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20
novembre 2013
Relazioni Reciproche/ Bianco Valente
parola d'artista
Relazioni Reciproche/ Bianco Valente
Chiudiamo con Bianco Valente la nostra serie di interviste alle coppie dell'arte del contemporaneo, in mostra ancora per qualche giorno alla Porta di Sant'Agostino di Bergamo. Appassionati e attenti a "preservare" un rapporto di vita, ecco le loro "Relazioni Reciproche"
Chiudiamo con Bianco Valente la nostra serie di interviste alle coppie dell'arte del contemporaneo, in mostra ancora per qualche giorno alla Porta di Sant'Agostino di Bergamo. Appassionati e attenti a "preservare" un rapporto di vita, ecco le loro "Relazioni Reciproche"
di redazione
Relazioni Reciproche: L’unione fa la forza e il confronto è costante, o ciascuno si prende i propri tempi e le singole personalità si incontrano al momento di mettere nero su bianco un lavoro, ciascuno con le proprie idee? Quali sono le dinamiche della vostra creazione?
«C’è un dialogo costante fra noi due, dialogo che si allarga spesso alle altre persone con cui compiamo tratti di strada insieme. L’ideazione e la realizzazione di ogni nuova opera ha sempre un insondabile carattere di unicità e imprevedibilità e questo è uno degli aspetti di questo lavoro che ci appassiona maggiormente».
Cosa significa essere coppia nell’arte? Avete riscontrato delle difficoltà nella vostra carriera presentandovi in duo?
«Bisogna trovare un modo per lavorare insieme in armonia e soprattutto essere in grado di preservare il rapporto di vita dalle sollecitazioni e dalle tensioni legate al lavoro, e queste cose non sono affatto scontate».
Che lavoro avete scelto di presentare alla Porta di Sant’Agostino, e perché?
«Complementare è un video del 2010 in cui si vedono le nostre mani tracciare delle linee, ognuno sul palmo della mano dell’altro. Emerge così una rappresentazione della rete di relazioni che ci lega, e che lega noi a tutto ciò che abbiamo intorno. L’idea da cui è scaturito il video è la complementarietà delle due diverse prospettive da cui interagiamo con l’esistente. When The Sun Touches You è invece una video-installazione in cui scene di nuvole in movimento contribuiscono a creare una sorta di sfondamento, volto a riportare la leggerezza del cielo nell’ambiente in cui viene allestita, grazie anche alla bellissima colonna sonora di Mass (Mario Masullo). La particolarità di questo lavoro è che il video è stato realizzato animando una serie di fotografie di nuvole che abbiamo scattato durante diversi voli».