Oggi il Madre di Napoli, in occasione della mostra “Pompei@Madre. Materia Archeologica”, riserva al pubblico una nuova formula di opening, estesa lungo tutto l’arco della giornata, dalle ore 12.00 alle 21.00. Un sabato pomeriggio al museo, pertanto, per un progetto espositivo che sancisce ufficialmente la nuova collaborazione tra il Madre e il Parco Archeologico di Pompei.
Ci volevano forse il progetto espositivo odierno, a cura di Massimo Osanna e Andrea Viliani (con il coordinamento curatoriale di Luigi Gallo per la sezione moderna), e l’inedita collaborazione fra il Parco Archeologico di Pompei e il Madre di Napoli, per “stanare” la ricchezza rappresentata da oltre 400 straordinari, ma poco conosciuti e raramente esposti, materiali archeologici di provenienza pompeiana. E allestirli in un cortocircuito con la modernità e la contemporaneità (da scrittori come Goethe e Stendhal a un puzzle di artisti come Warhol e Rauschenberg) per una mostra dal titolo avveniristico con tanto di “chiocciola” che, dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ci conduce attraverso i secoli fino all’immaginario e alla sensibilità dell’attuale scenario ipertecnologico.
Tra i corsi e ricorsi della mostra, connessi alla rinascita, al rinnovamento a alla distruzione che può derivarne (sia essa necessaria o inutile), ci si trova a un certo punto davanti un assortimento che va dalle ceramiche della Real Fabbrica di Capodimonte ai progetti di architetti come Le Corbusier, dagli strumenti di lavoro e dalle foto d’epoca che documentano le varie campagne di scavo fino alle sperimentazioni delle ultime generazioni. D’altra parte, è proprio il pervasivo rapporto fra natura e cultura e fra materiale e intellettuale il tema che dipana i fili di questa ambiziosa mostra partenopea, in cui c’è di tutto e il suo contrario.
La “Campania Felix” il gene di raccontare e raccontarsi in un’unica storia ce l’ha, quella della perdurante contemporaneità della materia archeologica pompeiana, destinata a essere sempre “riscoperta” da ogni nuova generazione. D’altra parte il melting pot tra passato, presente e futuro è il punto di partenza programmatico di questa mostra che si evidenzia nell’eclettismo dei materiali presentati, ma viene il dubbio che per scoprire davvero cosa significhi valga la pena addentrarsi e perdersi tra reperti archeologici che, almeno fino a oggi, non hanno avuto la fama che meritano – e che la maggior parte di noi probabilmente non ha mai visitato prima. Attraversare il percorso espositivo è, infondo, un po’ come leggere alcuni paragrafi estrapolati da libri diversi. Ce ne sono di suggestivi, appassionanti, rigorosi, divertenti, e magari ci verrà voglia di leggere tutto il catalogo di questo ipotetico museo diffuso. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: Parco Archeologico di Pompei, veduta dei depositi (Granai del Foro) Foto © Amedeo Benestante
In homepage: Andy Warhol, Vesuvius, 1985
, acrilico su tela
230 x 300 cm
Courtesy Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli, inv. Q 1794
Foto © Luciano Romano
INFO
Opening: ore 12.00-21.00
Pompei@Madre. Materia Archeologica
dal 19 novembre 2017 al 30 aprile 2018
Pompei@Madre. Materia Archeologica: Le Collezioni
dal 19 novembre 2017 al 24 settembre 2018
Madre-museo d’arte contemporanea Donnaregina
via Settembrini, 79 – Napoli
informazioni e prenotazioni: t. +39.081.197.37.254 – www.madrenapoli.it
orario di apertura: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato: ore 10.00 – 19.30; domenica: ore 10.00 – 20.00. Chiuso il martedì