Tra i galleristi storici più influenti in Italia, protagonista di una stagione mitica dell’arte contemporanea, Antonio Tucci Russo è morto il 21 aprile, nella sua casa di Torre Pellice, a 79 anni. A dare l’annuncio, la moglie Elisabetta Di Grazia, compagna di vita e di lavoro. Nato a Carema, nel 1944, iniziò il suo percorso nell’arte dirigendo la galleria di Gian Enzo Sperone, dal 1968 al 1974. Aprì la prima galleria nel 1975, a Torino, inaugurata da una mostra di Pier Paolo Calzolari, scegliendo di concentrare la propria attività, in particolare, sulle declinazioni più sperimentali della scultura. La strada era già segnata: tra gli artisti rappresentati, molti autori appartenenti o vicini all’Arte Povera, come Giovanni Anselmo, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini e Giuseppe Penone, Paolo Mussat Sartor. Alle mostre di questi artisti, tra il 1975 e 1980, seguirono esposizioni dedicate ad autori più giovani, come Remo Salvadori, Marco Bagnoli, Enzo Cucchi e Sandro Chia.
Nel corso della propria carriera, la Galleria ha presentato e supportato anche molti artisti internazionali, come Daniel Buren, Tony Cragg, Lili Dujourie, Harald Klingelhöller, Maria Nordman, Thomas Schütte e Jan Vercruysse, oltre agli autori di generazioni più recenti, quali Mario Airò, Christiane Löhr, Paolo Piscitelli, Robin Rhode e Conrad Shawcross.
Nel 1994, Tucci Russo aveva aperto una nuova sede della galleria a Torre Pellice, una cittadina vicino a Torino, in via Stamperia 9, uno Studio per l’Arte Contemporanea di 1200 metri quadri di spazio espositivo ricavati nella suggestiva ex manifattura tessile Mazzonis. Proprio nei luoghi della Val Pellice aveva ospitato vari artisti anche in residenza, per realizzare le opere sul luogo, come nel caso di Richard Long.
Attualmente, a Torre Pellice è in corso la mostra collettiva “Open Book”, incentrata sulla storia della galleria, con una serie di opere realizzate da alcuni tra i più importanti artisti di riferimento, con i quali Antonio Tucci Russo si trovò a collaborare con più assiduità. Nell’ambito della 45ma edizione di Arte Fiera, fu insignito del Premio ANGAMC alla carriera, riconoscimento promosso dall’Associazione Nazionale Gallerie D’Arte Moderna e Contemporanea, per i suoi 50 anni di attività.
Nel 2017 è stata aperta anche una seconda sede, Tucci Russo Chambres d’Art, in un palazzo storico nel centro di Torino, dove vide i natali Guido Gozzano, a chiusura di un cerchio: la prima passione di Antonio Tucci Russo è stata infatti proprio la poesia.
«Dunque, fin da subito, fin da quando ho smesso di frequentare la Galleria Sperone, il mio obiettivo fu quello di reintrodurre un discorso, un’evidenza, una specie di urgenza che era rimasta inespressa fino ad allora», così Tucci Russo ci raccontava i suoi esordi, in una nostra intervista. «Una sorta di necessità espressiva. Discorso questo che mi riuscì solo nel momento in cui tornai a “piede libero” e mi resi conto che l’arte italiana era ancora poco considerata».
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