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Milano Drawing Week, con Collezione Ramo: al via la prima edizione
Opening
di redazione
Da oggi al 28 novembre la Collezione Ramo presenta la prima edizione di Milano Drawing Week, percorso in quindici tappe attraverso la città dedicato al disegno, tra artisti contemporanei e maestri del XX secolo.
«Per nove giorni Milano Drawing Week coinvolge la città in un affondo mirato sul disegno, che prende forma in una costellazione di mostre diffuse nella città. Per l’occasione Collezione Ramo mette a disposizione di un circuito di gallerie e istituzioni milanesi alcune opere su carta di artisti italiani del XX secolo. L’invito, rivolto a un artista per spazio, è quello di individuare un’opera della collezione e porla in dialogo con la propria ricerca», ha spiegato Fondazione Ramo (qui potete trovare la mappa con tutti i luoghi).
«Con Milano Drawing Week Collezione Ramo rinnova il proprio legame con la città, che diviene terreno fertile per nuove riflessioni legate alla pratica artistica del disegno e si fa crocevia di programmi espositivi, collezioni e istituzioni differenti», hanno aggiunto gli organizzatori. Il percorso dell’edizione 2021 di Milano Drawing Week parte dal Gabinetto di Disegno del Castello Sforzesco di Milano e coinvolge Cabinet Studiolo, Castiglioni, Francesca Minini, Galera San Soda, Galleria Fumagalli, Galleria Monica De Cardenas, Galleria Raffaella Cortese, kaufmann repetto, Loom Gallery, M77, Mega, OPR Gallery, Schiavo-Zoppelli Gallery e Studio Guenzani.
«Al suo debutto Milano Drawing Week vede le opere degli artisti contemporanei Riccardo Beretta, Marco Pio Mucci, Miss Goffetown, Dennis Oppenheim, Francesco Simeti, Marco Belfiore, Marcello Maloberti, Magdalena Suarez Frimkess, Marco Andrea Magni, Braco Dimitrijevic, Costanza Candeloro, Ettore Tripodi, Andrea Sala e Stefano Arienti dialogare con quelle dei grandi maestri del secolo scorso Domenico Gnoli, Filippo de Pisis, Carol Rama, Mario Merz, Enrico Baj, Alighiero Boetti, Giorgio Morandi, Carla Accardi, Luciano Fabro, Giorgio de Chirico, Dadamaino e Ugo La Pietra in un percorso orientato a gettare nuova luce sul mezzo espressivo del disegno», hanno aggiunto gli organizzatori.
Le parole di Irina Zucca Alessandrelli, curatrice di Collezione Ramo e Milano Drawing Week
Come è nato il progetto di Milano Drawing Week e come si collega alla mission della Collezione Ramo?
«L’idea che sta alla base della Collezione Ramo è sempre stata quella di valorizzare il disegno come mezzo espressivo unico che non ha niente da invidiare a pittura e scultura. Con la Drawing Week puntiamo i riflettori su questo mezzo espressivo che ancora non ha raggiunto la giusta valorizzazione. Abbiamo voluto creare un dialogo tra gli artisti italiani del secolo scorso in Collezione Ramo e i contemporanei che si occupano di disegno, prestando un’opera a loro scelta. Abbiamo formato una rete di 15 mostre gratuite per la città, aperte a tutte le età e allo stesso tempo abbiamo dato nuova linfa ai grandi artisti italiani del passato e molti spunti ai giovani».
Milano Drawing Week coinvolge numerose realtà milanesi. Come sono state scelte e che ruolo hanno nella manifestazione?
«L’unica sede museale è il Castello Sforzesco, dove abbiamo collaborato in dialogo con le splendide opere del Gabinetto dei Disegni, abbiamo inserito una nostra veduta di Domenico Gnoli accanto ai capricci di Tiepolo, una vera chicca imperdibile. Le altre sedi sono quattordici gallerie selezionate in base alla presenza di artisti di qualità che si dedicano al disegno. Si passa quindi dalle opere su carta di Stefano Arienti da Guenzani che ha scelto una nostra opera di Luciano Fabro, ai disegni di Andrea Sala da Schiavo-Zoppelli che ha scelto una nostra opera di Ugo La Pietra, solo per citarne due».
Chi sono gli artisti invitati e in che modo hanno lavorato?
«Dopo aver fatto molti studio visit e aver scelto con gli artisti selezionati – Riccardo Beretta, Marco Pio Mucci, Miss Goffetown, Dennis Oppenheim, Francesco Simeti, Marco Belfiore, Marcello Maloberti, Marco Andrea Magni, Costanza Candeloro, Ettore Tripodi, Andrea Sala e Stefano Arienti – le opere da esporre, ho dato loro un link per vedere le 700 opere della Collezione Ramo e scegliere quelle che avrebbero voluto avere in prestito nella propria mostra. Ho avuto risposte entusiastiche sulla bellezza dei disegni della Collezione Ramo da tutti e le scelte sono delle vere e proprie sorprese, divertenti gli accostamenti, a volte davvero inaspettati. È stato uno scambio ricco e che trovo molto proficuo per il disegno contemporaneo che non può prescindere dal moderno che, a sua volta, deve essere riconsiderato oggi».
Quali progetti avete per il futuro di Milano Drawing Week?
«Milano Drawing Week nasce con una collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio, proprio per mettersi in relazione con la città e i suoi tesori e per fare squadra nel valorizzare il disegno. La Drawing Week nasce dalla collaborazione con gli artisti e le gallerie, e dalla volontà di lavorare insieme sul disegno, mezzo espressivo che è la prima realizzazione di un’idea, unisce la mente e il cuore e fa riflettere, conoscere, scoprire. Il disegno è necessario, fa fermare, richiede profondità e mai come ora ne abbiamo tutti bisogno. Quindi lunga vita alla Milano Drawing Week e mi auguro che i milanesi esplorino nuovi spazi espositivi per i quartieri della città, scoprendo nuovi e vecchi talenti».