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‘Guardami. Io sono Mantova’: arte diffusa da scoprire (in bici)
Opening
di Silvia Conta
Da oggi, 3 agosto, nelle vie e nelle piazze di Mantova sarà possibile incontrare i 16 poster dislocati in vari punti della la città grazie al progetto “Guardami. Io sono Mantova” e realizzati da nove artisti: Angelo Camillieri, Giuseppe Gradella, l’abx, Marta Lonardi, Margherita Paoletti, Chiara Riberti, Alessandro Sanna, Laura Scala, Zualidro, che «sono stati chiamati a reinterpretare in chiave contemporanea il tema rinascimentale dell’impresa della città, evidenziando le caratteristiche identitarie salienti di Mantova e, in particolare, quelle che più contribuiscono alla rinascita culturale, artistica e sociale del luogo», ha spiegato l’organizzazione.
«Una nuova “mappa del tesoro” conduce al cuore di Mantova, tracciando strade e svolte che aprono scenari inattesi. Così, attraverso interventi artistici narrativi, il progetto “GUARDAMI. Io sono Mantova” vuole raccontare storia, natura, segreti e identità di uno dei più affascinanti luoghi d’Italia. Dal 3 al 31 agosto 2020, 16 opere di poster-art firmate da 9 artisti contemporanei saranno disseminate per la città. Tracce misteriose ma espressive, indizi visivi che faranno capolino da strade e piste ciclabili, sorprendendo i passanti, in un itinerario tra passato e contemporaneità, realtà e immaginario, visione soggettiva, autoriale, e ri-costruzione partecipata di un’identità collettiva», si legge nel comunicato stampa.
«“GUARDAMI. Io sono Mantova” è una iniziativa curata da Simona Gavioli, in collaborazione con Lavinia Bottini per Caravan SetUp, l’associazione che da cinque anni, in città, organizza il festival di arte contemporanea e riqualificazione urbana Without Frontiers – Lunetta a Colori, in programma quest’anno dal 31 agosto al 6 settembre. Un nuovo progetto di arte pubblica e sociale inizierà quest’anno per la prima volta, dal 26 al 30 agosto e porterà per gemmazione, alla realizzazione della nuova iniziativa Piccola Biblioteca Ideale per il quartiere Te Brunetti», ha ricordato il comunicato stampa. “GUARDAMI. Io sono Mantova” è, inoltre, parte del Piano Mantova per la cultura promosso dal Comune di Mantova.
Un progetto green oriented: dall’inchiostro alla bici
« “GUARDAMI. Io sono Mantova” è parte integrante del Piano Mantova per la cultura promosso dal Comune di Mantova e rientra nell’ambito del C-Change. Arts and Culture leading climate action in Cities e ARC³A – Azioni di Resistenza Climatica Collettiva di Cultura e Arte.
Tutto il progetto è green oriented: i 16 manifesti 600×300 e i materiali pubblicitari sono stampati su carta biodegradabile e utilizzano inchiostri ad acqua certificati», si legge nel comunicato stampa.
Durante l’intera durata della mostra, inoltre, saranno organizzati dei tour guidati in bicicletta, che oltre a far scoprire le opere ai partecipanti, li condurranno alla scoperta di angoli urbani e percorsi cittadini meno noti, dal centro alla periferia.
Abbiamo posto alcune domande a Simona Gavioli, curatrice del progetto.
Come è nato il progetto che inaugura oggi?
«Il progetto “GUARDAMI. Io sono Mantova” è nato mentre ripensavamo gli eventi che in questi mesi sono slittati a causa dell’emergenza sanitaria. Stavamo lavorando a un altro progetto artistico da inserire all’interno delle azioni del Comune di Mantova del C-Change. Arts & Culture leading Climate Action Cities e ARC³A – Azioni di Resistenza Climatica Collettiva di Cultura e Arte, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientali, attraverso l’arte e, contemporaneamente, di esaltare le bellezze di Mantova e del suo territorio. A causa del Covid-19 abbiamo dovuto rimodulare il progetto originale. Abbiamo quindi individuato il manifesto pubblicitario come luogo perfetto per ospitare un’opera d’arte: occupa punti privilegiati, s’impone allo sguardo di tutti, consente all’artista di lavorare da casa in totale sicurezza e permette l’utilizzo di materiali al 100% naturali, cosa per noi molto importante. Ci piaceva moltissimo l’idea di ricollegarlo alle imprese rinascimentali. Come nel Rinascimento ogni persona influente aveva una sua impresa che attraverso una figurazione simbolica e un motto evidenziava i propri tratti salienti, così il manifesto pubblicitario può essere utilizzato per far emergere le bellezze della città. Noi di Caravan SetUp siamo un po’ presuntuosi e ci siamo immaginati di arricchire Mantova di tante imprese contemporanee».
Quali sono gli obiettivi di questo progetto?
«L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare attraverso nuove opere d’arte contemporanea realizzate ad hoc, tutte le ricchezze della città e del suo territorio. Gli artisti offrono nuovi punti di vista, nuovi sguardi, declinati con stili e tecniche diversi, sulle eccellenze artistiche mantovane, da quelle storiche a quelle paesaggistiche. In molte opere infatti vedremo richiami al Mincio e alla flora tipica del suo comprensorio. Si darà vita a una narrazione eterogenea e vivace, che toccherà più aspetti possibili della città reinterpretata in chiave contemporanea. L’obiettivo è quello di legare passato e presente attraverso l’arte. Tradizione antica e contenuti nuovi, storia e contemporaneità s’intrecciano e rispondono alle due domande fondamentali: “Cos’era Mantova un tempo?” e “Cos’è Mantova oggi?” in un crescendo narrativo che spinga gli spettatori a voler indagare, anche individualmente, le glorie e le magnificenze di una città pronta a rinascere».
Come avete scelto gli artisti invitati?
«Vista la centralità di Mantova e del suo passato, nel progetto, era fondamentale coinvolgere artisti locali o che avessero già lavorato in città e la conoscessero piuttosto bene. Gli artisti sono stati selezionati dopo un’approfondita ricerca sugli artisti mantovani e su quelli che avevano già realizzato dei progetti in città. Abbiamo cercato di operare una selezione il più eterogenea possibile, così da offrire al pubblico sguardi diversi che potessero suggerire più spunti di riflessione».
Sono previste edizioni successive del progetto? Che cosa sarà proposto in città ad agosto?
«Ci piace buttare semini che poi diventeranno piante. Anche “GUARDAMI. Io sono Mantova” è un piccolo seme che speriamo gemmi e copuli il più possibile. Intanto, per il mese di agosto a Mantova, sempre in relazione al Patto per la Cultura del Comune ci sarà la quinta edizione del Festival Without Frontiers – Lunetta a Colori che magicamente si è esteso anche al quartiere Te Brunetti con il progetto di Arte Urbana Piccola Biblioteca ideale».