settembre)».

Per questa edizione sono stati selezionati 49 espositori. Con quali criteri sono stati scelti?

«Sono espositori che appartengono al circuito di distribuzione indipendente e hanno contenuti visivi che dimostrano maturità e consapevolezza delle scelte stilistiche. Ci siamo anche dovuti adattare un pò allo spazio disponibile: con il nostro bookshop siamo 50 precisi».

Quali progetti avete per il futuro di Fruit Exhibition?

«Purtroppo l’idea di “progetto” appare ancora avulsa dalla realtà attuale, se non prevedendone almeno una versione A, B e C.
Se sarà possibile vorremmo organizzare qualche appuntamento dedicato alla grafica entro la fine dell’anno.
Poi il 2022 sarà l’anno della decima edizione e stiamo immaginando di celebrare questo traguardo all’insegna del coinvolgimento, tra nuove collaborazioni e amicizie consolidate».

© Fruit Exhibition

Gli eventi in programma

Sabato 4 e domenica 5 settembre, parallelamente all’esposizione, un articolato programma di eventi offrirà al pubblico la possibilità di approfondire vari aspetti dell’editoria d’arte indipendente, con talk e «workshop che trattano vari aspetti dell’autopubblicazione cartacea e digitale e offrono occasioni professionalizzanti per chi è già esperto o sperimentali per chi si sta avvicinando a questo mondo» (qui il programma completo).

Tra gli appuntamenti, il 5, la presentazione «in anteprima il documentario Art Book Stories, un’indagine sul mondo dell’editoria artistica indipendente che il regista Christian Battiferro ha ideato con la collaborazione degli studenti del corso post-diploma McLuhan (Fondazione Fitstic), e il sostegno dell’Associazione Crudo. Art Book Stories ci accompagna in viaggio da Madrid a New York, da Bologna ad Amsterdam, passando per Parigi dove scopriamo che quasi ogni grande città ha la propria “art book fair”. Tra i protagonisti: Yannick Bouillis, Art Director di Offpri – Paris Art Book Fair; Max Schumann, fondatore della New York e Los Angeles Art Book Fair; Anna Ferraro, fondatrice di Fruit Exhibition; Erik Kessels, artista e fondatore di KesselsKramer Publishing; Emilia van Lynden, Direttrice artistica di Unseen – Amsterdam e Mónica Carroquino di Libros Mutantes – Madrid Art Book Fair», ha anticipato Fruit.

Fruit Exhibition è un progetto di Crudo in collaborazione con Arci Bologna e FreeMontagnola con il sostegno del Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

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