Categorie: Opening

Emanuele Giuffrida, così è (se vi pare)

di - 28 Aprile 2018
Nella Sicilia che sta riscaldando i motori in vista del prossimo avvento di Manifesta, si svolge oggi un’interessante inaugurazione. Il luogo è la Galleria Lo Magno di Modica (Ragusa), fondata nel 2003 da Giuseppe Lo Magno e rivolta, fin dagli esordi, alla valorizzazione del lavoro di artisti emergenti e che meglio rappresentano la scena artistica contemporanea dell’isola. L’artista prescelto nell’occasione odierna è Emanuele Giuffrida, 35 anni di Gela, che vive e lavora a Palermo.
Quella che da questo pomeriggio attende lo spettatore è un’esasperata, implacabile esplorazione grafica e pittorica di luoghi ambigui quanto alienanti di squallore, come sale da biliardo abbandonate, bagni pubblici, interni di pompe funebri, corsie d’ospedale, definiti da una luce spietatamente violenta, che non è di un sole di agosto, ma piuttosto quella dei teatri di posa dove viene realizzata l’immagine cinematografica. Uno dei meriti (e non l’ultimo) della ricerca di perizia tecnica di Giuffrida è, infatti, quello di avere allacciato l’opera minuziosa del pennello o della matita all’autentica arte-guida dei nostri giorni, che è il cinema. I suoi affreschi del disagio esistenziale vengono proposti, d’altronde, come attimi immobili di una vicenda che sta tra un antecedente e un futuro, come istanti, sospesi e incandescenti, di una realtà oggettiva definita, sino a esserne divorata, da una luce implacabile, fredda, da obitorio.
Chiunque ha un moto di sorpresa e di istintiva ammirazione, che può ribaltarsi in irritazione, per il virtuosismo del nostro giovane artista siciliano e per la sua dipendenza dall’immagine fotografica. Ma è dipendenza o indipendenza? E non è una forma di rianimazione della fotografia? La questione è difficile; ma è vero che in tutte le sue composizioni che ho avuto modo di visionare dal vivo Giuffrida sembra cercare un assoluto della realtà, una iper-realtà che soverchi le apparenze, non limitandosi mai solo alla loro riproduzione. Mosso, indubbiamente, sotto la spinta di una tensione che induce le pulsioni dell’immaginario verso il contenimento formale, verso una cornice imprevedibile quanto al risultato visivo, che liberandone il desiderio di conoscere, ne libera nel contempo l’infinito desiderio di bellezza, verso la quale si rivolge e dalla quale è tutt’ora misteriosamente attratto. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: After the Circus, carboncino e gessetto bianco su carta colorata, cm 25×38, anno 2017
INFO
Opening: ore 18.00
Emanuele Giuffrida. Outside
dal 28 aprile al 9 giugno 2018
Galleria Lo Magno
via Risorgimento 91-93, Modica (Ragusa)
orari: dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00  alle 20.00
+39 0932763165 – www.gallerialomagno.it

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