Alla Basilica Palladiana, cuore del centro storico di Vicenza, Ăš aperta da oggi al pubblico la mostra âRitratto di donna. Il sogno degli Anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppiâ, a cura di Stefania Portinari.
Il percorso espositivo di âRitratto di donnaâ Ăš aperto dalla Giuditta II (1909) di Gustav Klimt (che lascia per la prima volta Caâ Pesaro, della Fondazione Musei Civici di Venezia) e pone lâattenzione sugli anni immediatamente successivi alla Prima guerra mondiale e sul cambiamento del ruolo della donna nella societĂ di allora.
Questa trasformazione viene indagata attraverso sette sezioni che vanno dalla Secessione Viennese allâarte italiana, toccando Parigi, storia, visioni e âparadisi perdutiâ di quegli anni, con un ricco nucleo di opere di Ubaldo Oppi (Bologna 1889 â Vicenza 1942).
«Siamo negli anni Venti e, nellâEuropa uscita da poco dalla Prima guerra mondiale, le donne cominciano a conquistare un proprio ruolo: sempre piĂč autonome e moderne. [âŠ] Coco Chanel cambia la moda, Amelia Earhart attraversa in volo lâAtlantico, i balli di Josephine Baker incantano Parigi, Virginia Woolf scrive i suoi capolavori».
«Di queste signore offrono ritratti magnetici gli artisti che stanno promuovendo lâarte piĂč nuova, allâinsegna di una âclassicitĂ modernaâ. Sono tutti stati convocati nella mostra: Felice Casorati, Mario Sironi, Antonio Donghi, Achille Funi, Piero Marussig, Mario Cavaglieri, Guido Cadorin Massimo Campigli e, naturalmente, Ubaldo Oppi. Oppi, cresciuto a Vicenza ma formatosi tra Vienna, Venezia e Parigi, ha un immediato successo in mostre importantissime, anche nella Milano e nella Roma dei primi anni Venti, dove viene âscopertoâ da Margherita Sarfatti e Ugo Ojetti.
I suoi dipinti ci rivelano lo sguardo attraverso cui scorrono in mostra una costellazione di ritratti dei maggiori artisti che sono stati suoi amici e avversari in esposizioni strabilianti, dal Salon dâAutomne di Parigi al Premio Carnegie di Pittsburgh, dalla Biennale di Venezia alla mostra di Modern Italian Art di New York», ha spiegato lâorganizzazione.
Ad affiancare Stefania Portinari un comitato scientifico composto, tra gli altri, da Luca Massimo Barbero (Fondazione Giorgio Cini di Venezia), Alessandro Del Puppo (UniversitĂ degli Studi di Udine), Nico Stringa (UniversitĂ Caâ Foscari di Venezia), Valerio Terraroli (UniversitĂ degli Studi di Verona), Gabriella Belli (direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia), Elena Pontiggia (Accademia di Belle Arti di Brera, Milano), Elisabetta Barisoni (Fondazione Musei Civici di Venezia), Giuseppina Dal Canton (UniversitĂ degli Studi di Padova), Sergio Marinelli (UniversitĂ Caâ Foscari di Venezia) e Sileno Salvagnini (Accademia di Belle Arti di Venezia).
La mostra si configura come primo atto di una âtrilogiaâ di grandi esposizioni promosse dallâAmministrazione comunale di Vicenza in collaborazione con CISA Andrea Palladio, Fondazione Teatro Comunale CittĂ di Vicenza e Accademia Olimpica, che verranno allestite nei prossimi anni allâinterno della Basilica Palladiana.
Dopo âRitratto di donnaâ, dal 4 dicembre 2020 al 5 aprile 2021, sarĂ la volta di âDietro le quinte del Rinascimento. Fare arte nel Veneto di terraferma (1550-1616)â, a cura di Guido Beltramini, Davide Gasparotto, Xavier Salomon e Mattia Vinco, e dallâ11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022, âTebe nel Nuovo Regnoâ, a cura di Christian Greco.
«La Basilica Palladiana Ăš il simbolo della cittĂ , nata nel Cinquecento dallâalleanza fra unâimprenditoria colta e cosmopolita e il genio di Andrea Palladio. Il rilancio della cittĂ parte dalla Basilica, dâora in poi aperta tutto lâanno al pari del Teatro Olimpico e degli altri musei vicentini, visitabile dai sotterranei del percorso archeologico fino alla terrazza panoramica al di sopra del secondo ordine di arcate».
«âAbbiamo chiesto al Teatro Comunale e al CISA Andrea Palladio â ha sottolineato il Sindaco Francesco Rucco â di sviluppare un programma espositivo, lavorando con giovani talenti dai grandi musei internazionali, dal Getty Museum di Los Angeles al Museo Egizio di Torino, dalla St. Andrews University di Edimburgo allâUniversitĂ Caâ Foscari di Venezia, dalla Fondazione Cini di Venezia alla Frick Collection di New York e al Victoria and Albert di Londraâ», si legge nel comunicato stampa.
Ritratto di donna.
Il sogno degli Anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi
A cura di Stefania Portinari
Dal 6 dicembre 2019 al 13 aprile 2020
Basilica Palladiana
Piazza dei Signori, Vicenza
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (25 dicembre e 1 gennaio dalle 14.00 alle 18.00)
www.mostreinbasilica.it, biglietteria@mostreinbasilica.it
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