Sarà Eugenio Viola il curatore del Padiglione Italia della 59ma Esposizione Internazionale d’Arte della Fondazione La Biennale di Venezia, che verrà realizzata da Cecilia Alemani e che si terrà da aprile a novembre 2022. Ad annunciare la nomina, il Ministro della Cultura, Dario Franceschini che, al termine della selezione a inviti, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea, ha scelto Viola tra la terna di tre finalisti sottoposta dal direttore generale Onofrio Cutaia. Si tratta peraltro di un ritorno in Laguna per Viola, che nel 2015 curò il Padiglione dell’Estonia alla 56ma Biennale di Venezia.
L’esposizione si terrà dal 23 aprile al 27 novembre, nello spazio alle Tese delle Vergine dell’Arsenale, dove da 15 anni ha sede il Padiglione Italia. Ancora riserbo sul progetto, si sa solo che la mostra proporrà una riflessione sulle urgenze dell’Italia di oggi, suggerendo chiavi di lettura e di risoluzione e riscatto alla situazione attuale, attraverso la creazione di un percorso. La Direzione Generale Creatività Contemporanea, inoltre, ha espressamente richiesto un progetto «In grado di dialogare in maniera costruttiva con gli spazi del Padiglione Italia, che occupa 1200 mq, a cui si aggiungono 900 mq di spazio in esterno», spiegano dalla DGCC. Vedremo qundi le opere diffondersi anche al di fuori degi spazi chiusi del padiglione?
«Per una Biennale d’arte curata per la prima volta da una donna italiana – ha dichiarato il Ministro Franceschini – il Padiglione Italia non può che essere portatore di una visione creativa, ambiziosa e innovativa come quella di Eugenio Viola, capace di indagare a fondo i profondi mutamenti innescati dalla pandemia nella nostra società». «Accolgo la nomina a curatore del Padiglione Italia 2022 alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia come un grande onore e privilegio», è il commento di Eugenio Viola. «Ringrazio il Ministro della cultura Dario Franceschini e la Direzione Generale Creatività Contemporanea per la fiducia accordatami. Lavorerò al massimo dell’impegno, eticamente, consapevole della responsabilità per il prestigioso incarico che mi è stato affidato».
Eugenio Viola è l’attuale Capo Curatore del MAMBO – Museo de Arte Moderno de Bogotà, in Colombia ed è stato Senior Curator del PICA- The Perth Institute of Contemporary Arts a Perth in Australia, nonché curator at large del Museo MADRE di Napoli, dal 2009 al 2016.
Nella città partenopea ha co-curato le prime grandi mostre istituzionali in Italia dedicate a Boris Mikhailov e a Francis Alys, un progetto di Daniel Buren e le retrospettive di Vettor Pisani e Giulia Piscitelli. Come guest curator ha collaborato con numerose istituzioni italiane e internazionali, curando, tra le altre, antologiche dedicate a Regina José Galindo (Frankfurter Kunstverein, Francoforte, 2016); Karol Radziszewski (CoCA- Centre of Contemporary Art Torun, 2014); Mark Raidpere (EKKM- The Contemporary Art Museum of Tallinn, 2013); Marina Abramović (PAC, Milano, 2012); Francesco Jodice (MSU-The Museum of Contemporary Art, Zagabria, 2011); ORLAN (MAMC-Musée d’art moderne et contemporain, Saint-Étienne, 2007).
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