Fu uno dei piĂš internazionali artisti a cui lâItalia diede i natali. Nato a Roma nel 1933 e scomparso a New York nel 1970, Domenico Gnoli â inserito anche ne âIl Palazzo Enciclopedicoâ di Massimiliano Gioni, Biennale Arte 2015 â non solo è stato il pittore dei âgrandi dettagliâ, dalla tappezzeria dei divani alle scarpe alle pieghe di gonne, bottoni e camicie, ma iniziò la sua carriera dâartista con la felicissima mano del disegnatore, anzi, dello scenografo per lâesattezza. Iscrittosi allâAccademia di Roma nel â52, proprio al corso di Scenografia, fu probabilmente grazie a questa âarte applicataâ che Gnoli, negli anni successivi, spiccò il volo come artista.
Ma in occasione del Festival di Spoleto, per il pubblico ora è ghiotta lâoccasione di scoprire quattro anni di produzione di Gnoli per il teatro, in una mostra prodotta grazie alla Fondazione Marignoli di Montecorona, in collaborazione con lâArchivio Domenico Gnoli di Roma e il Comune di Spoleto.
âDomenico Gnoli. Disegni per il teatro. 1951-1955 â a cura di Michele Drascek e Duccio K. Marignoli, conta circa 70 pezzi che vanno dai manifesti della versione teatrale di âChĂŠriâ di Colette, prodotta dalla Compagnia Andreina Pagnani e andata in scena al Teatro Eliseo a Roma (1951); i disegni per lâopera di Carlo Gozzi âRe Cervoâ (1953); le scenografie per âLa Belle au Boisâ di Jules Supervielle richieste allâartista da Jean- Louis Barrault (1954); i disegni per lo scenario e i costumi di âAs you like itâ di William Shakespeare diretto da Robert Helpmann allâOld Vic Theatre di Londra (1955); gli schizzi per una scenografia del balcone di âRomeo e Giuliettaâ (1955), senza dimenticare â ovviamente â che fu Gnoli a disegnare le scenografie per il primo Festival dei Due Mondi, nel 1958.
Una serie di âtavoleâ che lo porteranno a vivere e a frequentare sempre piĂš spesso e sempre piĂš per lunghi periodi la Grande Mela, diventando amico dellâartista Ben Shahn, fino al trasferimento nellâisola di Mallorca per dedicarsi completamente alla pittura, un poâ seguendo le orme del grande Joan Mirò, che si stabilĂŹ sullâisola nel 1956.
Un motivo in piĂš per approfondire la vita di questo artista fuori dai ranghi, compresi quegli schemi Pop nei quali per comoditĂ spesso lo si iscrive, scomparso a causa di un cancro a soli 37 anni, e che lavorò anche per la celeberrima galleria Sydney Janis e per la Schoeller di Parigi. Un ritorno a casa, laddove Gnoli riposa. A sessantâanni dallâinizio. (MB)