A Milano, da Renata Fabbri arte contemporanea, inaugura oggi, 10 febbraio, la seconda personale in galleria di Giovanni Kronenberg (1974, Milano), con un percorso espositivo che si sonda tra «sculture e disegni inediti, la maggioranza dei quali realizzati in occasione di questo progetto».
Quest’anno, inoltre, sarà pubblicata la prima monografia di Kronenberg, edita da Mousse Publishing e curata da Alessandro Rabottini.
«Fin dai suoi esordi, il lavoro di Kronenberg si è caratterizzato da uno stretto rapporto tra la scultura – interpretata in un senso fortemente materico e formale – e il disegno, che della scultura anticipa, riprende o espande le particolarità ergonomiche, tattili e trascendentali. Negli anni, la pratica del disegno ha assunto una sempre maggiore centralità nel lavoro dell’artista: dall’uso della pura grafite nera che definiva le opere su carta fino a qualche anno fa, Kronenberg ha più recentemente iniziato ad esplorare il colore in composizioni di forme sinuose, sospese e libere da connotazioni spaziali», ha spiegato la galleria.
«Queste figure misteriose condividono con le sculture una materialità indefinibile, sospesa in una dimensione astratta di tempo e spazio. Di difficile identificazione, alcune di loro ricordano conformazioni naturali in progressiva ramificazione – come cristalli, pietre preziose, spugne di mare o graniti pregiati- materiali che Kronenberg ha spesso utilizzato nelle sculture, attratto dalle loro proprietà di autogerminazione e di estensione nello spazio senza una direzione narrativa o appigli cronologici», si legge nel comunicato stampa.
«In anni recenti, l’artista ha introdotto l’utilizzo della foglia oro 22 carati, come elemento caratterizzante tanto nel disegno quanto delle sculture. Questo passaggio appare naturale se si pensa al frequente utilizzo che in passato Kronenberg ha fatto di elementi preziosi come argento, malachite, avorio, agata, cristallo di rocca e porcellana. La foglia oro avvicina i suoi disegni all’immobilismo dell’estetica bizantina e in particolar modo alle icone, condividendo con esse l’isolamento e la centralità dell’immagine, oltre a caratteristiche iconografiche atemporali e trascendentali», ha proseguito la galleria.
Giovanni Kronenberg
Con un testo critico di Davide Ferri
Dal 10 febbraio al 28 marzo 2020
Renata Fabbri arte contemporanea
Via A. Stoppani 15/c, Milano
Opening: 10 febbraio 2020, dalle 18.30
Orari: dal martedì al venerdì, dalle 15.30 alle 19.30 (lunedì e sabato su appuntamento)
www.renatafabbri.it
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