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A Milano alla Prometeo Gallery di Ida Pisani apre oggi, 2 luglio, “SOPRA | SOTTO“, la prima personale di Omar Hassan (1987, Milano) in galleria, con opere pittoriche, sculture e due video (fino al 10 settembre).
«Lavorando sulle distanze e sulle vicinanze, non solo come una pratica comune dello spazio e del tempo, ma come un vero e proprio modo di vedere, Omar Hassan dà la possibilità di calarsi in una posizione privilegiata, ovvero in-tra-fra un tempo che trapela negli spazi interstiziali e apparentemente inessenziali entro cui si infiltra la vita. Quando indossa i guantoni da boxe (Breaking Through). Quando lascia traccia del tempo che impiega nelle sue produzioni (Timelines). Quando ripete come un gesto quotidiano punti a spray spingendo verso la sintesi di street art, razionalità e irrazionalità, con un riferimento diretto alla sua vita privata (Injection). Quando dipinge su riproduzioni della Nike di Samotracia o sui tappi delle bombolette spray (Caps). Omar Hassan riesce nell’ambiziosa volontà di dare forma tangibile a un tempo di difficile definizione, che per definizione non può essere rappresentato né compreso», ha spiegato Prometeo Gallery.
Omar Hassan e Prometeo Gallery ci hanno raccontato la ricerca dell’artista e la mostra
Omar, qual è il ruolo dell’elemento performativo nella mostra “SOPRA | SOTTO“ e nella tua ricerca pittorica?
OH: «”SOPRA | SOTTO“ nasce sotto il segno dell’elemento performativo. In 96 ore ho fatto Milano / Napoli / Milano per andare a disallestire la mostra al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, riportarla “a casa”, nella mia città, e allestirla da Prometeo Gallery Ida Pisani, a Lambrate, dove sono nato e cresciuto. Quello che mi ha motivato a farlo è stata la volontà di dare un messaggio forte, in un momento in cui l’incertezza ci attanaglia: l’arte non si ferma. É sempre in azione, come me del resto, e di conseguenza come la mia ricerca pittorica che è fatta di gesti in-azione, senza sosta».
Come sarà articolato il percorso espositivo?
OH: «Il percorso espositivo è articolato su due piani ed è costruito sulla mia volontà di spogliare del colore i miei gesti pittorici. Le mie tele si riconoscono perché sono piene di colore, con “SOPRA | SOTTO” ho voluto invece sottolineare il concetto di cui sono cariche, spogliandole, in un certo senso, dei loro begli abiti».
Quali sono gli elementi cardine del tuo lavoro? E quali emergono, in particolare, nella personale “SOPRA | SOTTO“?
OH: «Il cardine della mia ricerca è la scansione del tempo attraverso i miei gesti pittorici. Le mie serie possono sembrare diverse l’una dall’altra ma in realtà sono ubique tra loro, unite dallo stesso pensiero. Nella mia ricerca utilizzo pittura, scultura, video e installazioni, tutti presenti in mostra, sempre per evidenziare la costante TEMPO, che non si vede ma si percepisce».
Qual è il rapporto, nella tua ricerca, tra arte e boxe?
OH: «Sono entrato in palestra a quindici anni, quando già dipingevo e disegnavo. Unire la boxe e la pittura non è stato affatto difficile. Anzi, è stato naturale celebrare l’aspetto concettuale di questo sport nella mia ricerca artistica. Dico sempre che siamo tutti pugili: ognuno ha le proprie croci e i propri problemi, se andiamo a terra, dobbiamo rialzarci, abbiamo piccole pause con qualcuno al nostro angolo ma poi sul ring della vita siamo sempre noi singoli a tornare e combattere. La boxe, appunto nobile arte per definizione, è, quindi, per me, la prima metafora della vita».
Come si inserisce il lavoro di Omar Hassan nella linea di ricerca di Prometeo Gallery?
Omar Hassan e Prometeo Gallery: «Per accompagnare una delle opere in mostra (Quartiere!, che potete vedere qui sopra, ndr), Omar Hassan scrive: «14.280 tappi spara dipinti uno a uno con le dita, per dare importanza al singolo, perché ognuno di noi è fondamentale per creare un insieme armonioso e sereno». Ecco, il potere del singolo: è proprio questo il punto di incontro tra Prometeo Gallery Ida Pisani e Omar Hassan. Non c’è gesto pittorico di Omar Hassan, come non c’è azione che Prometeo Gallery intraprenda che non esalti il singolo quale elemento fondante l’insieme umano».
Quali saranno i prossimi progetti espositivi di Prometeo Gallery?
Prometeo Gallery: «Abbiamo tante idee, tanti progetti. Come non ci siamo fermati in tempo di lockdown, così continuiamo a non fermarci anche quando dobbiamo scontrarci con restrizioni, paure e incertezze che ormai fanno parte della nostra quotidianità. Non resteremo fermi a Milano, vogliamo dividerci tra il capoluogo lombardo e Lucca, dando spazio agli artisti che rappresentiamo ma anche aprendoci a nuovi rapporti per dare voce visiva ai loro pensieri. Avendo fatto nostro il motto “del domani non v’è certezza”, per scaramanzia non anticipiamo nulla… ma appena ogni dettaglio sarà al suo posto, riveleremo tutti i nostri progetti».
Ma questo pugile artista fa esattamente le stesse opere che fa da tempo l’artista giapponese Ushio Shinohara
Vergogna
Enrica V