05 dicembre 2024

Luca Ferraro, a Roma, dipinti e disegni 2021-2024

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Negli spazi del Caffè Letterario, inaugura il 7 dicembre, e proseguirà fino al 19, la prima mostra personale del pittore romano Luca Ferraro

Luca Ferraro, Fragilità

A dispetto di quanto oggi si è spinti a pensare, non esistono solo gli ‘istallazionisti’, i ‘performatori’ e i ‘poveristi’. Luca Ferraro (Roma 1998) è  un pittore propriamente detto, un artista dai connotati estetici strettamente legati a un mondo per molti lontanissimo ma per alcuni fondamentale: il mondo classico. 

Spinto da questa sua predilezione, alcuni anni orsono Ferraro è entrato a studiare nell’autorevole Scuola di Pittura – Scuola del Nudo “Scienza dell’Arte” di Marco Rossati, di cui presto è diventato assistente, e nella quale cominciato ad acquisire le sostanze che formano la pittura e le arti propriamente dette. 

La Scuola del Nudo Scienza dell’Arte, diretta da Marco Rossati

Nei suoi dipinti e disegni, infatti, salta subito agli occhi l’attenta e a volte sofferta esigenza d’uno spessore pittorico basato sulla ricerca del grande mestiere, strumento essenziale per rappresentare la tensione verso i più rarefatti strati della mente, cioè verso quell’”ordine” che era il fondamento della pittura prima dell’esplosione delle ‘avanguardie’ e ‘postavanguardie’ oggi imperanti.

Com’è evidente, la pittura di questo giovane artista estrae la sua essenza dall’arte antica (principalmente grecoromana, ma anche rinascimentale e barocca…) non solo e non tanto in forza della sensibilità cromatica e del ruolo essenziale che, nell’impianto del quadro, svolge l’oggettivazione del dettaglio; ma soprattutto per la sua percezione della natura come realtà profondamente appartenente alla luce e alle tenebre del mito.  

Autoritratto a tempera grassa di Luca Ferraro

Scrive di lui Marco Rossati nella presentazione a catalogo: «… Il de rerum naturae di Ferraro, espresso quasi puntigliosamente nei particolari, piuttosto che esaurirsi in mere immagini terrestri, pare raccontare l’esperienza di un ‘big bang’ mentale generato da una sorta di istinto, una specie d’irrefrenabile brama di dipingere le immagini nell’istante perfetto del loro realizzarsi nella forma. Infatti estrarre forme e sostanze pittoriche dal mito (quindi dalla storia dell’arte e della letteratura) costituisce la prima connotazione delle sue opere, spesso  traversate da una rete di meandri formali e accostamenti di oggetti, all’apparenza immotivati, ma i cui illusori silenzi in realtà parlano degli enigmi e degli arcani ‘quasi irrisolvibili’ di ogni contesto esistenziale. Parlano, insomma, del concreto presente perennemente incombente del mito. Eppure questa ‘aspirazione’ classica, caparbiamente dipinta e polemicamente sottratta a ogni capziosa attualità, è pervasa da un modo di sentire, vedere e fare, a mio avviso rappresentativo dell’estrema, ultima speranza del nostro tempo: il ritorno alla mente. Aspirazione certo molto più attraente delle squinternate eppur violentissime immagini spruzzate sul mondo dalla moderna acquiescenza».

Marco Rossati, studio per La Paranza. Acrilico su cartoncino

LUCA FERRARO: DIPINTI E DISEGNI 2021 – 2024

Presentazione di Marco Rossati

Dal 7 al 19 dicembre 2024, nel “Caffè Letterario” – Via Ostiense 95, Roma

Inaugurazione: sabato 7 dicembre dalle 18

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