Alla Fondazione Prada, a Milano, da oggi, 20 settembre, è aperta al pubblico l’attesissima mostra concepita dal regista cinematografico Wes Anderson (1969, Houston) e dall’illustratrice e scrittrice Juman Malouf (1975, Beirut) “Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” (fino al 13 gennaio 2020), realizzata in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
«Mia moglie e io abbiamo accettato subito la proposta di Jasper Sharp (curatore del Kunsthistorisches Museum, ndr) che ci chiedeva di seguire le orme di Ed Ruscha ed Edmund de Waal e curare la nostra versione del migliore repertorio del Kunsthistorisches Museum», scrive Wes Anderson nel testo in catalogo.
Il mastodotico progetto espositivo porta alla Fondazione Prada 538 oggetti tra reperti naturali, opere d’arte e manufatti selezionati da Anderson e Malouf e realizzati nell’arco di 5 millenni, dall’Antico Egitto a oggi. Da uno di questi deriva il titolo della mostra: “Il sarcofago di Spitzmaus” è una scatola di legno egiziana del IV secolo a. C. che conteneva la mummia di un toporagno.
La selezione di 538 manufatti operata da Anderson e Malouf – ha spiegato la Fondazione Prada – «esplora un arco temporale che si estende dal 3.000 a.C., datazione attribuita all’oggetto più antico in mostra, un bracciale di perle in faience egizia del Kunsthistorisches Museum, al 2018, l’anno a cui risalgono tre uova di emù provenienti dalla raccolta del Naturhistorisches Museum di Vienna».
Il Kunsthistorisches Museum e il Naturhistorisches Museum di Vienna sono due musei gemelli, inaugurati nel 1891, sorgono in due edifici identici posti uno di fronte all’altro e sono tra le istituzioni culturali più rilevanti in Austria e in Europa. Il Kunsthistorisches Museum, ha ricordato il comunicato stampa, «raccoglie più di 4 milioni di opere collezionate dalla famiglia degli Asburgo e poi dalla Repubblica d’Austria a partire dal Ducento-Trecento. Il Naturhistorisches Museum, uno dei più grandi musei di scienze naturali al mondo, riunisce più di 20 milioni di oggetti».
La mostra “Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” è una seconda e più estesa versione (per superficie espositiva e numero di opere esposte) di “Spitzmaus Mummy in a Coffin and other Treasures”, presentata al Kunsthistorisches Museum di Vienna tra novembre 2018 e aprile 2019. Ad affiancare Anderson e Malouf i due curatori associati della mostra: Mario Mainetti (Fondazione Prada) e Jasper Sharp (Kunsthistorisches Museum).
«L’allestimento originale con il suo percorso di stanze e vetrine, concepito dai due artisti e curatori con Itai Margula (Margula Architects) come uno scrigno con i suoi tesori, è stato trasportato negli spazi della Fondazione Prada come un ready made», ha raccontato l’organizzazione.
«“Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori” – ha spiegato la Fondazione – è una riflessione sulle motivazioni che guidano l’atto di collezionare e sulle modalità con le quali una raccolta è custodita, presentata e vissuta. Guardando al passato e ispirandosi al modello delle Wunderkammer, la mostra sida i canoni tradizionali che definiscono le istituzioni museali, proponendo nuove relazione tra queste e le loro collezioni, tra le figure professionali e il pubblico dei musei».
La mostra è stata inaugurata con una blindatissima serata a cui, oltre agli addetti ai lavori, complice la Fashion Week 2019 in corso in questi giorni a Milano, hanno preso parte, tra gli altri, Anna Wintour, «i registi e gli attori Ella Balinska, Nicole Kidman, Regina King, Shota Matsuda, Gaspar Noé, Storm Reid e Sadie Sink; i musicisti e cantanti A$AP Rocky, Jarvis Cocker, Sunmi, Guan Xiaotong e Cai Xu Kun; gli artisti Taryn Simon, Andreas Slominski, Juergen Teller e Francesco Vezzoli, oltre a personalità del mondo della cultura e della moda come Winnie Harlow, Amanda Gorman ed Elisabeth von Thurn und Taxis», ha raccontato la Fondazione.
(Qui sotto le immagini della mostra realizzata da Wes Anderson e Juman Malouf alla Fondazione Prada e alcuni scatti dalla serata dell’opening.)
“Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori”
Un progetto di Wes Anderson e Juman Malouf
Dal 20 settembre 2019 al 13 gennaio 2020
Fondazione Prada
Largo Isarco 2, Milano
Orari: lunedì, mercoledì e giovedì, dalle 10 alle 19, venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 21 (martedì chiuso)
www.fondazioneprada.org, info@fondazioneprada.org
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