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Quella del coraggio è una qualità insita nell’uomo. O, per lo meno, dovrebbe esserlo. È quella forza d’animo che rende, chi la possiede, capace di sopportare con serenità dolori fisici o morali, di affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare qualcosa che comporti un rischio o un sacrificio. Il coraggio, pertanto, non è solo esclusivamente fisico nei confronti del dolore, ma anche morale e sociale nei confronti della libertà delle proprie idee, nel ragionare su quello che è giusto o non giusto fare, nell’anticonformismo rispetto a qualsiasi “status quo” o “Ipse dixit”.
La giovanissima Rebecca Moccia (Napoli, 1992) non è nuova ad affrontare nel proprio lavoro il tema del coraggio, inteso sia in senso politico che in senso morale. Tuttavia, non con gesti eclatanti, ma attraverso piccole azioni emblematiche. In progetti “site specific” per innescare relazioni inedite tra lo spazio delle opere e lo spettatore che le scopre. Insomma, per lei il “site specific” si declina anche, e soprattutto, come esigenza “dialogica”.
Questa potenzialità intima diventa per l’artista una resistenza quotidiana all’inutilità. Nelle parole con le quali lei stessa descrive lo special project allestito da Rossmut, si riscontra una sorta d’incitamento a guardare ogni gesto od oggetto quotidiano come politico, per ritrovarvi un’umanità intesa come “natura umana”, fatta di pensieri, idee e immagini che resistono all’inesorabilità della sopravvivenza. «È necessario avere il coraggio – ha dichiarato Rebecca Moccia – di agire in modo autonomo e pieno di significato rispetto a quanto la società richiede: il che può anche significare non agire, passare il tempo a immaginare, strappare il tempo al consumo, ragionare su quello che è giusto o non giusto fare, lottare, essere anacronistici, interessarsi ai fenomeni semplici».
In scena da questo pomeriggio, nelle sale della galleria del popolare quartiere di San Lorenzo, va così un percorso espositivo segnato da stazioni, da “Via Crucis” laica, emotive e struggenti, senza cadere mai nel facile tranello di una retorica populista. Il coraggio di Rebecca e della sua arte consiste qui nell’essersi assunta la responsabilità di indagare il rapporto tra immaginario contemporaneo, immaginazione e umanità, trasformandolo in un messaggio che ha un’importanza sempre maggiore tanto più riesce a essere universale. Dove un oggetto familiare può diventare, infatti, un concetto universale, un paesaggio urbano può essere una camera da letto, il grido interiore dell’artista una ricerca condivisibile simbolica e generazionale.
La prima tappa di questo percorso è all’esterno della galleria, con l’opera “Coraggio”, affissa su un cartellone pubblicitario nelle adiacenze dello spazio espositivo. Un’opera questa che punta a conquistare uno spazio urbano solitamente dedicato a immagini pubblicitarie su cui non è necessario riflettere, aprendo una specie di varco temporale su un altro luogo, come un miraggio, una rivelazione urbana regalata al cittadino comune.
All’interno della galleria, invece, attende il visitatore Storia di una parabola (2015). Il video è la ripresa nell’arco di una giornata, dall’alba al tramonto, delle interazioni cromatiche e luminose tra il sole e una parabola satellitare dipinta con della vernice per carrozzeria di colore oro, simile a quello della luce appena prima del tramonto. Mentre Asfalto e foglie (2016) consiste in un calco in vetroresina di un cuscino rivestito di uno strato di asfalto e foglie d’autunno. Quasi da ossimoro, l’asfalto dà l’impressione accogliente di morbidezza, e il letto di foglie la sensazione di umori appena catturati dalla strada.
Come ogni percorso iniziatico che si rispetti, mi astengo dal rivelarne tutte le singole tappe. Dove libertà e autonomia di pensiero e d’azione diventano sinonimo di coraggioso e, rapportato alla storia artistica recente, anche di anticonvenzionale, pur accompagnati da una buona dose di poeticità. (Cesare Biasini Selvaggi)
In home: Still dal video “Storia di una parabola”. Courtesy Galleria Massimo De Luca
In alto: Coraggio. Ph. Altrospazio. Courtesy Galleria Rossmut
Info
Opening: ore 19.00
dal 26 settembre al 4 novembre 2017
Rebecca Moccia. Coraggio
Galleria Rossmut
Via dei Reti 29/B, 00185 Roma
Orari: dal martedì al sabato dalle 16:00 alle 20:00; lunedì e domenica su appuntamento
Info: 065803788, info@rossmut.com, www.rossmut.com
Quotazioni opere: da 1.400 a 3.500 euro