Oggi, dalle 13.00, a Roma The Gallery Apart, T293 e Ada Project inaugurano le mostre personali di quattro diversi artisti: The Gallery Apart apre “CHUTZPAH!” di Corinna Gosmaro, T293 inaugura due percorsi espositivi, “On Tilt“ di Anna Park e “Jugalbandi” di Lorenzo Vitturi, e Ada Project “Antares” di Diego Gualandris.
Geograficamente vicine e raggiungibili a piedi le une dalle altre, le tre gallerie hanno scelto di svelare le nuove mostre lo stesso giorno per dare un segno di ripartenza e ricordare l’importanza dell’essere uniti nell’intento comune di restituire la cultura al pubblico, che percorrendo la breve distanza tra le gallerie, separate dal Tevere, può riappropriasi anche dello spazio cittadino.
È la seconda personale in galleria di Corinna Gosmaro, artista attualmente in residenza alla Cité Internationale des Arts di Parigi e che dal prossimo mese di gennaio sarà ospite dell’American Academy in Rome quale Italian Fellowship for Visual Art.
La mostra da The Gallery Apart «si pone in continuità con il percorso seguito dall’artista fin dagli esordi, da quando cioè i suoi interventi pittorici su filtri industriali intendevano generare paesaggi come tentativo di fusione tra percezione, cognizione, memoria e risonanze emotive».
«I lavori presenti in mostra provano a dare forma all’esaltazione dell’atto creativo e alla forza intrinsecamente impertinente di ogni singola opera. La scala diventa una metafora di ascesa e discesa del pensiero, ma il suo andamento ne sottolinea il senso non lineare dei moti dell’umano sentire. I corrimani sono reminiscenze di impalcature mentali che si muovono su piani temporali diversi e trasversali; uno slittamento tra passato, presente e futuro, noncurante della dimensione temporale né di una direzione lineare. I disegni e le sculture di corda zoomorfe introducono una dimensione animale che richiama le basi fondanti di una visione evoluzionistica globale e non solo della storia culturale della specie umana», ha spiegato la galleria.
Si tratta della prima personale in Europa dell’artista della Corea del Sud Anna Park (1996) e presenta una nuova serie di disegni a carboncino in cui il linguaggio figurativo si mescola con l’astratto.
«Il titolo della mostra “On Tilt” suggerisce l’essere sull’orlo di un crollo emotivo. Le scene altamente elaborate raffigurate sui disegni sono composizioni claustrofobiche costruite a partire da un numero indefinito di elementi. Le immagini sono congelate nei loro momenti di maggior impatto e il tempo sembra essersi fermato nel suo istante più drammatico. Creando questi fotogrammi effimeri di estasi l’artista offre l’opportunità di svelare lentamente le potenti immagini che si trovano al di sotto, istigando una coinvolgente esperienza di scoperta», ha spiegato la galleria.
La mostra porta in galleria una serie di nuovi lavori scultorei di Lorenzo Vitturi (1980, Venezia) ed è organizzata in collaborazione con la Jaipur Rugs Foundation in India.
«Vitturi, noto principalmente come fotografo, presenta per la seconda personale in galleria un progetto unico all’interno della sua pratica artistica: arazzi fatti a mano realizzati con telai tradizionali da artigiani indiani. L’artista indaga per la prima volta in profondità il concetto di pratica collaborativa nella creazione di un’opera d’arte.
Jugalbandi (“gemelli intrecciati” in indiano) è il nome attribuito nella tradizione indiana a una performance musicale di due solisti che suonano in contemporanea, alludendo al procedimento scelto per la realizzazione delle opere, frutto di un affascinante lavoro collaborativo tra Lorenzo Vitturi e gli artigiani indiani.
Durante un viaggio di ricerca attraverso le comunità rurali del Rajasthan per incontrare artigiani locali, l’artista è rimasto affascinato dagli assemblaggi scultorei che si formano spontaneamente nel villaggio, come ad esempio una balla di fieno in precario equilibrio su un pilastro di un cancello, una pila di ciotole di terracotta o anche un telaio coperto da un telo. Questi arrangiamenti, fotografati da Vitturi durante il suo viaggio in India nel novembre 2019, rappresentano la genesi del progetto», si legge nel comunicato stampa.
Diego Gualandris(1993, Bergamo) sarà tra gli artisti della Quadriennale d’arte 2020, “Fuori”, a cura di Sara Cosulich e Stefano Collicelli, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Segnalato nel volume 222 artisti emergenti su cui investire del 2018, Gualandris nel suo lavoro indaga il processo costitutivo delle immagini e del loro significato, fino ai meccanismi che le rendono persuasive.
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