Pioniera della computer art e dell’arte generativa, Vera Molnár è morta oggi, 7 dicembre, a 99 anni, in Francia, dove risiedeva da molti anni. Dai primi linguaggi classici di programmazione, come Fortran e Basic, ai recentissimi NFT Non-Fungible Tokens, Molnár ha sempre seguito con grande sensibilità le evoluzioni della tecnologia, considerando le possibilità espressive e poetiche del digitale. Attualmente è visitabile una sua mostra a Roma, all’Accademia d’Ungheria, curata da Francesca Franco, responsabile della precedente mostra di Molnár in Italia, Icône 2020, alla Biennale di Venezia nel 2022. Il suo lavoro è stato ampiamente riconosciuto e molte sue opere sono in collezione nei principali musei in tutto il mondo, dal MoMA di New York alla Tate di Londra, fino al LACMA di Los Angeles. Nel 2007 è stata nominata Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia.
Nel 2023 ha prodotto una serie di NFT. Intitolata Themes and Variations, la serie era una raccolta di 500 opere d’arte generative coniate su block-chain, che univano la sua pratica decennale nell’arte digitale e il boom degli NFT.
Nata il 5 gennaio del 1924 in Ungheria, Molnar si è formata come artista tradizionale, studiando storia dell’arte ed estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Budapest. Nel 1947 ottenne una borsa di studio per studiare a Roma, presso Villa Giulia, e poco dopo si trasferì in Francia, dove scelse di vivere. Le sue prime immagini combinatorie risalgono già alla fine degli anni ’50 e presentano forme geometriche sistematicamente determinate dalla combinazione di calcoli e dall’applicazione di regole e di aspetti randomici. Fu dal 1968 che iniziò a lavorare con i computer, creando dipinti algoritmici basati su forme semplici e temi geometrici. In un laboratorio di ricerca a Parigi era riuscita a ottenere l’accesso a un elaboratore elettronico, che usava per comporre disegni in grafica computerizzata tramite plotter. Negli anni ’60 fondò due gruppi interessati all’uso della tecnologia nelle arti: il GRAV – Groupe de Recherche d’Art Visuel, che indagava modalità collaborative di approccio all’arte meccanica e cinetica, e Art et Informatique, specificamente incentrato sul dialogo tra arte e informatica.
Nel 2005 ha ricevuto il primo premio alla carriera d.velop digital art award [ddaa], nel 2018 ha vinto l’AWARE Outstanding Merit Award (AWARE Prix d’Honneur), un premio creato dal Ministero della Cultura francese che riconosce le figure femminili di spicco del mondo della cultura. Nel 2022 ha ricevuto il secondo premio alla carriera, SIGGRAPH Lifetime Achievement Award.
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