Categorie: Opening

On Becoming: Amalia Vekri a Cascina I.D.E.A.

di - 7 Ottobre 2023

Da sempre interessata a miti e leggende folkloristiche, Amalia Vekri ha costruito il progetto per Cascina I.D.E.A. sulla figura dell’Anguana, una ninfa acquatica, metà donna e metà pesce (o rettile), che vive nelle zone lacustri e vicino alle cascate, il cui compito è quello di proteggere le acque. Nonostante il suo aspetto antropomorfo, la ninfa mantiene un profondo legame con la sua animalità e con tutto il mondo naturale, sviluppando un radicato legame con la spiritualità.

La mostra, On Becoming, si offre come metafora della potenza e dell’energia femminile e si riferisce, attraverso la figurazione, agli stati trasformativi delle ninfe e al loro continuo diventare altro da sé in una indeterminatezza che ne sfuma i confini e i contorni. Dei dipinti, che riproducono forme fluide e vegetali, e degli spiriti femminili che all’interno di sempre nuovi universi fluttuano rinascendo nel tempo, ne abbiamo parlato con Amalia Vekri.

Amalia Vekri, portrait. Ph. Quagliarella Maurangelo

Nei tuoi dipinti, in che modo i soggetti femminili, governati dagli istinti e dalle leggi – implacabili – della natura, rispecchiano le relazioni tra gli esseri umani?

«Vedo le relazioni umane – e in un certo senso questo si riflette nel mio lavoro – fluttuare come gli individui coinvolti. La maggior parte del mio lavoro, figurativo anche se i corpi interagiscono principalmente a livello astratto, si concentra prevalentemente sul viaggio di una persona attraverso i mondi complessi che ci circondano, nel tentativo di capire come navigare nella vita trovando percorsi più significativi e raggiungendo l’equilibrio che porta a un modo più spirituale di essere. L’opera parla anche delle trasformazioni che attraversiamo durante la crescita. La nostra forma esteriore e il nostro intelletto subiscono dei cambiamenti, ma ci trasformiamo anche quando adottiamo ruoli e caratteri diversi nel corso del tempo, o perché abbiamo superato il nostro io precedente o perché dobbiamo recitare una parte. Mi interessa molto anche il rapporto con la natura nel nostro mondo tecnologico. Siamo così fuori dal contatto con il mondo naturale, che è estraneo alla maggior parte di noi, e continuiamo a esserne sempre più alienati con la continua distruzione di interi ecosistemi. Queste figure femminili ibride cercano di afferrare frammenti di questi mondi di mezzo che stanno morendo, mondi del passato che non abbiamo mai conosciuto e del presente che ci sta sfuggendo».

On Becoming, Amalia Vekri I.V. Photo credit Quagliarella Maurangelo

I colori possiedono significati nascosti che influenzano il nostro ambiente. Nella serie di dipinti che hai realizzato per Cascina I.D.E.A. hai utilizzato prevalentemente il blu e il verde. Qual’è il significato di questa scelta e che storia raccontano?

«Il blu è un colore con cui lavoro molto. Tutti i colori hanno molti significati e io scelgo quelli che risuonano in me in determinati momenti. Mi piace il blu perché è simbolo di libertà e trascendenza. Riflette la vastità del mondo, come il cielo o il mare. Nelle nostre culture mediterranee significa protezione, e abbiamo amuleti con gli occhi blu per proteggerci dal male. Mi piace anche il verde come colore dei nuovi inizi, dei cicli vitali e della trasformazione. Ho usato anche molto giallo nel mio verde, che simboleggia ottimismo e fiducia, e c’è il rosa nel mio blu, che è simbolo di femminilità. E poi ci sono molte pennellate d’argento che richiamano gli elementi più spirituali. Ho utilizzato questi colori per il progetto di Cascina I.D.E.A. perché li ritenevo in armonia con la natura della zona, la piantagione e i laghi, ma anche con i miti che la circondano, come le ninfe Anguana che ho usato come ispirazione».

Amalia Vekri, Beyond the lake, 2023, oil, iridescent acrylic on canvas, 50×40 cm. Credit Quagliarella Maurangelo

Borges ha scritto che il tempo è «la variegata / trama di sogni avidi che siamo». A proposito di tempo, il titolo On Becoming è un chiaro riferimento al divenire, al mutare e alla mutevolezza. Come si inseriscono le tue figure femminili in questo scenario?

«Gli esseri femminili dei miei dipinti sono alla ricerca della spiritualità. Cercano di esplorare ed espandere i loro limiti carnali e psichici, di liberarsi dai loro confini umani entrando in un mondo immateriale e senza tempo. Cercano di staccarsi dalla logica comune e di aprire il proprio io trascendendo in un’altra sfera che supera e unifica le contraddizioni che ci circondano. Il titolo On Becoming si riferisce a questo viaggio e alle continue trasformazioni che attraversiamo nella vita per trovare significato e felicità».

C’è possibile legame, o connessione, tra la tua ricerca e la questione della definizione di individuo?

Per me un individuo può essere tante cose diverse, le possibilità sono infinite. Questo è anche un aspetto del mio lavoro o in realtà della pittura o dell’arte o di tutto in generale. Infinite possibilità.

Amalia Vekri, Evgenia & Lydia, 2023, oil, iridescent acrylic on canvas, 40×50 cm. Credit Quagliarella Maurangelo

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