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L’ultima mostra di Nanda Vigo, al MACTE di Termoli, riaprirà la prossima settimana. Purtroppo, però, Nanda Vigo ci ha lasciato poco fa, e con la Vigo se ne va un’altra pagina di quella generazione dell’arte di cui faceva parte anche il grandissimo Germano Celant.
Nata a Milano, la Vigo aveva fuso nel suo lavoro l’arte, il design e l’architettura. Legata a Lucio Fontana e Piero Manzoni, alla concezione di design immaginato da Alessandro Mendini, avevamo incontrato la grande artista anche in occasione della sua personale a Palazzo Reale di Milano, lo scorso anno. La mostra, intitolata “Light Project”, a cura di Marco Meneguzzo, era stata la prima retrospettiva antologica dedicata da un’istituzione italiana all’artista e architetto, che ha influenzato la scena artistica italiana ed europea degli ultimi cinquant’anni.
Indomita e inossidabile, nonostante gli acciacchi del tempo, Nanda Vigo era ancora una presenza quasi costante agli opening ufficiali di Milano. Una figura costantemente curiosa che aveva esordito alla nostra intervista commentando: «Meno male che sono ancora viva, per la retrospettiva. E mi pare molto giusto che un’istituzione milanese mi dedichi questa mostra dopo più di sessant’anni di lavoro essendo inoltre io stessa una milanese doc. Se poi la mettiamo sul femminile, quote rosa a parte, è certo che molto resta ancora da fare».
Arrivederci, grande Nanda!
La sede della mostra personale di Nanda Vigo a Milano ,23 /07 -29/09 2019,era al Palazzo Reale e NON al museo del Novecento.
Siate più precisi quando date le notizie .