Categorie: Personaggi

È morto Franco Mulas, il pittore della natura disorientata

di - 4 Marzo 2023

Il 3 marzo 2023, a Roma, si è spento Franco Mulas, il pittore che ha raccontato il “dramma del paesaggio”, dove è riassunta, metaforicamente, la crisi profonda del nostro tempo. In cinque decenni, con intelligenza critica, attenzione alla società e amore per la pittura, Franco Mulas ha tracciato un arco lungo e ricco di capitoli. Un percorso iniziato con una figurazione di grande rigore che ha saputo raccogliere sollecitazioni internazionali e lo stimolo decisivo della Pop Art americana, con espliciti omaggi a James Rosenquist, che però non si declinano nella linea di una banale imitazione di modelli d’oltreoceano, ma che si collocano in modo autonomo e del tutto personale in un ampio contesto italiano ed europeo.

In oltre 50 anni di lavoro, Mulas ha sempre messo in luce le ferite del suo tempo, rarefacendo sempre di più la presenza dell’immagine per raggiungere il nucleo dolente di una pittura che si faceva pelle corrosa e lacerata, sia pure nella sua rigorosa e quasi metallica compattezza, in un accumulo di segni e velature che sembrano condensare tutti i passaggi del suo articolato cammino artistico.

Franco Mulas, Big-Burg, 1991

Chi è stato Franco Mulas

Nato a Roma nel 1938, Mulas si è formato artisticamente presso l’Accademia di Francia a Roma ed è stato attivo sin dagli anni Sessanta con mostre personali e collettive tenute in gallerie e musei italiani e internazionali, tra cui si segnalano la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano, il MASP di San Paolo del Brasile, la Quadriennale di Roma, il Museo Bilotti di Roma e il Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli.

Mulas ha ottenuto anche importanti riconoscimenti come il Premio “Presidente della Repubblica” dell’Accademia Nazionale di San Luca per la pittura nel 1989 e il Premio Suzzara, dedicato alla pittura figurativa, nel 1995; per poi essere nominato Accademico di San Luca nel 2002.

Espressione significativa della formazione dell’artista risulta la prima serie di quadri: “Week-end” (Omaggio a Rosenquist) del 1967-1968. Tra gli anni Sessanta e Settanta, Mulas ha realizzato opere di potente impegno politico e sociale, passando dai cicli sui weekend italiani a quelli dedicati al Maggio Francese del 1968, fino a una progressiva riscoperta del paesaggio, tra romanticismo e astrazione.

Nel 1980 l’artista presenta alla galleria Il Ferro di Cavallo di Roma, la serie “Autoritratto Identikit”, un gruppo di quattro autoritratti eseguiti con la tecnica usata dalle forze dell’ordine per elaborare l’aspetto dei criminali. Sempre nello stesso anno, alla XXXIX Biennale di Venezia, espone la sequenza “L’albero rosso di Mondrian”, incentrata sulla definizione di un nuovo e originale rapporto tra natura e storia.

Negli ultimi anni Mulas ha riscoperto il rapporto con il meridione e con la sua storia sociale e culturale, con mostre personali all’ARATRO, il Museo Laboratorio di arte contemporanea dell’Università del Molise e al Museo Internazionale della Grafica a Castronuovo Sant’Andrea, esposizione dedicata alla figura di Sant’Andrea Avellino; mentre si apprestava a presentare le sue nuove opere dedicate a grandi scrittori di impegno sociale e politico come Carlo Levi e Rocco Scotellaro.

Articoli recenti

  • Mostre

Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena il mistero del quotidiano nella doppia personale da Giò Marconi a Milano

Tra ambienti spettrali ed espressioni pittoriche del quotidiano, Tai Shani e Alice Visentin mettono in scena l’illusione e l’onirico nella…

17 Novembre 2024 19:36
  • Mostre

Qualcosa che toglie il peso è in mostra alla Fondazione Merz di Torino

La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…

17 Novembre 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Gli schermi sono diventati le nostre barricate: il progetto pubblico del Bari International Gender festival

La mostra del Colectivo Democracia ospitata allo Spazio Murat per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…

17 Novembre 2024 8:10
  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14
  • Arte moderna

Ecco com’è la grande mostra su Matisse e il viaggio, in corso alla Fondation Beyeler di Basilea

Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…

16 Novembre 2024 19:31