Categorie: Opening

La memoria da Isolo 17 Gallery

di - 17 Febbraio 2018
I progetti espositivi di Isolo 17 Gallery di Verona, nei quali ho avuto modo di imbattermi negli ultimi tempi, sono accomunati sempre da un’attività di ricerca originale e raffinata che parte da lontano, nel tempo e nello spazio, con una sensibilità narrativa e un interesse esplicito a scandagliare archivi intimi, memorie individuali, così come di intere comunità.
Il progetto odierno, che sarà inaugurato questo pomeriggio nello spazio scaligero, mi ha richiamato alla mente un commovente romanzo di Nicholas Sparks, “Le parole che non ti ho detto”. La protagonista femminile, Theresa Osborne, giornalista di Boston, durante una vacanza a Cape Cod, recupera in spiaggia una bottiglia contenente una lettera. La lettera racchiude le struggenti parole che il firmatario, un certo Garrett, non ha mai avuto il coraggio né il tempo di rivolgere alla defunta moglie. Theresa decide di scoprire chi realmente l’abbia scritta. E, grazie al suo lavoro, riuscirà a trovare l’infelice autore delle lettere, Garrett Blake.
Ebbene il lavoro dei due artisti che Giovanni Monzon, titolare di Isolo 17, presenta oggi è per certi versi simile a quello svolto da Theresa Osborne. Mi riferisco alla coppia di artisti Chiaralice Rizzi (1982) e Alessandro Laita (1979), la cui mostra “Live in the house and it will not fall down” crea un’inedita costellazione di immagini intorno al libro omonimo che i due hanno recentemente pubblicato per l’editore inglese Mack. Nel quale si confrontano direttamente con la collezione di immagini rinvenute nello studio dell’artista veneziano Bruno Rizzi, alcuni anni dopo la sua morte avvenuta nel 2004. Ma procediamo con ordine.
Bruno Rizzi è stato un pittore, uno scultore e uno stampatore veneziano, con lo studio-atelier al 6381 del Sestiere di Castello. Sei anni dopo la sua scomparsa, la famiglia di Rizzi deve sgomberare lo studio con tutte le immagini, le fotografie, gli oggetti che l’artista veneziano ha realizzato e raccolto nell’arco di una vita.
Dopo aver passato numerosi giorni nel suo studio, Chiaralice Rizzi e Alessandro Laita danno un loro ordine alla collezione di fotografie impilate in ogni angolo. Restituendo un archivio intimo e inedito della Laguna stessa, per poi oltrepassarla.
Materiali direttamente provenienti dal loro libro che così ha visto la luce, allestiti in un’installazione di grandi dimensioni, si intrecciano da oggi nella galleria di Verona a lavori precedenti, come la serie di fotoincisioni di Chiaralice Rizzi “A perfect commotion” del 2012, e a opere inedite realizzate dopo la pubblicazione del libro, a partire dai disegni di Alessandro Laita che si ispirano al lavoro pluriennale di “Live in the house and it will not fall down”. Disegni, testi e fotografie vanno a comporre un originale montaggio visivo, nel tentativo di ricostruire, e insieme portare avanti, il retroterra immaginario e fantasmatico che aveva condotto alla realizzazione del libro nel dicembre del 2016.
La ricerca della nostra coppia di artisti assume, ieri nel libro, oggi tra le pareti di uno spazio espositivo, pertanto la forma simbolica di un “recinto sacro” della memoria, di un “hortus conclusus del pensiero”, dove lo sguardo vaga in un labirinto di impalpabili istantanee di architetture emozionali, seguendo l’imprevedibile liturgia di un culto profondo, intimo, misterioso dell’interiorità del compianto Bruno Rizzi. Sovrapponibile anche alla loro interiorità, come a quella di noi tutti. Questo ennesimo viaggio allegorico-introspettivo, prescindendo da qualsivoglia esperienza sensibile, solleva domande, pone dubbi, stimola la meditazione, incita alla ricerca, fino a lambire i territori primordiali dell’io, quelli borderline, causando dei veri e propri corti circuiti. Di cui i visitatori potranno fare esperienza e farne tesoro. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Copyright Alessandro Laita e Chiaralice Rizzi 2016. Courtesy MACK
In home: Vista della mostra
INFO
Opening: ora 18.00
“Live in the house and it will not fall down”. Chiaralice Rizzi e Alessandro Laita
a cura di Nicola Turrini
dal 17 febbraio al 31 marzo 2018
Isolo17 Gallery
via XX Settembre 31B, Verona
tel. +39 349 3746379
www.isolo17.gallery

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