Classe 1969. Sardo di nascita. Siciliano di adozione. Cittadino del mondo per scelta. Con base a Parigi. Michele Ciacciofera è in un momento di vorticosa grazia dal punto di vista delle ricerca artistica (dal ricorrente approccio antropologico) e dell’attività espositiva. Forse questa al Man di Nuoro è l’ultima mostra di un anno che definire “intenso” è un eufemismo. Dalla 57° Biennale d’Arte di Venezia, Viva Arte Viva, con “Janas code”, a “The density of the transparent wind”, per Documenta 14, Kassel/Atene. In corso ha, poi, a Londra, fino al 4 gennaio prossimo, la sua personale dal titolo “Fragments of nature and other stories”, che ha inaugurato a Mayfair la nuova galleria d’arte Senesi Contemporanea. E ora la natia Nuoro. E un prestigioso museo come il MAN. Per un progetto, “Emisferi Sud” a cura di Bonaventure Soh Bejeng Ndikung, che ruota intorno all’universo del Mediterraneo focalizzandosi su tematiche riconducibili ai suoi luoghi d’origine – la Sardegna e la Sicilia in particolare – che rilegge nel loro aspetto storico e culturale, politico e sociale, attraverso un caleidoscopio di linguaggi e medium, dalla pittura alla scultura, dal disegno all’installazione e al suono. Lo abbiamo raggiunto ieri per una breve intervista, mentre era intento a ultimare l’allestimento.
Cosa presenti nella tua città natale, al MAN?
«In questa mostra presenterò al piano terra una nuova installazione del ciclo “Janas Code” con sculture poste su dei vecchi banchi di scuola. Nelle scale, come trait d’union tra il piano terra e il primo, l’installazione verticale “Life Swing”: un’altalena sospesa che fa oscillare il libro “la questione sarda” di Antonio Gramsci tra passato, presente e futuro, a conferma dell’attualità della questione meridionale e sarda in particolare, nonché del pensiero gramsciano a cui lavoro da anni.
Al primo piano ho messo in dialogo l’installazione sonora “The density of the transparent wind” con una serie di sculture inedite realizzate in terra cruda (prodotte in Sardegna, utilizzando terra, argilla, paglia e sole dell’isola). Cerco così di far dialogare due lavori differenti nella convinzione che, l’apparente diversità tra le cose, sia sempre una sfida costruttiva, un modo di guardare alla realtà multisfaccettata qual è quella del mondo contemporaneo».
Quanto c’è della sarditudine nella tua ricerca artistica?
«Uno dei cicli più recenti del mio lavoro individua in alcuni aspetti dell’archeologia, della letteratura, della memoria e della società sarda di oggi gli assi di riflessione principali volti al confronto con altre realtà. Essendo solo nato in Sardegna, leggo questa realtà con quel distacco che mi consente di allontanarmi dal discorso identitario, inquadrando questo microcosmo in un ambito molto più vasto e, a mio avviso, interessante».
Tre aggettivi con i quali ti definiresti?
«Non ho familiarità con gli aggettivi, ma direi che cerco di essere coerente rispetto a un processo di lavoro costantemente anarchico, come se riprendessi sempre la lettura di un libro interrotto, senza preoccuparmi dell’ordine di lettura».
(Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Life Swing
In homepage: Emisferi Sud e installazione sonora The density of the transparent wind, primo piano
INFO
MICHELE CIACCIOFERA. Emisferi Sud
dal 01 dicembre 2017 al 25 febbraio 2018
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Sebastiano Satta 27, Nuoro
orari: 10:00/13:00 – 15:00/19:00. Il MAN è aperto tutti giorni della settimana (feste comprese) tranne il lunedì
tel. 0784.252110 – www.museoman.it