Categorie: Opening

Giovanni Campus, tra BUILDING e MA*GA

di - 12 Settembre 2019

BUILDING, a Milano, e il MA*GA di Gallarate si uniscono in due mostre parallele dedicate alla ricerca di Giovanni Campus (1929, Olbia): “Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni”, a cura di Francesco Tedeschi.
Oggi, 12 settembre, inaugura la mostra a BUILDING, “Capitolo 1”, mentre per visitare la parte al MA*GA, “Capitolo 2”, bisognerà attendere il 21 settembre.
«”Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni” – hanno spiegato BUILDING e il MA*GA – si compone di diversi momenti, scanditi dai quattro piani della galleria milanese e nell’ambiente “open space” del museo di Gallarate. Al centro di ciascuno di essi vi è il principio che guida da tempo l’opera dell’artista e che si definisce con la qualificazione di “Tempo in processo”. Fin dagli anni Settanta, infatti, Campus opera sull’unitarietà di allestimenti in cui i singoli elementi si collegano fra di loro, in una continuità da intendersi in senso temporale, prima che spaziale. Il “tempo” è al centro della sua attenzione, come parte di un processo dialettico in cui le forme, le geometrie, le relazioni tra materia e colore rispondono a una logica fondata sul valore del complesso strutturale».
Abbiamo posto alcune domande sul progetto espositivo a Francesco Tedeschi.

Come é nato “Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni”?

«La mostra nasce dall’interesse di BUILDING e di MA*GA per l’opera di Giovanni Campus. BUILDING stava programmando una esposizione a lui dedicata e in uno scambio fra Moshe Tabibnia di BUILDING ed Emma Zanella, direttrice del MA*GA, che nella precedente sede del museo aveva ospitato nel 2003 una retrospettiva dell’artista, è nata l’idea di una mostra contemporanea nelle due sedi».

Da dove deriva la scelta di strutturarla in due parti?

«Campus sta svolgendo un lavoro serio e rigoroso, sotto il profilo della creazione di opere che mettono a frutto la lunga esperienza della sua attività, anche in relazione alla progettazione di interventi che si relazionano all’ambiente.
Per questo, la mostra è strutturata in due parti autonome, in rapporto con le caratteristiche dei due spazi espositivi. In entrambi Campus, che ha seguito con attenzione ed energia tutto il percorso di elaborazione del progetto, ha combinato opere realizzate ad hoc o in questi mesi, ad altre esistenti. Al centro dell’attenzione è il concetto di fondo del suo lavoro, rappresentato dalla definizione di Tempo in processo. Con questa, si intende la qualificazione dell’opera come risultato di un’interrogazione e di una proposta in cui si concentra la riflessione sull’esistente e sul divenire. Questa idea di tempo agisce in relazione anche allo spazio, di cui le due situazioni espositive sono immagine.
Le geometrie articolate, le strutture aperte, il dialogo tra le forme composte secondo le differenti tecniche e i diversi materiali che Campus ha usato nel corso del tempo, sono le parti di un processo che nella situazione specifica trova la sua temporanea esecuzione, come di un brano musicale.

Quali elementi uniscono le due parti?

Tra le parti di cui è composta la mostra un punto di convergenza può essere riconosciuto nel segno di una continuità che attraversa pareti e ambiente nel piano terreno di BUILDING e nell’open space che il MA*GA ha destinato all’iniziativa. Una continuità visiva e formale attraverso lavori di momenti diversi dell’opera di Campus – dagli anni Settanta a oggi – che dà immediato riscontro al sottotitolo, anch’esso usato da Campus per attrarre una parte del suo lavoro, di “rapporti misure connessioni”».

Quali sono le principali peculiarità di ciascuna delle due parti?

«Mentre al MA*GA in relazione alla tipologia dello spazio unico Giovanni Campus ha prodotto una realizzazione che segue un percorso unitario, che dalla parete si riflette nell’ambiente per effetto degli interventi plastici inseriti dall’artista per connettere le diverse sequenze di lavori a parete, da BUILDING ogni livello dello spazio espositivo è pensato attorno a una delle idee portanti del suo lavoro, illustrando anche momenti precedenti della sua opera, come le superfici in metacrilato di sperimentazione gestaltica degli anni Settanta o le strutture in cemento degli anni Ottanta».

Giovanni Campus
Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni
A cura di Francesco Tedeschi

BUILDING
 capitolo 1, Milano
Rapporti, misure, connessioni 
45°28’12.985” N 9°11’30.465”E
Dal 13 settembre al 12 ottobre 2019
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, Milano
Opening: 12 settembre 2019, alle 18.00
Orari: dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 19.00
www.building-gallery.com,
info@building-gallery.com

MA*GA
 capitolo 2, Gallarate
Rapporti, misure, connessioni
 45°39’15.416” N 8°47’52.386” E
Dal 22 settembre al 10 novembre 2019
MA*GA
Via Egidio de Magri 1, Gallarate (VA)
Opening: 21 settembre 2019, ore 18
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00 (lunedì chiuso)
www.museomaga.it, info@museomaga.it

Installation view, Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni, BUILDING, in collaborazione con MA*GA, ©Flavio Pescatorimore
Installation view, Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni, BUILDING, in collaborazione con MA*GA, ©Flavio Pescatorimore
Installation view, Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni, BUILDING, in collaborazione con MA*GA, ©Flavio Pescatorimore
Installation view, Giovanni Campus. Tempo in processo. Rapporti, misure, connessioni, MA*GA, in collaborazione con BUILDING, ©Flavio Pescatorimore
Opera. Tempo in processo. Rapporti-misure-connessioni, 2018 acrilico, grafite e corda su carta Canson gr. 640 10 esemplari, 56 x 76 cm cad, Capitolo 2, MA*GA © Flavio Pescatori more
Segnico continuo, 1978 grafite e corda su carta Canson gr. 640 3 esemplari, 56 x 76 cm cad e Segnico continuo, 1977 acrilico e corda su tela 87 x 45 cm, Capitolo 2, MA*GA © Flavio Pescatori more
Tempo in processo. Rapporti-misure-connessioni, 2018-2019 acrilico su tela, legno sagomato, smalto su ferro 69,7 x 160 x 4 cm, Capitolo 1, BUILDING © Flavio Pescatori more

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