ÂŤDanzare sulle linee pure scolpite da Antonio Canova, volare idealmente sul percorso che il grande artista ha tracciato a Roma, disegnando una mappa neoclassica sulla scoperta dellâantico ma rivista con la curiositĂ dellâarcheologo e la modernitĂ dellâurbanista. Ă con questo spirito che lâAssociazione Canova22 ha ideato e organizzato il Festival Dance Screen in the land in occasione del bicentenario della morte dellâartista di origine veneta molto legato a Roma, reinterpretando le sue opere in coreografie contemporanee e performance, offrendo oltre alle passeggiate archeologiche, workshop di storytelling e gaming e di collage digitali. Il Festival si svolge in tre affascinanti location sul percorso della fabbrica di Canova che si sviluppa dagli strati archeologici della Roma Imperiale, da Via del Corso fino allâAppia Antica per completarsi a BraccianoÂť, con queste parole gli organizzatori hanno annunciato il Festival, che si svolgerĂ dal primo settembre al 9 ottobre .
Ne abbiamo parlato con Fiorenza dâAlessandro, Direttore artistico del Festival Dance Screen in the Land, nellâintervista qui sotto.
Come è nato il festival Dance Screen in The Land?
ÂŤIl Festival nasce dalla volontĂ di dare uno strumento privilegiato, nellâanno del bicentenario del Canova, per esplorare la complessitĂ della realtĂ contemporanea alla luce del messaggio tramandato dalle opere del Maestro. Canova amava la danza, e la bellezza del corpo nello spazio conduce al paesaggio naturale dove abbiano immaginato il Festival. I luoghi prescelti sono il Borgo Acqua Paola al fianco del bosco di Bracciano con il suo Anfiteatro e dallâaltro lato il Parco Archeologico dellâAppia Antica connotato dai frammenti del Grande Ninfeo della Villa dei Quintili. Il fatto che sia noto che si deve alla mano del Canova la collocazione dei reperti archeologici lungo il primo tratto dellâAppia Antica conforta la scelta di realizzare degli spettacoli per la prima volta in questo luogoÂť.
Che cosa significa per voi la multidisplinarietĂ che contraddistingue il Festival?
ÂŤIl contributo alle varie discipline artistiche coinvolte nel Festival ci consente di tradurre nella contemporaneitĂ il significato piĂš profondo della ricerca canoviana che tra fine 700 e 800 sperimentava una visione di un futuro possibile per le diverse espressioni dellâarte. Il video è indubbiamente uno strumento su cui lâarte contemporanea ricerca e si misura, una delle ragioni per cui il titolo del Festival Dancescreen in the Land che allude in una misura pop da âDancing in the Rainâ a âLa La Landâ dove cinema e danza coniugano gli elementi contemporanei. Il coinvolgimento delle discipline va dallâarchitettura dellâallestimento ai workshop legati allâuso delle tecnologie digitali come lâuso dello storytelling per raccontare la mitologia canoviana âStory Gameâ e una dimensione visionaria dellâarcheologia âBunker Archeologyâ. Dentro questo quadro percorsi narrativi lungo lâappia Antica con âRegina Viarum La Via della MemoriaâÂť.
Come si colloca rispetto alla programmazione dellâAssociazione Canova 22?
ÂŤCome iniziativa del bicentenario della morte del Canova, il Festival è un contributo per stabilire una sensibilizzazione nel mondo di oggi del messaggio del Maestro verso una visione dellâarte come sintesi di forme dâarte diverseÂť.
Come avete scelto gli artisti invitati?
ÂŤI coreografi autori invitati si sono misurati su questi temi infatti il Festival presenta tre produzioni specifiche dedicate: âWhite Integrale22â della compagnia Mandala Dance Company diretta da Paola Sorressa, la creazione della coreografa Simona Ficosecco, che viene dallâesperienza della compagnia di Pina Baucsh e trasferisce lâinterpretazione del mito nel teatro-danza con âIl Sognoâ in cui riprende il femmineo dellâopera canoviana. âLe Maddaleneâ una narrazione danzata ideata da Fiorenza dâAlessandro, con Laura Fusco, che reinterpreta i vari aspetti della Maddalena ritratta da grandi artisti. Il percorso inizia dalla âMaddalena Penitenteâ di Antonio Canova, come messaggio di bellezza senza tempo, di prostrazione e dolore, prosegue con âla Maddalenaâ di Guido Cagnacci dal forte impatto erotico e sensuale, fino alla donna che cura, come la Maddalena del Bellini. Sono donne fuori dalla storia, dai tanti volti ritratti dai piĂš grandi artisti in un atteggiamento di dolente abbandono, morbidezza delle carni e delle vesti, queste figure femminili sono espressione di unâemotivitĂ che si identifica con la natura stessa della donna. Le interpreti sono performer internazionali ospiti del Festival: Maria Borgese, Ana Arroyo, Sonja Schwaiger. Le tre interpreti sono tre performer internazionali che si esibiranno in esclusiva il 18 settembre. A seguire sarĂ realizzato un videodanza in work in progress in collaborazione con il Cinedans FestivalÂť.
Quali sono i progetti futuri di Canova 22?
ÂŤLe iniziative del Festival avranno un percorso triennale con un programma diversificato anno per anno. LâattivitĂ di CANOVA22 continuerĂ con una serie di mostre site-specific nella Fornace del Canova con artisti nazionali e internazionali che si susseguiranno nel corso dellâanno, tra questi Fiorenzo Zaffina che a novembre presenterĂ âCrisalideâ opera inedita dedicata ad âAmore e PsicheâÂť.
Tra il verde dei boschi il festival al Borgo Acqua Paola a Bracciano, dallâ8 allâ11 settembre, inizia con âPlay_Bachâ del balletto di Torino, una delle compagnie di maggior rilievo in Italia, che in questo âbosco magicoâ danza sulle note di Bach, nella stessa serata il Gruppo E-Motion presenta âshockingâ, una coreografia che racconta il viaggio di due fenicotteri rosa ispirato al Codice di Volo di Leonardo Da Vinci, con Francesca La Cava e Giorgia Maddamma. I proventi della serata andranno ai progetti di Afron Onlus.
GiovedĂŹ 9 la compagnia tedesca Ballett Theater Trier sarĂ ospite con âWinterâ di Roberto Scafati, danzatore italiano riconosciuto in Germania e ora direttore della compagnia.
Il10 sarĂ la volta di Mandala Dance Company con due brani coreografici di Paola Sorressa âWhite Integrale22â dedicato ad Antonio Canova in prima nazionale e âRiti di Passaggioâ, allâanfiteatro di Borgo Acqua Paola si conclude lâ11 settembre con âLe Tre Marie del Mareâ del Collettivo Luna Dance Theater con Wuppertanz coreografia Simona Ficosecco premiata a Parma per questo spettacolo. Info: Aperitivo e spettacolo: biglietto unico 10 euro Ore 20:30 Cena su prenotazione Ore 20:30 âIncontro con gli artistiâ. Per chi non ha la macchina: è disponibile un servizio di navette da Bracciano, andata e ritorno. Partenza da Piazzale Pasqualetti, dalle 17:30 fino alle 19 con fermata al grande parcheggio alla fine della strada a Borgo Paola. Ritorno: ore 20:30, 21:30, 22:30. Dal 14 al 18 settembre il festival si sposta nella suggestiva cornice del Grande Ninfeo della Villa dei Quintili, nel Parco Archeologico dellâAppia Antica, lĂ dove il Canova lavorò come sovrintendente.
Il 14 torna a Roma Luna Dance Theater con una creazione per il bicentenario del Canova con âUn Sognoâ di Simona Ficosecco, qui la dedizione di Canova per la danza, vista come espressione volatile del movimento dei corpi, testimoniata dai molti disegni realizzati sul tema, assume un ruolo particolarmente rilevante per la nostra ricerca.
Mandala Dance Company replicherĂ il 15 nella cornice del Grande Ninfeo; il 16 la compagnia MP3 Dance Project presenta âSECRET DâORâ coreografie Michele Pogliani con i costumi di Tiziana Barbaranelli â Opera commissionata dalla Fondazione dellâAccademia Nazionale di Danza, un omaggio a Jia Ruskaja, nata a KerÄâ, in Crimea, nel 1902, la grandissima danzatrice e coreografa che a Roma fondò quella che per noi oggi è lâunica UniversitĂ di danza in Italia: lâAccademia Nazionale di Danza.
Il 17 sarĂ la serata del Balletto di Roma con âAntiche Visioniâ, il 18 âLe Maddaleneâ coreografie ed interpretazione: Maria Borgese, Ana Arroyo, Sonja Schwaiger una narrazione danzata ideata da Fiorenza dâAlessandro, in collaborazione con Laura Fusco, che reinterpreta i vari aspetti della Maddalena ritratta da grandi artisti. Il percorso inizia dalla âMaddalena Penitenteâ di Antonio Canova, come messaggio di bellezza senza tempo, di prostrazione e dolore, prosegue con âla Maddalenaâ di Guido Cagnacci dal forte impatto erotico e sensuale, fino alla donna che cura, come la Maddalena del Bellini. Sono donne fuori dalla storia, dai tanti volti ritratti dai piĂš grandi artisti in un atteggiamento di dolente abbandono, morbidezza delle carni e delle vesti, queste figure femminili sono espressione di unâemotivitĂ che si identifica con la natura stessa della donna.
Le tre interpreti sono tre performer internazionali che si esibiranno in esclusiva il 18 settembre. A seguire sarĂ realizzato un videodanza in work in progress in collaborazione con il Cinedans Festival con le musiche originali di About Jane. Tutti i giorni nel biglietto dello spettacolo il pubblico alle ore 17 potrĂ fare la passeggiata archeologiche âRegina Viarum_La via della Memoriaâ dallâantico splendore al restauro di Antonio Canova. La visita guidata dalla dott.ssa Lavinia Venturi â da Erode Attico al Grande Ninfeo di Villa dei Quintili. Nel bellissimo Complesso Capo di Bove, Via Appia Antica 222 il Festival offre 2 workshop sullâarte digitale molto interessanti: dal 14 al 16 settembre âStoryGameâ tre giorni dedicati allo storytelling che diviene un gaming, con i docenti Claudio Marrucci e Antonia Renzella. Dal 17 al 18 settembre âBunker Archeologyâ imparare il collage digitale con il Prof: Carlo Prati. Dal 20 settembre si torna alla Fornace con performance ed eventi fino al 9 ottobre. Giovani interpreti con performances degli allievi dellâAccademia di Danza, âUn Orfeoâ di e con Antonio Taurino, e per âlibri alla Fornace del Canovaâ âSoli dâautunno â La cittĂ idealeâ poesie sullâAgenda 2030 di Claudio Marrucci, legge Antonia Renzella, prosegue il workshop di storytelling. Dal 1 al 7 settembre alla Fornace del Canova i visitatori potranno seguire il lavoro coreografico di Valerio Longo che realizzerĂ la performance âPaolinaâ danza con lâopera di Fiorenzo Zaffina. Dancescreen è un progetto triennale sostenuto dal Ministero della Cultura, per la direzione artistica di Fiorenza dâAlessandro con Franz Prati, Laura Fusco, Luca Molinari; e la collaborazione del Parco Archeologico dellâAppia Antica. Le scenografie e gli allestimenti alla Villa dei Quintili sono stati progettati dai dottorandi del Dipartimento di Architettura e Progettazione dellâUniversitĂ Sapienza di Roma, diretto dalla professoressa Alessandra Capuano, e coordinati dai prof. Federica Morgia e Alfonso Giancotti. I video ripresi durante il festival saranno proiettati negli spazi del Museo MAXXI di Roma in autunno. Ed è stato realizzato con ISHEO il video âPsiche e Amoreâ.
Il progetto, promosso da Roma Capitale â Assessorato alla Cultura, è vincitore dellâAvviso Pubblico âEstate Romana 2022 â Riaccendiamo la CittĂ , Insiemeâ curato dal Dipartimento AttivitĂ Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
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