Categorie: Opening

Dance Screen in the Land: il Festival ispirato a Canova, in tre location tra Roma e Bracciano

di - 31 Agosto 2022

«Danzare sulle linee pure scolpite da Antonio Canova, volare idealmente sul percorso che il grande artista ha tracciato a Roma, disegnando una mappa neoclassica sulla scoperta dell’antico ma rivista con la curiosità dell’archeologo e la modernità dell’urbanista. È con questo spirito che l’Associazione Canova22 ha ideato e organizzato il Festival Dance Screen in the land in occasione del bicentenario della morte dell’artista di origine veneta molto legato a Roma, reinterpretando le sue opere in coreografie contemporanee e performance, offrendo oltre alle passeggiate archeologiche, workshop di storytelling e gaming e di collage digitali. Il Festival si svolge in tre affascinanti location sul percorso della fabbrica di Canova che si sviluppa dagli strati archeologici della Roma Imperiale, da Via del Corso fino all’Appia Antica per completarsi a Bracciano», con queste parole gli organizzatori hanno annunciato il Festival, che si svolgerà dal primo settembre al 9 ottobre .

Ne abbiamo parlato con Fiorenza d’Alessandro, Direttore artistico del Festival Dance Screen in the Land, nell’intervista qui sotto.

Come è nato il festival Dance Screen in The Land?

«Il Festival nasce dalla volontà di dare uno strumento privilegiato, nell’anno del bicentenario del Canova, per esplorare la complessità della realtà contemporanea alla luce del messaggio tramandato dalle opere del Maestro. Canova amava la danza, e la bellezza del corpo nello spazio conduce al paesaggio naturale dove abbiano immaginato il Festival. I luoghi prescelti sono il Borgo Acqua Paola al fianco del bosco di Bracciano con il suo Anfiteatro e dall’altro lato il Parco Archeologico dell’Appia Antica connotato dai frammenti del Grande Ninfeo della Villa dei Quintili. Il fatto che sia noto che si deve alla mano del Canova la collocazione dei reperti archeologici lungo il primo tratto dell’Appia Antica conforta la scelta di realizzare degli spettacoli per la prima volta in questo luogo».

BALLETTO TEATRO TORINO PLAY_BACH

Che cosa significa per voi la multidisplinarietà che contraddistingue il Festival?

«Il contributo alle varie discipline artistiche coinvolte nel Festival ci consente di tradurre nella contemporaneità il significato più profondo della ricerca canoviana che tra fine 700 e 800 sperimentava una visione di un futuro possibile per le diverse espressioni dell’arte. Il video è indubbiamente uno strumento su cui l’arte contemporanea ricerca e si misura, una delle ragioni per cui il titolo del Festival Dancescreen in the Land che allude in una misura pop da “Dancing in the Rain” a “La La Land” dove cinema e danza coniugano gli elementi contemporanei. Il coinvolgimento delle discipline va dall’architettura dell’allestimento ai workshop legati all’uso delle tecnologie digitali come l’uso dello storytelling per raccontare la mitologia canoviana “Story Game” e una dimensione visionaria dell’archeologia “Bunker Archeology”. Dentro questo quadro percorsi narrativi lungo l’appia Antica con “Regina Viarum La Via della Memoria”».

Mandala Dance Company – White Integrale

Come si colloca rispetto alla programmazione dell’Associazione Canova 22?

«Come iniziativa del bicentenario della morte del Canova, il Festival è un contributo per stabilire una sensibilizzazione nel mondo di oggi del messaggio del Maestro verso una visione dell’arte come sintesi di forme d’arte diverse».

Mp3 Project – Secret d’or

Come avete scelto gli artisti invitati?

«I coreografi autori invitati si sono misurati su questi temi infatti il Festival presenta tre produzioni specifiche dedicate: “White Integrale22” della compagnia Mandala Dance Company diretta da Paola Sorressa, la creazione della coreografa Simona Ficosecco, che viene dall’esperienza della compagnia di Pina Baucsh e trasferisce l’interpretazione del mito nel teatro-danza con “Il Sogno” in cui riprende il femmineo dell’opera canoviana. “Le Maddalene” una narrazione danzata ideata da Fiorenza d’Alessandro, con Laura Fusco, che reinterpreta i vari aspetti della Maddalena ritratta da grandi artisti. Il percorso inizia dalla “Maddalena Penitente” di Antonio Canova, come messaggio di bellezza senza tempo, di prostrazione e dolore, prosegue con “la Maddalena” di Guido Cagnacci dal forte impatto erotico e sensuale, fino alla donna che cura, come la Maddalena del Bellini. Sono donne fuori dalla storia, dai tanti volti ritratti dai più grandi artisti in un atteggiamento di dolente abbandono, morbidezza delle carni e delle vesti, queste figure femminili sono espressione di un’emotività che si identifica con la natura stessa della donna. Le interpreti sono performer internazionali ospiti del Festival: Maria Borgese, Ana Arroyo, Sonja Schwaiger. Le tre interpreti sono tre performer internazionali che si esibiranno in esclusiva il 18 settembre. A seguire sarà realizzato un videodanza in work in progress in collaborazione con il Cinedans Festival».

Luna Dance Theater- Tre Marie

Quali sono i progetti futuri di Canova 22?

«Le iniziative del Festival avranno un percorso triennale con un programma diversificato anno per anno. L’attività di CANOVA22 continuerà con una serie di mostre site-specific nella Fornace del Canova con artisti nazionali e internazionali che si susseguiranno nel corso dell’anno, tra questi Fiorenzo Zaffina che a novembre presenterà “Crisalide” opera inedita dedicata ad “Amore e Psiche”».

Luna Dance Theater – Sogno

Tutti gli appuntamenti

Tra il verde dei boschi il festival al Borgo Acqua Paola a Bracciano, dall’8 all’11 settembre, inizia con “Play_Bach” del balletto di Torino, una delle compagnie di maggior rilievo in Italia, che in questo “bosco magico” danza sulle note di Bach, nella stessa serata il Gruppo E-Motion presenta “shocking”, una coreografia che racconta il viaggio di due fenicotteri rosa ispirato al Codice di Volo di Leonardo Da Vinci, con Francesca La Cava e Giorgia Maddamma. I proventi della serata andranno ai progetti di Afron Onlus.

Giovedì 9 la compagnia tedesca Ballett Theater Trier sarà ospite con “Winter” di Roberto Scafati, danzatore italiano riconosciuto in Germania e ora direttore della compagnia.

Il10 sarà la volta di Mandala Dance Company con due brani coreografici di Paola Sorressa “White Integrale22” dedicato ad Antonio Canova in prima nazionale e “Riti di Passaggio”, all’anfiteatro di Borgo Acqua Paola si conclude l’11 settembre con “Le Tre Marie del Mare” del Collettivo Luna Dance Theater con Wuppertanz coreografia Simona Ficosecco premiata a Parma per questo spettacolo. Info: Aperitivo e spettacolo: biglietto unico 10 euro Ore 20:30 Cena su prenotazione Ore 20:30 “Incontro con gli artisti”. Per chi non ha la macchina: è disponibile un servizio di navette da Bracciano, andata e ritorno. Partenza da Piazzale Pasqualetti, dalle 17:30 fino alle 19 con fermata al grande parcheggio alla fine della strada a Borgo Paola. Ritorno: ore 20:30, 21:30, 22:30. Dal 14 al 18 settembre il festival si sposta nella suggestiva cornice del Grande Ninfeo della Villa dei Quintili, nel Parco Archeologico dell’Appia Antica, là dove il Canova lavorò come sovrintendente.

Il 14 torna a Roma Luna Dance Theater con una creazione per il bicentenario del Canova con “Un Sogno” di Simona Ficosecco, qui la dedizione di Canova per la danza, vista come espressione volatile del movimento dei corpi, testimoniata dai molti disegni realizzati sul tema, assume un ruolo particolarmente rilevante per la nostra ricerca.

Mandala Dance Company replicherà il 15 nella cornice del Grande Ninfeo; il 16 la compagnia MP3 Dance Project presenta “SECRET D’OR” coreografie Michele Pogliani con i costumi di Tiziana Barbaranelli – Opera commissionata dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, un omaggio a Jia Ruskaja, nata a Kerč’, in Crimea, nel 1902, la grandissima danzatrice e coreografa che a Roma fondò quella che per noi oggi è l’unica Università di danza in Italia: l’Accademia Nazionale di Danza.

Il 17 sarà la serata del Balletto di Roma con “Antiche Visioni”, il 18 “Le Maddalene” coreografie ed interpretazione: Maria Borgese, Ana Arroyo, Sonja Schwaiger una narrazione danzata ideata da Fiorenza d’Alessandro, in collaborazione con Laura Fusco, che reinterpreta i vari aspetti della Maddalena ritratta da grandi artisti. Il percorso inizia dalla “Maddalena Penitente” di Antonio Canova, come messaggio di bellezza senza tempo, di prostrazione e dolore, prosegue con “la Maddalena” di Guido Cagnacci dal forte impatto erotico e sensuale, fino alla donna che cura, come la Maddalena del Bellini. Sono donne fuori dalla storia, dai tanti volti ritratti dai più grandi artisti in un atteggiamento di dolente abbandono, morbidezza delle carni e delle vesti, queste figure femminili sono espressione di un’emotività che si identifica con la natura stessa della donna.
Le tre interpreti sono tre performer internazionali che si esibiranno in esclusiva il 18 settembre. A seguire sarà realizzato un videodanza in work in progress in collaborazione con il Cinedans Festival con le musiche originali di About Jane. Tutti i giorni nel biglietto dello spettacolo il pubblico alle ore 17 potrà fare la passeggiata archeologiche “Regina Viarum_La via della Memoria” dall’antico splendore al restauro di Antonio Canova. La visita guidata dalla dott.ssa Lavinia Venturi – da Erode Attico al Grande Ninfeo di Villa dei Quintili. Nel bellissimo Complesso Capo di Bove, Via Appia Antica 222 il Festival offre 2 workshop sull’arte digitale molto interessanti: dal 14 al 16 settembre “StoryGame” tre giorni dedicati allo storytelling che diviene un gaming, con i docenti Claudio Marrucci e Antonia Renzella. Dal 17 al 18 settembre “Bunker Archeology” imparare il collage digitale con il Prof: Carlo Prati. Dal 20 settembre si torna alla Fornace con performance ed eventi fino al 9 ottobre. Giovani interpreti con performances degli allievi dell’Accademia di Danza, “Un Orfeo” di e con Antonio Taurino, e per “libri alla Fornace del Canova” “Soli d’autunno – La città ideale” poesie sull’Agenda 2030 di Claudio Marrucci, legge Antonia Renzella, prosegue il workshop di storytelling. Dal 1 al 7 settembre alla Fornace del Canova i visitatori potranno seguire il lavoro coreografico di Valerio Longo che realizzerà la performance “Paolina” danza con l’opera di Fiorenzo Zaffina. Dancescreen è un progetto triennale sostenuto dal Ministero della Cultura, per la direzione artistica di Fiorenza d’Alessandro con Franz Prati, Laura Fusco, Luca Molinari; e la collaborazione del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Le scenografie e gli allestimenti alla Villa dei Quintili sono stati progettati dai dottorandi del Dipartimento di Architettura e Progettazione dell’Università Sapienza di Roma, diretto dalla professoressa Alessandra Capuano, e coordinati dai prof. Federica Morgia e Alfonso Giancotti. I video ripresi durante il festival saranno proiettati negli spazi del Museo MAXXI di Roma in autunno. Ed è stato realizzato con ISHEO il video “Psiche e Amore”.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

E-Motion – Un Orfeo

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