30 novembre 2019

“Un paese ci vuole” al Castello Campori di Soliera

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Al Castello Campori di Soliera, a pochi chilometri da Modena, la collettiva di dieci giovani fotografici che, con TerraProject, hanno cercato nuovi sguardi sul territorio. Fino all'8 marzo

Soliera
Mattia Panunzio, opera esposta a "Un paese ci vuole", Castello Campori, Soliera, courtesy l'artista e Fondazione Campori

Al Castello Campori, a Soliera, a pochi chilometri da Modena, inaugura oggi la collettiva “Un paese ci vuole. Fotografie tra luoghi e persone del nostro territorio”, con un centinatio di scatti dei fotografi Samantha Azzani, Cosimo Calabrese, Alessandra Carosi, Umberto Coa, Nicola Dipierro, Karim El Maktafi, Simone Mizzotti, Mattia Panunzio, Luana Rigolli e Irene Tondelli, che per una settimana hanno “esplorato”il territorio e il tesstuto sociale di Soliera e hanno lavorato con il coordinamento del collettivo TerraProject, e in particolare da Simone Donati e Rocco Rorandelli.
Nel percorso espositivo anche sei opere fotografiche di TerraProject, scattate durante la permanenza in zona, che a fine mostra saranno donate al Comune di Soliera.

La mostra è promossa dal Comune di Soliera, dalla Fondazione Campori e dal Centro Studi Storici Solieresi, con il sostegno della Regione Emilia Romagna (tramite un bando per attività di promozione dei centri storici delle città colpite dal terremoto del 2012). Così Giovanna Calvenzi, nel suo contributo scritico riassume questo progetto: «Dieci storie e dieci modi di raccontare. Nella somma delle esperienze dei singoli autori nasce una nuova possibile Soliera».

Il titolo è la citazione di «una frase che compare nel romanzo La luna e i falò di Cesare Pavese. Lo scrittore piemontese esprimeva così, nel 1950, un suo personale e inquieto bisogno di attaccamento a un territorio. Due anni dopo, nel 1952, Cesare Zavattini e il fotografo americano Paul Strand davano vita all’esperimento di indagine storico-culturale sulla realtà di Luzzara (in provincia di Reggio Emilia), immortalato nel volume Un paese, pubblicato nel 1955», si legge nel comunicato stampa.

«Staccandosi da questi illustri precedenti, Soliera e TerraProject scommettono su una nuova ricognizione geografica e sociale di un territorio specifico, dando vita a una narrazione collettiva, frammentaria e ‘laterale’. I dieci giovani fotografi – ognuno con un proprio bagaglio di interessi e visioni, dal paesaggio urbano al ritratto, alla fotografia documentaria, a quella astratta – hanno vissuto per una settimana a Soliera nel settembre 2018, indagandone in modo errante e intensivo il tessuto sociale e fisico».

«Lo sguardo di Samantha Azzani (Modena, 1990) incontra la natura, le case coloniche e ritrae con linguaggio documentaristico oggetti della quotidianità, mentre Cosimo Calabrese (Taranto 1985), che proviene da esperienze di fotogiornalismo, sceglie unarilettura dei luoghi e delle persone, per frammenti. Alessandra Carosi (San Benedetto del Tronto, 1984) sceglie un’osservazione ravvicinata, con una sola vera protagonista, la luce, laddove il palermitano Umberto Coa (Palermo, 1988) coglie la vita rallentata della provincia, il senso dell’attesa e del vuoto. La narrazione di Nicola Dipierro (San Giovanni Rotondo, 1989) si colloca invece nel mondo della fotografia classica: ampi paesaggi, ricerca dell’ombra, con più di un rimando alla narrazione pittorica.
Con sguardo leggero e profondo l’italo-marocchino Karim El Maktafi (Desenzano sul Garda, 1992) esplora il mondo degli adolescenti, ricorrendo al bianco e nero, mentre Simone Mizzotti (Crema, 1983) descrive un paesaggio emiliano fatto di filari di alberi, casolari isolati, campi e panni stesi al sole. Mattia Panunzio (Roma, 1992) affronta la narrazione di Soliera come fosse un sopralluogo cinematografico, con inquadrature ampie, a diverse ore del giorno, laddove Luana Rigolli (Piacenza, 1983) induce in una soggettiva che racconta una città intima, a frammenti. Anche Irene Tondelli (Carpi, 1987) conosce il territorio emiliano e si muove con competenza tra vegetazione incontenibile ed edifici industriali, facendo emergere una Soliera un po’ visionaria, un po’ realistica», si legge nel comunicato stampa.

Samantha Azzani, Cosimo Calabrese, Alessandra Carosi, Umberto Coa, Nicola Dipierro, Karim El Maktafi, Simone Mizzotti, Mattia Panunzio, Luana Rigolli, Irene Tondelli
Un paese ci vuole

Fotografie tra luoghi e persone del nostro territorio
A cura di Terraproject
Dal 30 novembre 2019 all’8 marzo 2020
Castello di Campori
Piazza Fratelli Sassi,
Soliera (Modena)
Opening: 30 novembre 2019, alle 18.00
Orari: il sabato e la domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30
Ingresso libero
www.solieracastelloarte.it

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