Da tempo, non si vedeva così tanta pittura in Italia. A cominciare dalle fiere di punta. È il caso delle recentissime edizioni di ArtVerona e di Artissima. E lo stesso può dirsi delle case d’asta, dove i dipinti rappresentano ancora la “golden share” dei lotti venduti nella maggior parte delle sessioni annuali. Sinonimo di buona salute del mercato. Ma anche della progressiva estinzione di pregiudizi, soprattutto di mercanti e critici, che hanno sempre avuto il fiato corto. L’upgrade tecnologico incalza, l’antipolitica imperversa, le mode mutano pelle, eppure i collezionisti, con i piedi a terra per antonomasia, continuano imperterriti a rilanciare su tele e sculture. E non credo perché – come ha detto ironicamente Cattelan – i quadri e le statue sono utili ad arredare casa. Ma perché hanno una naturale propensione “psicoattiva”, in grado di stimolare le reazioni emotive più diverse. Compresi i tanto vituperati (dalla tradizione post-dadaista) piacere e appagamento estetico. E, poi, ad avviso di molti, è proprio la pittura il medium che si rivela ogni giorno più versatile, più sperimentale, più congeniale a tradurre la complessità della società contemporanea. Sì proprio quella che ci avvicina, minuto dopo minuto ormai, al mondo futuribile di “Matrix”. Pittura che si ibrida, si contamina, senza tuttavia rinunciare mai alla propria identità e autonomia, con cinema, fumetti, realtà virtuale e aumentata, social, televisione, esperienze performative, design, moda, architettura, teatro.
A rendere omaggio e, nel contempo, a documentare questo alveo di ricerca da oggi provvede anche una fiera, GrandArt, ai nastri di partenza nel pomeriggio. D’altronde il capoluogo lombardo ha sempre rappresentato, sin dal secolo scorso, una delle fucine più attive di talentuosi artisti che, nei decenni, si sono espressi a colpi di pennello, colori, scalpelli. Dal Realismo esistenziale all’Officina milanese. E sempre Milano può vantare, al riguardo, tra i più dinamici e lungimiranti collezionisti.
«Credo che ci sia un segmento di mercato da presidiare, – ha dichiarato Angelo Crespi in occasione della conferenza stampa di presentazione di GrandArt – che necessitava di una fiera, soprattutto in una città a vocazione internazionale come Milano; un segmento di mercato sempre più ampio nel quale si muovono collezionisti che ancora credono nell’arte, non considerandola solo mero campo della speculazione economica, e dove operano gallerie lungimiranti che attraggono appassionati e amanti delle cose sensate».
Tra le iniziative proposte da GrandArt, anche l’omaggio a Gianfranco Ferroni che presenta 15 opere di uno dei protagonisti più raffinati della figurazione italiana del secondo Novecento. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Mozes Incze, Seeing Through, 2017, olio su tela, cm 60×75. Courtesy Area35 Art Gallery, Milano
In homepage: Tano Festa, Esterno n. 4, 1962, olio su carta, cm 50×70. Courtesy Marzia Spatafora Spazio Culturale, Brescia
INFO
Opening: su invito, ore 18.00-21.00
GRANDART. MODERN & CONTEMPORARY FINE ART FAIR
dal 10 al 12 novembre 2017
The Mall
piazza Lina Bo Bardi, Milano
orari: da venerdì 10 a domenica 12 novembre: dalle 11.00 alle 20.00
biglietti: intero € 10,00 – gratuito per bambini fino ai 10 anni
www.grandart.it