10 gennaio 2018

La Porta Alchemica spunta da Pio Monti

 
Si inaugura oggi da Pio Monti la mostra-evento di Franco Losvizzero sull’alchimia, sulla Porta Magica che si trova nella Città Eterna, quella che, come narra la leggenda, fa apparire e scomparire le persone

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Che le mostre da PIOMONTI arte contemporanea siano sempre degli eventi è cosa nota. E il progetto espositivo che aprirà i battenti nello spazio romano oggi pomeriggio non è da meno. Prima di entrare nel merito della nostra consueta anticipazione, è necessaria però una premessa.
Nel cuore della capitale, nella multietnica piazza Vittorio, esiste ancora uno dei cinque ingressi della villa del marchese Massimiliano Palombara, eretta nel Seicento. Questo ingresso, chiamato comunemente “porta alchemica”, “porta magica” o “porta ermetica” è tutto ciò che rimane della villa, demolita nell’ultimo quarto del XIX secolo durante i lavori di ristrutturazione della piazza. Stiamo parlando di una porta davvero unica per le misteriose iscrizioni e i simboli esoterici che corrono su di essa, nonché per le leggende a essa collegate e tramandate nei secoli all’ombra del Cupolone. Il marchese Palombara, ritenuto un membro dei Rosacroce, cultore di arti esoteriche, ermetismo e alchimia, aveva impiantato all’interno di questa sua residenza un vero e proprio laboratorio alchemico, dove maghi ed esoteristi praticavano la “Grande Opera”, allo scopo di ottenere la leggendaria “Pietra filosofale”. Una notte il marchese ospitò in villa l’ennesimo alchimista, del quale ignoriamo l’identità, che avrebbe lavorato ai suoi esperimenti fino all’alba. Quando, alle prime luci dell’alba, fu visto scomparire attraverso la porta e di lui, da quel momento, non si seppe più nulla. Ma lasciò nella villa alcune pagliuzze di oro e, soprattutto, un misterioso documento con simboli e iscrizioni alchemiche che il marchese Palombara fece trascrivere sugli ingressi e sulle pareti della villa.
Tutto questo ci “teletrasporta”, come attraverso una stargate, al progetto odierno da Pio Monti, la mostra dell’artista visionario Franco Losvizzero (Roma, 1973) dal titolo “11 – La Porta Alchemica”. Protagonista è proprio la Porta di cui abbiamo parlato, quella che fa apparire e scomparire le persone. «La porta – dichiara Losvizzero – è un passaggio da un luogo all’altro, da una dimensione all’altra. I miei personaggi sono “conduttori”, ci guidano oltre “lo specchio di Alice”; il Coniglio Bianco nel buco del terreno… nel “Mondo delle Meraviglie” dell’inconscio; nella performance di Caronte era un viaggio/passaggio negli inferi, nell’aldilà. La “Memoria del Corpo” è il luogo dove rimangono sintetizzati riti e simboli, odori e immagini dalla notte dei tempi. Qualcuno lo chiama inconscio, qualcuno anima, è lì che cerco, è lì che trovo». 
Non possiamo svelare di più di una mostra che, come le formule magiche iscritte sulla porta originale, reca con sé segreti, mistero e magia. Una cosa la possiamo dire: il passaggio “oltre” la “Porta Alchemica” sarà consentito a tutti! E per chi non potesse fare un salto in galleria, ecco un trailer indicativo sul sito della rivista Rolling Stone. (Cesare Biasini Selvaggi)

In alto: Franco Losvizzero, Cavallo Argento, 2005, argento e plastica cerosa
In homepage: Franco Losvizzero, La Porta Alchemica, 2016, fotografia  su carta cm 100×70

INFO
Opening: ore 18.00
Franco Losvizzero | “11 – La Porta Alchemica”
Dall’11 gennaio all’11 febbraio 2018 
Testo in catalogo: Lorenzo Canova
PIOMONTI arte contemporanea 
Piazza Mattei 18, Roma
orari: lunedì 15:00-20:00 / martedì-sabato 12:00-20:00
tel. 06.68210744 / www.piomonti.com 

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