Categorie: Personaggi

Dall’arte al mondo e viceversa: in memoria del direttore Peter Weiermair

di - 11 Dicembre 2021

Il 29 novembre si è spento a Innsbruck Peter Weiermair. Storico dell’arte, critico e curatore, Weiermair era ossessionato dell’arte in tutte le sue forme ed era un grande amante dell’arte italiana. Dopo essere stato a lungo direttore del Kunstverein di Francoforte e poi del Rupertinum di Salisburgo, è stato direttore della Galleria d’arte moderna di Bologna dal 2001 al 2005. Come direttore arrivato “da fuori” ha sempre voluto muoversi aldilà degli schieramenti e delle logiche nazionali, dando molto spazio ad artisti e fenomeni secondo lui sottovalutati. Gli stavano particolarmente a cuore il disegno e la fotografia, spesso anche in chiave erotica.

Peter Weiermair era un instancabile viaggiatore (“viaggiare è il mio elisir di vita”) e frequentatore degli studi di artisti conosciuti e meno conosciuti, di gallerie e musei in tutto il mondo. “Nessun giorno senza aver guardato almeno un’opera d’arte”, era il suo credo. A chi, negli ultimi anni della sua carriera, lo giudicava troppo conservatore, va ricordato che fu lui a introdurre, come direttore della galleria Taxis a Innsbruck, l’arte concettuale internazionale in Austria alla fine negli degli anni ’60. Ha sempre considerato suo maestro l’artista concettuale austriaco Heinz Gappmayr. «La mia università è stato Gappmayr», soleva dire. È vero che a un certo punto del suo percorso ha iniziato a non sopportare più quello che lui vedeva come i dettami dello “Zeitgeist”.

Dalla metà degli anni ’90 fino al 2006 ha contribuito allo sviluppo di Museion, il museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, con la sua attività all’interno del consiglio scientifico e come membro della commissione provinciale per gli acquisti di opere d’arte. In quegli anni ci sono state varie occasione per cooperazioni fra Museion e i musei da lui diretti: vanno ricordate, tra le altre, la mostra di Gerhard Richter del 1996, curata con Pier Luigi Siena, “Strategies. Fotografia degli anni ’90 dalla Collezione della Fondazione Sandretto”, e quella di Raymond Pettibon del 2003, curata con il sottoscritto e presentata a Bolzano e Bologna.

Articoli recenti

  • Mercato

Artissima è stato un sogno ad occhi aperti. Ma che cosa resta al risveglio?

Cala il sipario, a Torino, sulla 31esima edizione, “The Era of Daydreaming”. Ecco che cosa hanno comprato i collezionisti, le…

3 Novembre 2024 21:10
  • Danza

È morto Gennaro Cimmino, coreografo e fondatore del Körper di Napoli

Lutto per il mondo della danza italiana: scompare prematuramente il coreografo Gennaro Cimmino, direttore artistico di Körper, centro di produzione…

3 Novembre 2024 15:48
  • Design

La storia della macchina del caffè, una storia collettiva

Al MUMAC - Museo della macchina per Caffè la storia del prodotto si intreccia a quella del design, del made…

3 Novembre 2024 13:56
  • Arte contemporanea

Rivivere, ridefinire, rimodulare: conversazione con Caroline Ricca Lee

Ad Artissima 2024, la Sala Sospesa accoglie la personale di Caroline Ricca Lee, prodotta da Fondazione OELLE: archiviazione e memoria…

3 Novembre 2024 9:34
  • Mostre

HM, HE, HA: a Vicenza una ridefinizione del soggetto pittorico

In occasione del secondo atto secondo atto della mostra HM, HE, HA - in programma fino al prossimo 11 gennaio…

3 Novembre 2024 0:02
  • Arte contemporanea
  • Mostre

Dal concettuale alla pittura figurativa: Pinacoteca Agnelli omaggia il torinese Salvo

In occasione di Artissima apre al pubblico presso la Pinacoteca Agnelli, una imponente retrospettiva dedicata al lavoro di Salvo, curata…

2 Novembre 2024 16:10