-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il verbo dell’arte
Personaggi
Giulio Carlo Argan, uomo dallo straordinario valore, che ha profondamente indagato e segnato il suo tempo; esempio da seguire per la storia civile e culturale attuale del Paese...
che dette vita, insieme a Renato Nicolini, all’esperimento dell’estate romana. Nel 1991 fondò l’Associazione Bianchi Bandinelli, istituto di studi e ricerche, attivo in campo storico artistico e di tutela. Gli ultimi anni della sua vita li dedicò alla difesa del patrimonio artistico e alla riforma delle leggi di tutela. Affrontò tutti i suoi impegni con dedizione e serietà asserendo che “non c’è piccolo paese in Italia che non abbia una sua antica storia”. Nel 1982 rilasciò un’intervista nella quale descriveva la Calabria come un luogo con un patrimonio artistico di estrema importanza “non soltanto per quello che è…. ma anche per quello che questa zona può ancora dare” ed è questo uno dei motivi per cui Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, ha fortemente voluto che il convegno per le celebrazioni dello studioso si tenesse nella Regione, spinto dal desiderio di “preservare la storia e la memoria attraverso la tutela” problema che per primo preoccupò lo stesso Argan. Il Convegno si è presentato come significante introduzione alla XIII Settimana della Cultura, organizzata dalla Provincia di Cosenza, proponendo spunti di riflessione sul progetto di tutela del patrimonio storico-artistico. Marisa Dalai Emiliani nel suo intervento d’apertura ha definito Argan come una “figura fondamentale per la crescita dell’Italia”, che in sé racchiudeva una profonda e capillare conoscenza della storia dell’arte e del suo sviluppo nazionale e internazionale, un’erudizione di matrice ottocentesca e una straordinaria capacità ermeneutica che lo formò come critico d’arte militante. Fu uomo di forte carisma sociale e interprete della ricerca architettonica e non solo. Nell’arco delle tre giornate si sono susseguiti tutta una serie di interventi tesi a ricostruire, come le tessere di un puzzle, la figura di Argan nella cultura del Restauro Critico (Valentina Russo), quale abile consigliere della campagna di acquisti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Maria Vittoria Maria Clarinelli), come Storico dell’arte (Michela di Macco), Argan e i rapporti con la Spagna (Alessandra Anselmi) e così via. Un confronto di idee che si auspica possa giovare la Calabria, luogo che per troppo tempo è stato culturalmente emarginato, dove più che in altri luoghi la memoria del passato e la difesa del patrimonio collettivo richiedono larga e condivisa partecipazione.
a cura di isabella calidonna