-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Pierre Cardin era nato nel 1922 a San Biagio di Callalta, un piccolo paese in provincia di Treviso, trasferitosi molto presto con la famiglia in Francia, nel 1939 si era stabilito a Vichy per diventare apprendista sarto. Da lì ebbe inizio la lunga carriera che lo portò a essere tra gli stilisti che hanno segnato la moda del Novecento.
“Se ne va lo stilista del futuro”, titola D Repubblica, per la capacità di Cardin di aver segnato il Novecento con il suo stile innovativo.
La carriera di Pierre Cardin in pillole
In servizio alla Croce Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale, come volontario, viene poi assunto da Elsa Schiaparelli e in seguito, alla fine degli anni ’40, Christian Dior lo mette a capo della sua sartoria. Il marchio che porta il suo nome invece nasce negli anni ’50 e la sua prima collezione debutta nel 1953. Ma Pierre Cardin è lungimirante, ambizioso, e vuole arrivare al “pubblico”: nel 1959 è il primo europeo a entrare nel mercato giapponese dello stile, e negli anni ’60 crea la prima collezione a basso costo per i magazzini Printemps.
La casa di moda, nel corso degli anni, è diventata celebre anche per le sue sfilate in luoghi impossibili, dal deserto ai borghi medioevali fino alla Grande Muraglia cinese, dove mette in scena la spettacolare collezione del 1979, aprendo la strada alle generazioni successive di creativi e designer di moda.
Nel 2019 un documentario presentato alla 76ma Mostra del Cinema di Venezia ne ha celebrato la storia.