Categorie: parola d'artista

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di - 6 Giugno 2016
Scrivo questa specie di breve diario da Sanary sur mer, piccola cittadina di mare vicino a Tolone, in Francia. Sono venuto qui con Anna Rosa, mia moglie, e Mario Peliti, galleria del Cembalo ed editore, in occasione di Photomed, il festival della fotografia mediterranea che si svolge ogni anno tra Tolone e vari spazi espositivi a Sanary, sino al 18 Giugno.
I fondatori sono Philippe Heullant e Philippe Serenon, l’anima del festival è Jean Luc Monterosso, direttore della Maison Europeénne de la Photographie di Parigi ed i curatori Simon Edwards e Guillame de Sardes. L’anno scorso eravamo già stati ospiti del Festival perché in mostra c’era un video di Beatrice Pediconi, mentre quest’anno abbiamo dato dalla nostra collezione circa cinquanta foto della serie “Le storie” di Paolo Ventura.
Il primo giorno siamo stati a Tolone a visitare le mostre all’Hotel des Arts, diretto da Ricardo Vazquez : l’artista centrale è Moussa Sarr, 31 anni, di colore e di nazionalità corsa,  con una serie di video nei quali denuncia le prevenzioni razziali e sociali, l’esercizio del potere e la discriminazione che ne deriva. Tra i molti video, particolare è “Duckman” nel quale fa la parodia di un critico d’arte non parlando, ma facendo i versi di una papera! Poi siamo stati trasportati a Sanary per l’affollata conferenza stampa e l’apertura delle mostre.
Quest’anno il festival è stato dedicato a Leila Alaoui, giovane fotografa franco-marocchina che all’età di 34 anni è caduta vittima del folle attentato di Ouagadongou in Burkina Faso, quando un gruppo di guerriglieri di Al Qaeda ha attaccato l’hotel nel quale Leila era ospite, in missione umanitaria per Amnesty International.

La giovane e più che promettente Leila figura come commissaria di una mostra di foto della propria madre Christine, anch’essa fotografa. Abbiamo conosciuto tutta la famiglia, il fratello e la sorella ed è stato umanamente toccante rivivere con loro il dolore per una morte prematura e violenta insieme alla forza di dedicarsi alla sua memoria, fotografa di valore con importanti opere e mostre all’attivo, ma anche donna di gran cuore. La tragedia si è verificata il giorno prima di Photomed Beirut, che quindi è stato anch’esso dedicato a lei, in una città così vicina alla guerra, come messaggio per cui cultura e dialogo formano una barriera contro l’oscurantismo. Attualmente è in corso una mostra di Leila presso la Galleria Continua a Le Moulin – Boissy le Chatel, in Francia.
Delle varie mostre che abbiamo visto mi sento di segnalare in particolare quella ospitata alla Maison Flotte, nella quale Sergio Strizzi ed Alain Fleischer lavorano sul tema del cinema italiano, il primo con indimenticabili immagini degli artisti di Antonioni ed il secondo con “Cinecittà” con foto di grande formato nelle quali su sfondi della nostra città si sovrappongono immagini di film girati a Roma, tra i quali ricordo Vacanze Romane e La Dolce Vita.
Dopo aver visitato tutti gli altri spazi sparsi per la città, siamo arrivati all’Atelier des Artistes, dove c’è la mostra di Paolo Ventura, curata da noi e da Simon Edwards. Con nostra gioia abbiamo notato che Paolo è l’unico artista al quale sia stato riservato un intero spazio, un solo show.
Anna Rosa, Paolo e Simon hanno illustrato il lavoro al pubblico ed alla stampa e con soddisfazione abbiamo ricevuto numerose considerazioni e complimenti, come la più bella mostra del festival: delle 15 storie di cui è composta la serie e che abbiamo in collezione, per motivi di spazio ne abbiamo portate solo 7, ma montate così bene da meritare il successo. Soddisfatti sì, ma anche con tanta gioia perché ancora una volta un nostro artista si è distinto in un contesto internazionale di alto livello. A noi è stato detto : ” Vous avez été formidables”!
Giovanni Cotroneo

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  • Sarebbe stato meglio se qualche altro avesse lodato la mostra sia per il lavoro che per l'allestimento....ognuno se la canta e se la suona...mah!

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