Categorie: Opening

‘Liberty flowers’: Gabriella Ciancimino per Cottanera Visioni

di - 31 Maggio 2021

“Cottanera Visioni” è il progetto con cui l’azienda vinicola Cottanera intende trasformare i suoi spazi in un museo a cielo aperto. Così, la famiglia Cambria che da generazioni vive e coltiva alle pendici dell’Etna, traduce il suo amore per la terra in questa nuova esperienza. Con la collaborazione della galleria romana Gilda Lavia, è la mostra “Liberty Flowers” di Gabriella Ciancimino ad aprire le danze.

“Cottanera Visioni”: l’espressione di un territorio, la passione per l’arte

«Ho sempre coltivato la passione per l’arte, del resto sono convinta che perfino il vino sia una forma artistica» afferma Mariangela Cambria (Cantina Cottanera). Nasce così “Cottanera Visioni”: l’idea di manifestare quella ricchezza del terreno vulcanico, ai piedi dell’Etna, ancora inespressa. Da anni, Cottanera trasforma questa ricchezza in vino e ne coglie ora un altro aspetto aprendosi all’arte visiva, in chiave contemporanea e col supporto di Gilda Lavia in questo primo episodio.

“Stamps Root in Flow Sommacco Catania”, 2020. Tecnica mista su carta, cm 50 x 70. Ph Alfio Garozzo. Courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia
“Liberty Flowers”: una politica naturale

Per quest’occasione Gabriella Ciancimino presenta una serie di opere realizzate dal 2016 sino a tempi più recenti. Anche qui, l’eterogeneità dei media accompagna il lavoro dell’artista che ha incentrato la sua ricerca anche sullo studio della natura. Con “Liberty Flowers” Gabriella Ciancimino esprime una politica naturale negli spazi della Cantina Cottanera. Dal vigneto alle pareti interne della tenuta si svolge una narrazione di libertà, quella delle piante che sconfinano i limiti geografici come quella politica decantata dagli anarchici.

“Radio Fonte Centrale_Stazione Etna”, 2021. Tecnica mista su carta, cm 170 x 91. Ph Fausto Brigantino. Courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia
Gabriella Ciancimino: genius loci di energie sotterranee

Per “Cottanera Visioni” Gabriella Ciancimino ha condotto una ricerca direttamente sul territorio, al di sotto del vulcano. Dall’esplorazione dei vigneti nasce la suggestione per i pietrai di forma piramidale, che i contadini crearono in passato durante il disassamento del terreno. Dalla scoperta di antiche cartine nasce invece l’idea di tracciare un nuovo percorso, a ricalco del passato. E da qui l’intenzione dell’artista di farsi portavoce di un messaggio di risveglio e consapevolezza, ma attraverso una stazione radio ideale.

Radio Fonte Centrale_Stazione Etna è l’opera realizzata a partire da una vecchia cartina delle terre della famiglia Cambria, che Gabriella Ciancimino ha letto e rielaborato a modo suo. Radio Fonte Centrale_Stazione Etna è dedicato a quei monumenti al lavoro contadino che sono gli antichi pietrai di questa terra siciliana. Una terra da cui ripartire, ripensando il proprio ruolo nei meccanismi sociali ed economici globali e riscoprendo il nostro «stato naturale di libertà». Questo è il messaggio dell’artista, genius loci delle energie sotterranee alle pendici dell’Etna. «Ci sono persone che occupano terre e altri che coltivano solo il cielo / poi ci sono i giardinieri che lavorano per portare la terra più vicino al cielo.»

"Installation view", Ph Alfio Garozzomore
"Seaseeds/Si Siz_2", 2019. Tecnica mista su carta, alluminio, plexiglass, cm 88 x 80 x 3. Ph Alfio Garozzo. Courtesy l'artista e Galleria Gilda Laviamore
dettaglio "Liberty Flowers", 2016. Sculture, metallo, legno, alluminio, plexiglass, misure variabili. Ph Alfio Garozzo. Courtesy l'artista e Galleria Gilda Laviamore
"Liberty Flowers", 2016. Sculture, metallo, legno, alluminio, plexiglass, misure variabili. Ph Alfio Garozzo. Courtesy l'artista e Galleria Gilda Laviamore
"Liberty Flower_Curtain, 2018. Tecnica mista su carta abrasiva, cm 300 x 100 x 1. Ph Alfio Garozzo. Courtesy l'artista e Galleria Gilda Laviamore

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