Alfredo Bianchini
Lutto nel mondo dell’arte: è venuto a mancare Alfredo Bianchini, fine conoscitore dell’opera di Emilio Vedova, avvocato, deputato e presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. Bianchini è stato indissolubilmente legato alla Fondazione da lui gestita e diretta per esplicito mandato dell’artista da 20 anni e «Con passione costante ed energica determinazione», scrivono dall’istituzione, che ha annunciato la notizia della scomparsa.
Nato a Venezia, il 12 aprile 1940, ha esercitato la libera professione in materia di diritto civile, commerciale, amministrativo, penale e diritto del lavoro, con attività di consulenza stragiudiziale e difesa in ambito giudiziale in Italia, anche avanti alle Magistrature Superiori e all’estero, in Commissioni e Organi Giurisdizionali Europei. Ha tenuto, inoltre, corsi di diritto amministrativo ad avvocati e praticanti avvocati.
È stato deputato al Parlamento nella XI legislatura (1992) e capogruppo parlamentare del PRI alla Camera, facendo parte della Commissione Finanze, della Commissione Speciale per l’esame dei progetti di legge concernenti la riforma delle immunità parlamentari, della Commissione Interparlamentare per i pareri sui progetti di riforma tributaria e componente della Giunta per le Elezioni. Lunga la sua carriera istituzionale: Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Venezia e dell’Associazione degli Avvocati Amministrativisti Veneti, delegato regionale per il Veneto della Società Nazionale degli Avvocati Amministrativisti, Console Generale Onorario della Repubblica Austriaca in Venezia, presidente del Comitato di Bioetica di Venezia e del Veneto, presidente dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, componente del Consiglio di Amministrazione IUAV – Istituto Universitario di Architettura di Venezia e dell’Università di Venezia Ca’ Foscari.
Lo scorso 29 marzo aveva scritto il discorso per annunciare la prima borsa di studio della Fondazione Vedova, intitolata a Fabrizio Gazzarri, per l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
La Fondazione, istituita 20 anni fa e da sempre presieduta dall’avvocato Alfredo Bianchini, segue fedelmente la volontà del grande pittore veneziano che sottolineava come la custodia e la conservazione delle sue opere non potessero essere disgiunte da iniziative che ne diffondessero la conoscenza, anche in rapporto con i maggiori musei e istituzioni culturali internazionali, sempre tenendo presente l’impegno di valorizzare le tematiche “pittura – spazio – tempo – storia” che costituiscono le coordinate di fondo della sua arte e del suo impegno.
Il Magazzino del Sale, realizzato su progetto di Renzo Piano con Alessandro Traldi e Maurizio Milan, per anni affidato alla curatela artistica e scientifica di Germano Celant e Fabrizio Gazzarri in qualità di Direttore della Collezione e dell’Archivio, è dotato delle più moderne tecnologie per la conservazione e la fruibilità delle opere d’arte ed è aperto ai lavori degli artisti di tutto il mondo per un confronto dialettico con le opere di Vedova.
Da giugno 2010, grazie al restauro dello Studio del Maestro – realizzato con la supervisione di Renzo Piano – la Fondazione dispone dello Spazio Vedova, sede multifunzionale in grado di accogliere eventi di carattere non solo espositivo.
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