“È solo un inizio. 1968”, non è solo il titolo della mostra a cura di Ester Coen o lo slogan dell’insurrezione del Maggio francese, ma un invito a guardare ai processi, al divenire, all’apertura di quanto inizia e mai più smetterà di iniziare, sempre di nuovo, dal ’68 in poi. L’arte, la democrazia, la vita, niente sarà più uguale dopo di allora, eppure niente sarà mai una conquista sicura.
La mostra allestita alla Galleria Nazionale racconta il cortocircuito tra arte, politica, creatività. Non solo e non tanto perché lo spirito di rivolta del ’68 si estende anche al mondo dell’arte, ma perché l’arte ha un modo suo di suscitare quello stesso desiderio di inizio che col ’68 si trova a condividere: col minimalismo, il concettuale, l’arte povera, la land art, le numerose correnti che in quegli anni emergono fulminee e si propagano, pur nella diversità di metodi e progettualità. Insieme a un rinnovamento radicale del pensiero e delle arti della vita espresse con il design e la moda. Nella coscienza diffusa di un progresso collettivo per una rinascita purificatoria, catartica, nello spirito di una dilagante libertà di forme e di costumi
Le correnti artistiche, in seguito, sono finite riordinate tra le pagine dell’arte. I movimenti politici nella storia degli sconfitti. La mostra “È solo un inizio. 1968” che si inaugura oggi (domani l’apertura al pubblico) non intende giudicare i fini e non si esprime sull’adeguatezza dei mezzi. Racconta, invece, “ciò che comincia” con le opere di: Vito Acconci, Carl Andre, Franco Angeli, Giovanni Anselmo, Diane Arbus, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Carla Cerati, Merce Cunningham, Gino De Dominicis, Walter De Maria, Valie Export, Luciano Fabro, Rose Finn-Kelcey, Dan Flavin, Hans Haacke, Michael Heizer, Eva Hesse, Nancy Holt, Joan Jonas, Donald Judd, Allan Kaprow, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Yayoi Kusama, Sol LeWitt, Richard Long, Toshio Matsumoto, Gordon Matta-Clark, Mario Merz, Marisa Merz, Maurizio Mochetti, Richard Moore, Bruce Nauman, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Mario Schifano, Carolee Schneemann, Gerry Schum, Robert Smithson, Bernar Venet, Lawrence Wiener, Gilberto Zorio. E dalla collezione della Galleria Nazionale con le opere di: Gianfranco Baruchello, Daniel Buren, Mario Ceroli, Christo, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Eliseo Mattiacci, Pino Pascali, Andy Warhol.
In alto: Franco Angeli, Mao con Bandiera Rossa, 1968. Olio su tela. Collezione Mara Chiaretti ©Giorgio Benni
In home: Carla Cerati, Morire di classe (1 fotografia dalla serie Ospedale psichiatrico di Gorizia), 1968. Vintage carta baritata. Courtesy Donata Pizzi ©Elena Ceratti
Info
Ѐ solo un inizio. 1968
Apertura al pubblico: dal 3 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti, 131 Roma
orari di apertura: dal martedì alla domenica: 8.30-19.30
ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
lagallerianazionale.com – T +39 06 3229 8221
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