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La Galleria Multipli e l’Arte Povera a ICA Milano

di - 11 Dicembre 2019

ICA Milano presenta oggi alla stampa “Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970 – 1975”, a cura di Elena Re, il secondo capitolo del progetto di ICA Gallery Focus, un «percorso documentario in capitoli della storia delle gallerie italiane che più di altre, dagli anni Cinquanta a oggi, hanno contribuito a definire l’identità dell’arte contemporanea nel nostro Paese», iniziato lo scorso aprile con la mostra dedicata alla Galleria dell’Ariete di Milano.

La mostra sarà inaugurata domani, 12 dicembre, e sarà aperta al pubblico fino al 2 febbraio, giorno fino a cui a ICA Milano sono visitabili anche la prima antologica di Simone Forti in un’istituzione italiana, “Vicino al cuore/Close to the Heart”, a cura di Chiara Nuzzi e Alberto Salvadori, direttore artistico di ICA, e la project room videoinstallazione del collettivo Radha May (Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur e Bathsheba Okwenje) “When The Towel Drops Vol 1 | Italy”, con la curatela di Claudia D’Alonzo e la collaborazione della Fondazione Il Lazzareto.

La Galleria Multipli e la mostra a ICA Milano

Aperta a Torino nel 1970 da Giorgio Persano e attiva fino al 1975, la Galleria Multipli «ha dato vita a un importante lavoro sull’idea di ‘multiplo’, visto come motore per una nuova ricerca espressiva.
Per svilupparla, la galleria ha lavorato unicamente con gli artisti dell’Arte Povera e con alcuni artisti italiani dell’area del Concettuale, distinguendosi per il suo approccio sperimentale», si legge nel comunicato stampa.

In mostra documenti – fotografie, libri, riviste, inviti, locandine, schede illustrative, scritti e un’ampia selezione di opere – del quinquennio di apertura di Multipli.

Nel 2014 progetto espositivo era stato presentato a Berlino alla galleria Sprüth Magers, sempre con la curatela di Elena Re, e giunge a ICA Milano con una veste curatoriale aggiornata.

Elena Re, critica d’arte e curatrice indipendente, ci ha raccontato il progetto espositivo di Milano.

Che ritratto della Galleria Multipli delinea la mostra? E quale rapporto con gli artisti dell’Arte Povera emerge?

«Questa mostra all’ICA vuole essere la sintesi di tutta un’esperienza. Attraverso un’ampia selezione di opere prodotte dalle Edizioni Galleria Multipli e di documenti conservati nell’archivio della Galleria stessa, ho voluto infatti tracciare un percorso in cui potersi addentrare e da cui farsi totalmente coinvolgere. Gli artisti con cui Giorgio Persano ha sviluppato l’esperienza che oggi presento sono Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, ma anche Marco Gastini, Giorgio Griffa e Salvo. Zorio incide le pelli, Salvo realizza le lapidi, Calzolari produce l’installazione con il letto, la rosa… Sono veri e propri lavori, multipli a piccola tiratura che in realtà conservano l’aura del pezzo unico, opere oggi custodite nei più importanti musei e collezioni del mondo. Ad esempio, il lavoro di Anselmo “Lato destro” è un’icona che oggi proponiamo qui all’ICA ma che ho scelto anche per la mostra attualmente in corso alla Sammlung Goetz, a Monaco di Baviera, “Tutto. Perspektiven Italienischer Kunst”, in collaborazione con Museion di Bolzano e Die Neue Sammlung di Monaco (fino al 29 febbraio).
Pensiero, progetto, condivisione, senso di possibilità. Tutto questo è racchiuso in “Multipli” e nella mostra all’ICA».

Può illustrarci come si è sviluppata la consultazione delle fonti e l’approfondimento della storia della Galleria Multipli?

«Ho lavorato a partire dall’analisi del corpus di opere prodotto tra il 1970 e il 1975 nel contesto delle Edizioni Galleria Multipli. Complessivamente sono più di 70 edizioni, nelle loro varie tirature. Ho quindi preso visione dell’archivio della Galleria, conservato da Giorgio Persano. E da tale archivio sono emersi tanti piccoli gioielli: inviti, locandine, schede illustrative, fotografie, dattiloscritti, manoscritti, libri, riviste.
Questi materiali mi hanno permesso di ricucire varie storie, ma anche di arricchire il racconto attraverso oggetti che parlano di un tempo in cui con poco si faceva tantissimo perché quello che contava era il pensiero e il progetto che stava dietro all’opera. L’aspetto fondamentale del mio studio è stato però il dialogo con Giorgio e con gli artisti che hanno preso parte a questa esperienza. Dalle loro testimonianze sono emerse storie di amicizia, di condivisione, perché la Galleria Multipli era in realtà un workshop per la produzione e la presentazione di opere d’arte moltiplicata, nate per essere accessibili».

Arte Povera e “Multipli”, Torino 1970 – 1975
A cura di Elena Re
Dal 13 dicembre 2019 al 2 febbraio 2020
ICA MILANO / Istituto Contemporaneo per le Arti
Via Orobia 26, Milano (MM3, fermata Lodi T.I.B.B.)
Opening: 12 dicembre 2019, dalle 18.00 alle 21.00
Orari: dal giovedì alla domenica, dalle 11.00 alle 19.00. Ingresso libero
www.icamilano.it, office@icamilano.it

Giovanni Anselmo, Linea Terra, 1970, terra su cartone, 20 x 73 cm, Edizioni Multipli - Torino, 50 ex. © Giovanni Anselmomore
Giovanni Anselmo, Livella Verticale, 1966-73, Fotografia A Colori, 83 X 56.5 cm Edizioni Multipli - Torino, 17 Ex. e Giovanni Anselmo, Livella orizzontale, 1966-73, fotografia a colori, 56.5 x 83 cm Edizioni Multipli - Torino, 17 ex. © Giovanni Anselmo more
Salvo, Idiota, 1970-72, incisione su marmo, 25 x 30 cm, Edizioni Multipli - Torino, 20 ex. © Archivio Salvo more
Gilberto Zorio, Odio, 1973, pelle di vacca e marchio a fuoco, 185 x 165 cm Edizioni Multipli - Torino, 33 ex. © Gilberto Zorio more
Gilbertp Zorio, Fluidità radicale, 1971, fotografia a colori e cornice di alluminio, 17 x 110 x 4 cm, Edizioni Multipli - Torino, 20 ex. © Gilberto Zorio more
Giulio Paolini, Locus Solus, 1975, serigrafia su legno, 36 x 36 x 2 cm, Edizioni Multipli - Torino, 64 ex. © Giulio Paolini more
Salvo, Amare Me, 1971, incisione su marmo, 29.5 x 42 cm, Edizioni Multipli - Torino, 20 ex. © Archivio Salvomore

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