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Sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia, di fronte alla Madonnina del Pescatore, si accenderà oggi, 18 luglio, dalle 18.00 alle 6 del mattino, l’intensa notte della nona edizione di Demanio Marittimo. Km-278, a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra. Con 12 ore di programmazione ininterrotta Demanio Marittimo. Km-278 si è da tempo affermato come uno degli appuntamenti fissi dell’estate dedicato all’architettura, alle arti e al design, che quest’anno si uniscono per indagare il tema Eurotopia, «intesa – ha spiegato l’organizzazione – sia come ultima “utopia realizzabile” che come spazio di rappresentazione e sviluppo sociale, culturale, professionale».
In una doppia intervista abbiamo chiesto a Cristiana Colli e Pippo Ciorra di raccontarci Demanio Marittimo. Km-278.
Demanio Marittimo giunge alla nona edizione, come è cambiato nel tempo?
Cristiana Colli: «12 ore di programmazione ininterrotta dal tramonto all’alba, 300 metri di spiaggia demaniale lungo la Città Adriatica; focus sulla dimensione adriatica nazionale e transfrontaliera come ambito delle influenze di tipo artistico e culturale, economico, progettuale, socio-politico; attenzione alla questione generazionale con il concorso di architettura in collaborazione con una scuola internazionale. Questi markers fondativi si sono mantenuti ma evoluti dentro lo spirito del tempo».
Pippo Ciorra: «Ho ancora impressa nella memoria l’immagine ghirriana del primo palco, disegnato da Emanuele Marcotullio: una pura cornice che inquadrava l’Adriatico, e lasciava intravedere – con un po’ di fantasia – l’altra sponda. I fondamenti di Demanio sono sempre quelli: la città adriatica, la frizione spettacolare tra il carattere marginale del contesto e il glam metropolitano del ristorante di Cedroni, lo spazio pubblico effimero e l’incontro tra le voci locali e quelle che arrivano da tutto il mondo. Più che cambiare internamente in questi anni il progetto si è lasciato pervadere da quello che succedeva intorno, le migrazioni, la maggiore internazionalizzazione, l’intercambiabilità sempre accentuata dei linguaggi artistici».
Il tema dell’edizione 2019 è Eurotopia, come è nato e perché lo avete scelto?
CC: «Il 2019 è un dialogo tra utopie, o forse tra eterotopie. L’Europa si mantiene utopia – come lo fu per Altiero Spinelli e per il Manifesto di Ventotene – nell’arcipelago antropologico che rinnova le matrici di civiltà, e anche la Luna si mantiene utopia, frontiera estrema oltre il sistema conosciuto, e in qualche modo riappropriazione della Terra. Il programma delle missioni spaziali prima che sfida tra le superpotenze, ricerca tecnologica, strabiliante dimostrazione dell’infinita possibilità dell’intelligenza e del coraggio è tutta nello sperdimento di quel ralenty di Amstrong che appoggia il piede sul suolo alieno, in quegli immaginari che il cinema ha reso preghiere, etica ed estetica, epopea dell’esperienza umana. Sulla spiaggia di Marzocca un incastro pieno di rimandi».
PC: «Eravamo rimasti colpiti dal padiglione belga della Biennale architettura del 2016, curato da un gruppo transnazionale che si chiama Traumnovelle e intitolato Eurotopie. Sembrava un buon segno che un team di millennials decidesse di prendere una posizione attiva sull’importanza dell’integrazione europea. Da quel momento – il 2016 è l’annus horribilis della Brexit, di Trump e di molti altri guai – la questione europea si è fatta ancora più urgente e pervasiva. Ci è sembrato giusto invitare quel collettivo e dedicare all’Eurotopia la nona edizione. Non certo per aprire contraddittori geo-politici, ma per capire insieme di cosa deve essere fatta l’Europa che vogliamo».
Demanio Marittimo ha un programma fittissimo che tocca arte, design e architettura e si concentra in una sola notte. Perché la scelta di questa formula?
«Sul piano simbolico la notte di Marzocca è uno stato di passaggio, un limes, una sospensione che accompagna all’alba, a un giorno e un tempo nuovo. E la spiaggia demaniale è un bene comune che ha incorporato esperienza, identità, appartenenza, memoria potenziata. Perciò Demanio è un tema progettuale multidisciplinare, un dispositivo, un gesto, una community, un luogo di irriducibile contemplazione».
PC: «Demanio è un progetto di autocommittenza, nessuno ce lo aveva chiesto. Come tale è la sommatoria pura delle energie di chi lo fa. Si colloca all’incrocio di desideri, programmi, spettacolarità, allusioni, visioni che coinvolgono molteplici discipline e linguaggi. E’ un equilibrio splendidamente instabile, che almeno in relazione alle nostre forze, può resistere una notte. Se fosse più lungo cadrebbe, magari male, da una parte o dall’altra». (Silvia Conta)
Demanio Marittimo. Km-278
IX Edizione / Eurotopia
La notte dedicata all’architettura, alle arti e al design
A cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra
Venerdì 19 luglio, dalle 6 pm alle 6 am (Il programma condurrà anche quest’anno il pubblico fino all’alba, con la consueta maratona video e la tradizionale colazione all’italiana.)
Spiaggia di Marzocca di Senigallia, di fronte alla Madonnina del Pescatore.
Programma e info: www.mappelab.it
facebook.com/mappelab|, twitter.com/mappelab|, instagram.com/dmkm278