Categorie: Opening

Il cielo in chiesa, secondo Ragnar Kjartansson. Intervista all’artista

di - 22 Settembre 2020

Progetto nato al National Museum di Cardiff, in Galles, e reso site specific per la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, “The sky in a room” di Ragnar Kjartansson per Fondazione Nicola Trussardi alla Chiesa di San Carlo al Lazzaretto di Milano ha con un forte legame con il periodo di quarantena, ed stato voluto dalla Presidente Beatrice Trussardi e dal Direttore Artistico Massimiliano Gioni, nel diciottesimo anno di attività nomade dell’istituzione.

Fino al 25 ottobre 2020, ogni giorno, cantanti professionisti si alterneranno, uno alla volta, all’organo della Chiesa di “San Carlino”, a pochi passi da Porta Venezia, per eseguire un etereo arrangiamento della celebre canzone di Gino Paoli, Il cielo in una stanza, che si ripeterà ininterrottamente per sei ore al giorno, come una ninna nanna infinita.

Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, Milano. Photo Elena Parisi

Intervista a Ragnar Kjartansson

Torni a Milano alcuni anno dopo la tua personale all’Hangar Bicocca nel 2013. Che cosa provi? E che differenze hai riscontrato nella tua pratica e nel tuo approccio tra preparare una mostra in uno spazio enorme, allora, e, oggi, in una piccola chiesa?

«La sensazione è meravigliosa, sono onorato ed emozionato di portare “The Sky in a Room” a Milano. Ma è anche una situazione malinconica: non posso venire a Milano e incontrare tutti i grandi performer che stanno lavorando a quest’opera con me.
C’è molta differenza tra queste due mostre: all’HangarBicocca ho proiettato un video conosciuto in uno spazio artistico affermato, mentre ora ci sono la fragilità e l’emozione di una performance dal vivo in una chiesa! Inoltre è tutto diverso. Il mondo è cambiato. Il contesto di tutto ciò è piuttosto elettrico e stiamo preparando lo spettacolo attraverso confronti su Zoom».

Come è nato il progetto “Sky in a Room”?

«In origine era nato come pezzo site specific a Cardiff, in Galles. Al National Museum di Cardiff c’è un grande organo rococò al centro di una splendida sala con lucernario di dipinti del diciottesimo secolo. L’idea è nata proprio camminando in quella stanza. Mi sono immaginato uno spazio privo di dipinti e una persona che con l’organo suonava costantemente una strofa de Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Per molti anni sono stato ossessionato da una versione del 1971 di questa canzone, in cui Paoli la cantava con un arrangiamento d’organo. Ma c’è dell’altro, oltre a questo: Il cielo in una stanza è l’unica canzone che conosco sull’elemento fondamentale dell’arte visiva, che è la trasformazione dello spazio. Le pareti diventano legno e il soffitto cielo. Questo è ciò che fanno tutte le opere d’arte: trasformano lo spazio. Quel poster sul muro trasla lo spazio della tua culla.
Ero al settimo cielo per quest’opera creata in Galles e pensavo fosse la versione definitiva, ma poi Massimiliano Gioni mi ha contattato quest’estate e ha avuto questa grande idea di portare il pezzo nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto di Milano».

Che cosa pensi di questi “tempi interessanti”? Ritieni che la nostra vita sia cambiata per sempre e, in caso, in che modo? O la “nuova normalità” è solo temporanea?

«Penso che la nuova normalità sia per lo più temporanea. Intendo dire che la vita è andata avanti dopo la seconda guerra mondiale e Hugo Boss ha continuato a fare abiti. Ma speriamo di avere la fortuna di portare con noi ciò che di buono abbiamo imparato da questi “tempi interessanti”. C’è qualcosa di “radicante” nell’essere bloccati nei nostri luoghi. La propria città diventa il proprio mondo, anziché essere il mondo una rotta aerea di EasyJet. Poi si comincia a pensare e le pareti diventano boschi».

Ragnar Kjartansson, The Sky in a Room, 2018. Performer, organ and the song “Il Cielo in una Stanza” by Gino Paoli (1960). Commissioned by Artes Mundi and Amgueddfa Cymru – National Museum Wales and acquired with the support of the Derek Williams Trust and Art Fund. Courtesy of the artist, Luhring Augustine, New York and i8 Gallery, Reykjavik. Ph. Hugo Glendinning

Condividi
Tag: beatrice trussardi Chiesa di San Carlo al Lazzaretto Fondazione Nicola Trussardi Fondazione Trussardi Gino Paoli HangarBicocca Massimiliano Gioni milano national museum cardiff Ragnar Kjartansson

Articoli recenti

  • Mostre

Arte Laguna Prize: inaugurata la mostra delle ultime due edizioni all’Arsenale Nord di Venezia

Nato nel 2006, Arte Laguna Prize propone quest’anno una mostra dedicata ai finalisti della diciottesima e diciannovesima edizione. L’esposizione, a…

18 Novembre 2024 0:02
  • Mostre

Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena il mistero del quotidiano nella doppia personale da Giò Marconi a Milano

Tra ambienti spettrali ed espressioni pittoriche del quotidiano, Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena l’illusione e l’onirico nella…

17 Novembre 2024 19:36
  • Mostre

Qualcosa che toglie il peso è in mostra alla Fondazione Merz di Torino

La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…

17 Novembre 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Gli schermi sono diventati le nostre barricate: il progetto pubblico del Bari International Gender festival

La mostra del Colectivo Democracia ospitata allo Spazio Murat per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…

17 Novembre 2024 8:10
  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14